La necessaria tribolazione

Potremmo esprimere l’antropologia sociale gestaltica con la metafora del coro greco, in cui ogni individuo partecipa con la propria voce, il proprio ritmo e il proprio contenuto alla comunità sociale rendendola un luogo in cui tutti possono ritrovarsi e al contempo dare il proprio originale contributo.
Questo può avvenire solo se l’individuo esperisce l’essere nel gruppo con i sensi aperti, e nell’armonia delle funzioni del sé, cioè trovandosi ad operare secondo i principi di integrazione e di consapevolezza gestaltici, che spiegano l’autoregolazione. Non esiste nell’approccio gestaltico una scissione tra la realizzazione di sé e la realizzazione sociale. Non è l’affermazione di un’utopia idilliaca, bensì di una necessaria tribolazione tra la presenza propria e dell’altro, con un adattamento reciproco mai prevedibile.

Margherita Spagnuolo Lobb

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