Terapia della Gestalt Integrata – Erving Polster, Miriam Polster

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Terapia della Gestalt Integrata

Profili di teoria e pratica
Erving Polster, Miriam Polster

Quarta di copertina

Questo libro di Erving e Miriam Polster, pubblicato negli Stati Uniti nel 1973, rimane un punto di riferimento nell’ambito della psicoterapia della Gestalt. Esso infatti continua a rappresentare una prima valida lettura, fedele e nello stesso tempo innovativa, dell’opera di F. Perls. Gestalt Therapy (il libro di Perls, Hefferline e Goodman che nel 1951 segnò la nascita della psicoterapia della Gestalt) che aveva dato un fondamento eccellente eppure da molti seguaci non sufficientemente compreso. Lo stile erudito e poco accessibile di questo testo, messo a confronto con la facile diffusione di tecniche estremamente efficaci sul piano clinico, aveva creato uno split profondo nell’anima della psicoterapia della Gestalt. Al momento della sua pubblicazione, infatti, esso diede una voce matura ad uno stile gestaltico che mediava tra l’approccio prettamente teorico proprio dell’Istituto di New York (l’Istituto fondatore) e il modello “viscerale” dell’ultimo Perls nella costa pacifica. Pur discostandosi dallo stile del testo fondamentale, Gestalt Therapy Integrated riusciva a riportare il linguaggio della psicoterapia della Gestalt ad un degno livello di raffinatezza intellettuale, e tuttavia di lettura godibile ed abbastanza immediata. I concetti fondamentali della psicoterapia della Gestalt vengono rivisitati dai coniugi Polster in maniera originale e soprattutto, attraverso l’esposizione di diversi casi clinici, applicati al setting terapeutico.
Ne esce fuori una sintesi efficace di rigore scientifico, creatività e calore personale (Margherita Spagnuolo Lobb).

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Contenuti

Presentazione dell’edizione italiana di Margherita Spagnuolo Lobb
Introduzione di Milton Berger
Prefazione
Prefazione per l’edizione italiana
Il valore dell’adesso
Nuove prospettive teoriche
Il potere è nel presente
Passato e futuro
Parlare “sulle cose”
La presenza in sé e per sé
L’esperienza conta
Il terapeuta stesso è strumento di terapia
La terapia non è utile solo per chi sta male
La figura viva
Sfondo dell’esperienza
Il passato
Le situazioni incompiute
Il flusso dell’esperienza presente
Accessibilità dello sfondo
 
La resistenza e il suo superamento
Composizione
Modalità di resistenza al contatto
Introiezione
Proiezione
Retroflessione
Deflessione
Confluenza
Il confine di contatto
Contatto
Confini dell’Io
Confini del corpo
I confini dei valori
I confini della familiarità
I confini dell’espressione
I confini dell’essere esposti
Le funzioni del contatto
Guardare
Ascoltare
Toccare
Parlare
Voce
Linguaggio
Muoversi
Odorare e gustare
Episodi di contatto
Sintassi
Rappresentatività
Insegnamento di abilità
Attivazione
Un nuovo senso di sé

Altre influenze sull’episodio di contatto
L’amore
L’odio
La pazzia
Consapevolezza
Sensazioni e azioni
Sentimenti
Ciò che si vuole
Valori e giudizi
Esperimento
Rappresentazione
Rappresentazione di una situazione inconclusa del passato
Rappresentazione di una situazione contemporanea inconclusa
Rappresentazione di una caratteristica personale
Rappresentazione di una polarità
Comportamento diretto
Fantasia
Contatto con un evento, un sentimento o una caratteristica personale a cui si oppone resistenza
Contatto con una persona che non è disponibile o con una situazione inconclusa
Esplorazione dello sconosciuto
Esplorazione di aspetti nuovi dell’individuo
Sogni
Compiti
Al di là della relazione duale
Sedia calda
Sedia calda fluttuante
Gruppi naturali
Progetto per grandi gruppi
Coppie e famiglie
Appendice
Alcuni influssi teorici sulla terapia della Gestalt
Il caso di un grande gruppo di incontro seminariale

Erving Polster ha ricevuto il dottorato di ricerca dalla Western Reserve University nel 1950. Nel 1953, è diventato studioso dei principi e dei processi della psicoterapia della Gestalt e nel 1956 ha cominciato a condurre seminari seguendo tale metodo. Nel 1958, è diventato il primo presidente del Gestalt Institute di Cleveland ed è rimasto in quella posizione fino al 1973, quando lui e sua moglie, Miriam, si trasferirono a San Diego. Lì hanno fondato il Gestalt Training Center-San Diego, dove per 25 anni hanno insegnato la terapia della Gestalt. A San Diego hanno condotto corsi di formazione frequentati da allievi provenienti da tutto il mondo. Polster ha effettuato molti viaggi a livello internazionale dal 1968, tenendo letture, workshop e presenziando a molte conferenze. Tra le sue migliori performance vi è quella di dimostrare i principi e le procedure attraverso le sedute di terapia dal vivo davanti ad un pubblico professionale.
Polster è co-autore, con Miriam Polster, di uno dei testi più letti di terapia della Gestalt, Gestalt Therapy Integrated (Terapia della Gestalt Integrata), pubblicato nel 1973 (edizione italiana, Giuffré, 1986). In questo testo loro arricchiscono il vasto range di innovazioni della psicoterapia della Gestalt, trasformando un set di procedure terapeutiche tecnicamente avanzato in un più umanistico apprezzamento di come le persone possano migliorare le relazioni, espandere la consapevolezza ed essere aiutate a sperimentare nuovi comportamenti.
Polster ha anche scritto Every Person’s Life Is Worth a Novel (Ogni Vita merita un Romanzo. Quando raccontarsi è terapia. Astrolabio, Roma, 1988), nel quale illustra il legame che vi è tra il romanziere e lo psicoterapeuta. Infatti uno dei punti di vista del libro si basa sul fatto che le storie create dai romanzieri siano tratte da un background di ordinaria umanità.
Questa fonte di storia e rivelazione ha molto in comune con lo sfondo personale, dal quale i terapeuti evocano le storie dai loro pazienti. Con l’evocazione di queste storie, le persone sono portate a riscoprire l’importanza degli eventi e delle caratteristiche trascurate, ripristinando il valore del sé. In un certo senso, loro hanno già quello che stanno cercando, ma non lo sanno.
Il suo successivo libro è stato A Population of Selves, pubblicato nel 1995, in cui esplora i mezzi attraverso i quali stabilire l’identità personale. Il suo ritratto della varietà dei sé fornisce alle persone una base per sperimentare la loro gamma interna di caratteristiche,e unirle per sentirsi una identità affidabile.
Un altro libro, From the Radical Center, è un’antologia che ripercorre l’evoluzione delle idee che lui e Miriam Polster hanno presentato in oltre 45 anni nelle loro conferenze, workshop, articoli di giornale e stralci di antologia. Nel 2006, ha scritto Uncommon Ground: Harmonizing Psychotherapy and Community, nel quale traspone il modello medico tipico della terapia tradizionale nel setting dei grandi gruppi. La visione del libro è quella di raggruppamenti che accompagnano le vite delle persone, guidati da esercizi mirati, progettati al fine di migliorare l’attenzione agli aspetti comuni di come le persone possono vivere la loro vita al meglio.