Nuovamente ospiti dell’Università degli Studi di Palermo, l’antica cornice di Palazzo Steri ha fatto da sfondo all’incontro tra l’Istituto di Gestalt HCC Italy e gli ex allievi. Generazioni di psicoterapeuti della Gestalt che si sono ritrovate, consapevoli delle loro radici e aperte all’ascolto ed al confronto sulle ultime novità teoriche proposte dall’Istituto. Un incontro scientifico ed umano verso il futuro.
L’intervento di apertura del professore Daniele La Barbera, con il suo entusiasmo nel sottolineare il valore della formazione continua e l’importanza di una vita piena, a sostegno dell’essere terapeuti, ha creato le premesse per l’introduzione degli ultimi sviluppi teorici della psicoterapia della Gestalt, presentati da Margherita Spagnuolo Lobb, direttrice dell’Istituto.
La sua esposizione della teoria dello sviluppo polifonico dei domini, evidenziando il passaggio dall’approccio ermeneutico a quello estetico, ha aperto le porte alle domande teoriche che hanno trovano voce ed espressione nei process groups. Momenti preziosi di vitalità e confronto, in cui l’energia del ritrovarsi da un lato solidifica l’appartenenza, dall’altro nutre ogni singola individualità della gioia condivisa di voler continuare ad esserci.
Dal confronto intergenerazionale tra gli allievi sono emerse riflessioni sulla necessità di constatare il cambiamento dei pazienti, alla luce della realtà attuale, e di accogliere pertanto il cambiamento delle teorie; operazione di certo complessa, ma che poggia su uno sfondo comune, in cui il valore riconosciuto all’essere umano e alle risorse personali offre un ground sicuro a cui ancorarsi.
Il pomeriggio ha offerto ai presenti la possibilità di scegliere tra quattro differenti workshop tematici. Tra teoria ed esperienza, com’è proprio del modello gestaltico, i partecipanti si sono potuti confrontare su dei temi specifici con i didatti che hanno condotto i workshop, ritrovando, in questo incontro di gruppo, tracce delle proprie origini formative e parti di sé.
La giornata si è conclusa con un ampio cerchio finale in cui ciascuno, lasciando una parola, ha condiviso il proprio vissuto dell’esperienza. Incontrarsi è stato come tornare a casa e trovare riconoscimento, sostegno e novità; come ripensare alle radici, che danno il senso della strada percorsa e di quella ancora da affrontare, così che possano diventare rami, disponibili alla meraviglia delle foglie che da questi germoglieranno.
I lavori si sono chiusi con un brindisi al futuro, simbolo della piacevolezza del ritrovarsi come ex-allievi, compagni di un viaggio continuo, e come psicoterapeuti della Gestalt in una realtà sociale complessa, che richiede un adattamento continuo delle teorie e del nostro essere terapeuti nel mondo.Grazie a tutto lo staff dell’Istituto di Gestalt HCC Italy per aver contribuito a questo incontro tra passato presente e futuro, a tutti gli allievi ed ex-allievi che hanno partecipato e donato i loro vissuti, che resteranno racchiusi e custoditi in un cerchio, fino al prossimo incontro.
L’Istituto di Gestalt HCC Italy ha infatti previsto di offrire agli ex-allievi un programma di formazione continua. Per il 2015 saranno tre i seminari gratuiti proposti, con i seguenti temi:
La supervisione nelle situazioni di impasse, condotto da Barbara Crescimanno e Teresa Borino (5 Marzo 2015),
La fenomenologia della violenza nelle relazioni intime: aspetti psicoeducativi, clinici e giuridici, condotto da Rosanna Militello e Marisa Smiraglia (25 Giugno 2015)
L’esperienza borderline: la ferita del confine, condotto da Margherita Spagnuolo Lobb (9 Dicembre 2015).
Fabiola Maggio, Teresa Maggio, Vera Schillaci, Marilena Senatore
<<La formazione in psicoterapia deve garantire l’apertura individuata e creativa alla società. L’“autonomia appartenente” è il termine che mi sembra più adatto per descrivere sia il senso delle “radici solide” che, allo stesso tempo, il “permesso di creare” forme nuove capaci di risolvere problemi concreti della società>>.
Margherita Spagnuolo Lobb