Integrare i vissuti di amore e sessualità in psicoterapia non può ridursi ad un fatto tecnico: richiede la co-creazione di un confine di contatto in cui i valori, le personalità, i modi personali di affrontare la vita sia del paziente che del terapeuta giocano un ruolo fondamentale. È la danza che il terapeuta, con tutta la sua scienza e la sua umanità, e il paziente, con tutto il suo dolore e la sua volontà di guarire, creano per ricostruire il ground su cui poggia la vita di relazione, il senso di sicurezza nella terra e nell’altro, e quindi il lasciarsi andare nell’intimità.
Margherita Spagnuolo Lobb (2011, pp.160-161)