da: www.gestaltpedia.it, l’Enciclopedia della Gestalt.
«Nell’ambito della psicoterapia della Gestalt, il qui-e-ora costituisce la dimensione spazio-temporale attraverso cui la persona psicologicamente sana si pone in contatto con sé stessa e con il mondo.
Dal punto di vista fenomenologico, tale dimensione rimanda all’esperienza del proprio corpo, delle proprie sensazioni, dei propri sentimenti, della propria realtà. Attraverso il “continuum di consapevolezza”, rimanendo in contatto con ciò che qui-e-ora sta accadendo, la situazione irrisolta o il bisogno inappagato vengono alla luce con forza per essere affrontati. L’istanza aperta, che emerge alla superficie del qui-e-ora, trova espressione nei movimenti spontanei del corpo, nella voce, nei comportamenti non verbali. Porre attenzione all’esperienza, che nel presente sta fluendo, permette di sostenere il processo di consapevolezza del paziente, di delinearne l’intenzionalità e l’orientamento nel “campo”, di integrare i conflitti polari, di ricomporre l’unità fra sentire e agire. Più di recente, Stern ha elaborato delle interessanti riflessioni sul “momento presente”, individuandolo come esperienza psicologica fondamentale e come elemento fondante di ogni relazione intersoggettiva» (Spagnuolo Lobb, Cavaleri, 2013, p. 518).
Voce tratta, per gentile concessione dei curatori, da:
G. Nardone e A. Salvini (a cura di) – 2013, Dizionario internazionale di psicoterapia, Milano, Garzanti editore.