La prof.ssa Donna Orange, dell’Institute for the Psychoanalytic Study of Subjectivity di New York e docente presso la New York University, sarà ospite della nostra Scuola, nella sede di Milano il 19 e 20 settembre, per un seminario teorico-clinico dal titolo:
Nell’attesa di incontrarla abbiamo il piacere di pubblicare un breve stralcio di una relazione che la professoressa ha presentato alla Conferenza Internazionale tenutasi a Roma nel 2013. Parole amorevoli e forti che ci accostano alla sensibilità e alla profondità di una donna che ha dedicato la sua vita alla comprensione e alla cura dell’altro.
Non dobbiamo mai aspettarci di essere riconosciuti nel nostro stesso nome.
Le molteplicità mi attraversano. In più, come capì Dostoevsky una volta in Siberia, la moralità non è astrazione. L’altro – forse orribile, disgustoso, richiedente, e grottesco, quantomeno bisognoso della mia cura – è mia sorella o mio fratello. Il neonato che soffre di coliche e che non può darmi niente in cambio ha bisogno che io risponda.
La responsabilità sostituisce il riconoscimento nel mondo dell’etica.
(…) Servire gli altri, senza molto riconoscimento, senza auto-promozione, significa consentirci di essere interpellati ogni giorno – sia a casa che lontano da essa. Molti chiameranno questa una vita impossibile, e sicuramente per ognuno di noi, in un dato giorno, ha i suoi limiti. Certamente, ma vediamo semplice, straordinaria bontà intorno a noi ogni giorno. Dovremmo forse accontentarci di meno?
Donna Orange
Tratto da: DAL RICONOSCIMENTO ALLA RESPONSABILITÀ: LA COSTITUZIONE DELLA SOGGETTIVITÀ