Dalla Prefazione di Leslie Greenberg al testo Gestalt Therapy in Clinical Practice. From Psychopathology to Aesthetic of Contact
Edited By Gianni Francesetti, Michela Gecele and Jean Roubal
There has until recently been a lack of development of theory and research in Gestalt therapy that has greatly hampered the recognition of what Gestalt therapy has to offer. Being an experiential therapy, training was based strongly on promoting personal experience as a way of learning. This led to the denigration of intellectual and scientific pursuits, to the elevation of learning by doing, and to only valuing “knowledge of acquaintance”. You had to experience it to know it. This was in line with Gestalt phenomenological theory of practice, but this approach had its problems in promoting theory and research. This approach exposed Gestalt to the danger of becoming an esoteric practice and of losing any recognition as a serious academic, professional and scientifically valid approach. The theoretical and clinical writing that appears in this book is an antidote to this trend.
With the advent of the worldwide call for evidence based practice Gestalt has begun to shift its focus and has begun to develop and encourage more theoretical and research efforts. A sophisticated treatment of psychopathology as offered in these chapters fits into, and points the way, along this new path. In my view it can be thought of as helping to set a new frame for a third generation of Gestalt therapists, one that is more holistic, integrating theory research and practice in a phenomenological, relational and empirical framework.
Leslie Greenberg
Toronto, December 2012
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Negli ultimi tempi si era sentita la mancanza di una evoluzione della teoria e della ricerca in Gestalt Therapy che ha fortemente ostacolato il riconoscimento di ciò che la Terapia della Gestalt ha offerto. Essendo una terapia esperienziale, la formazione è stata basata fortemente sulla valorizzazione dell’esperienza personale come approccio all’apprendimento. Ciò ha portato ad una denigrazione di una ricerca intellettuale e scientifica, all’elevazione di un apprendimento attraverso il fare, ed alla sola valorizzazione della “conoscenza per diretta esperienza”. Devi sperimentare per conoscere. Questo era in linea con una teoria fenomenologica della pratica gestaltica, ma ha creato delle difficoltà nello sviluppo della teoria e della ricerca. Tale approccio ha esposto la Gestalt al pericolo di diventare una pratica esoterica e alla perdita di un riconoscimento come valido approccio dal punto di vista accademico, professionale e scientifico. La riflessione teorica e clinica, presente in questo libro, è un antidoto a questo andamento.
Con l’avvento della globalizzazione, un richiamo ad una pratica della Gestalt basata sull’evidenza ha iniziato a spostare il suo focus originario e a sviluppare ed incoraggiare gli sforzi teorici e di ricerca. Un trattamento sofisticato della psicopatologia offerto in questi capitoli va in questa direzione, e segna la strada lungo questo cammino. Dal mio punto di vista può essere pensato come un aiuto al delinearsi di una nuova cornice per la terza generazione di psicoterapeuti della Gestalt, che è molto più olistica, dal momento che integra la teoria, la ricerca e la pratica in un quadro di riferimento fenomenologico, relazionale ed empirico.
Dalla prefazione di Leslie Greenberg
Toronto, December 2012