Lo sviluppo polifonico dei domini.
Verso una prospettiva evolutiva della psicoterapia della Gestalt.
di M. Spagnuolo Lobb
Tratto da Quaderni di Gestalt n.2012-2: La prospettiva evolutiva in psicoterapia della Gestalt
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Riassunto
Rispondendo alla domanda “quale prospettiva sullo sviluppo è coerente con i principi della psicoterapia della Gestalt e dunque utilizzabile a livello clinico dai gestaltisti?”, l’autrice afferma che ciò che serve al clinico non è tanto una teoria dello sviluppo in sé, ma una “mente evolutiva”, ossia una mappa per comprendere come il passato si rivela nel presente, che possa aiutarlo a intuire sia l’evoluzione delle modalità di contatto del paziente che il suo movimento interrotto, l’intenzionalità di contatto bloccata che chiede di essere liberata nel presente. Presenta dunque un modello per osservare come le risorse del paziente sono ancora disponibili nella relazione o sono dormienti. La chiave concettuale di questo lavoro è lo sviluppo polifonico di domini, che l’autrice propone come una prospettiva epistemologicamente coerente di guardare, nel qui e ora della seduta, allo sviluppo del paziente, come una funzione del campo fenomenologico, allo scopo di sostenere l’eccitazione per il contatto che ha perduto la sua spontaneità, nel quadro di riferimento della domanda di terapia del paziente. Descrive i domini gestaltici, le loro caratteristiche e i rischi che implicano nel caso di un confine di contatto desensibilizzato.
Una versione più estesa di questo lavoro è stata pubblicata nella rivista Gestalt Review, con il titolo “Toward a developmental perspective in Gestalt therapy theory and practice: the polyphonic development of domains”, e nel libro
Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna (2011) di M. Spagnuolo Lobb.