Margherita Spagnuolo Lobb (2011, p. 50) sviluppa il concetto della sedia vuota, sottolineando la “…tensione processuale [che] è oggetto di attenzione costante da parte del terapeuta il quale, nella sua funzione di cura, è focalizzato sul now-for-next, sul sostenere il movimento ‘in gestazione’ del paziente.
La sottolineatura di questo aspetto epistemologico ha portato a una revisione della famosa tecnica gestaltica della sedia vuota che, notoriamente, utilizza l’esternazione di un dialogo interno per ampliare la consapevolezza di dinamiche interiori. Considerando invece la centralità del farsi della relazione tra paziente e terapeuta, la tecnica della sedia vuota viene sostituita dal dire al terapeuta – anziché alla sedia – ciò che il paziente direbbe alla persona o alla parte di sé collocata sulla sedia (Isadore From, in Müller, 1993).
Questo cambiamento consente di riportare nel vivo della situazione, nel campo dell’incontro attuale, il blocco relazionale; cioè, lo schema relazionale che copre (impedisce di sentire) l’ansia legata all’eccitazione non espressa, non attualizzata”.
Bibliografia
Müller B. (1993). “Isadore From’s Contribution to the Theory and Practice of Gestalt Therapy”. Studies in Gestalt Therapy, 2: 7-21
Spagnuolo Lobb M. (2011). Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna, Milano: Franco Angeli.
Resp. di redazione – Silvia Tinaglia