Da una radicale significante della lingua celtica e germanica crup=riunire, ammassare, affine all’illirico klupko=gomitolo.
“Il gruppo è una ‘situazione data’, che dal punto di vista gestaltico possiamo definire come una creazione continua di confini di contatto che si differenziano da uno sfondo. […] Lo sfondo del gruppo dà significato agli eventi/figure. Nello stesso tempo, il modo di essere dei membri del gruppo crea la vitalità, la qualità della presenza, e dunque la spontaneità o meno con cui la vita del gruppo attraversa le sue fasi” (Spagnuolo Lobb, 2012, p. 51).
“Le qualità di contatto di gruppo costituiscono i criteri sincronici con cui il leader gestaltico osserva il gruppo. […] Il leader gestaltico osserva il gruppo secondo tre criteri: la vitalità e la presenza dei membri del gruppo; la flessibilità della leadership; la capacità di accettare la novità e la diversità dei membri del gruppo. […] Per la psicoterapia della Gestalt, un gruppo che funziona non è un gruppo che obbedisce alle regole ‘sociali’, ma un gruppo che riesce a far fluire la leadership tra i suoi membri […] intesa come capacità di cura e di aggregazione del gruppo” (ibidem, pp. 52-53).
“La psicoterapia della Gestalt afferma l’unicità e l’autonomia del processo di gruppo rispetto all’individuo. Oltre a ciò, in virtù della prospettiva fenomenologica e di contatto, essa considera l’emergere delle figure di gruppo come il contributo individuale che crea la ‘musica’ del gruppo. Individuo e gruppo non sono due realtà distinte” (Spagnuolo Lobb, 2011, p. 232).
“La storia del gruppo è una storia di intenzionalità di contatto e del sostegno che esse ricevono nei vari momenti evolutivi” (Spagnuolo Lobb, 2012, p. 56).
“Sono convinto che nel laboratorio di gruppo si possa imparare moltissimo già comprendendo che cosa sta succedendo dentro ad un’altra persona, e rendendosi conto del fatto che moltissimi dei suoi conflitti sono anche i propri, e per identificazione si impara. (Perls, 1980, p. 9).
Bibliografia
Perls F. (1980). La terapia gestaltica parola per parola, Roma: Astrolabio.
Spagnuolo Lobb M. (2012). Il now-for-next nella psicoterapia di gruppo: la magia dello stare insieme. Un modello di intervento gestaltico nei gruppi, Quaderni di Gestalt, XXV, 1: 51-62.
Spagnuolo Lobb M. (2011). Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna, Milano: FrancoAngeli.