Abbiamo il piacere di anticipare l’uscita del prossimo numero della rivista Quaderni di Gestalt, 2014/2 dal titolo: La psicopatologia in psicoterapia della Gestalt.
Il modello di psicopatologia gestaltica, proposto nei diversi contributi del numero, si collega fondamentalmente a due matrici contemporanee: la svolta relazionale che da qualche anno ormai sta attraversando il mondo dell’infant research, della psicoanalisi e delle neuroscienze e la fenomenologia psichiatrica.
La prospettiva di dialogo e gli approfondimenti teorico-clinici che intessono le pagine di questo numero invitano ad una logica di campo nella descrizione e spiegazione dell’esperienza di sofferenza.
Il concetto di campo fenomenologico rappresenta la declinazione post-moderna del metodo gestaltico e dei suoi principi fondanti: l’esperienza è considerata come un accadere al confine di contatto, la gestalt emergente dall’incontro delle intenzionalità di contatto Io-Tu. L’uomo si costituisce essenzialmente nell’intenzionarsi, nell’entrare in contatto con quanto lo circonda: ciò implica la necessità di rivolgersi all’analisi di qualsiasi esperienza centrata su questo continuo intenzionarsi ed entrare in contatto. È in questa relazione col mondo, in questo in-tendere verso di esso, che occorre individuare l’origine della psicopatologia e al contempo lo spazio della comprensione e della cura.
Buona lettura!
[…] guardare alla psicopatologia gestaltica come ad una sofferenza del confine, del “tra”, alla psicodiagnosi come ad uno sguardo situazionato sull’attualizzarsi di una sofferenza che è sempre relazionale, alla psicoterapia come ad un’occasione per riconoscere la bellezza che ogni sofferenza cela, con il suo sacrificare una propria spontaneità per risolvere situazioni difficili. Da questo sfondo emerge uno sguardo originale sulla sofferenza che trascende la psicopatologia classica, sia psicodinamica che fenomenologica: l’evento clinico diventa espressione di un campo co-creato che il terapeuta coglie allo stato nascente attraverso la propria competenza estetica e modula attraverso la propria presenza.
Dall’editoriale “La psicopatologia in psicoterapia della Gestalt:
fenomenologia ed estetica del contatto”
di Margherita Spagnuolo Lobb e Gianni Francesetti
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