«Lo psicoterapeuta svolge una missione sociale e politica quando lavora perché gli individui ritrovino vitalità ispirata, fede divergente e passioni radicate,
superando l’attuale impasse fatto di violenza senza un perché e di un vuoto valoriale
che parte da una fisiologia vissuta senza contenimento»
Margherita Spagnuolo Lobb
Il seminario, che seguirà di pochi giorni il convegno dal titolo “FLUSSI MIGRATORI TRA CLINICA E SOCIETÀ. METAMORFOSI CULTURALE, CONFLITTO E BISOGNO DI RADICAMENTO”, tenuto a Siracusa dall’Istituto di Gestalt il 5 e 6 giugno, intende focalizzarsi sulla narrazione dell’esperienza clinica e umana che Giuseppe Cannella, psichiatra e psicoterapeuta “al fronte”, vive con chi, ferito nel corpo e nell’anima, giunge da migrante nella nostra terra.
La relazione di cura che accoglie questo ALTRO è innanzitutto uno stare con chi arriva da lontano e talora dalle sponde dello stesso mare, fuggendo da guerre, conflitti e povertà, ed offrire uno spazio di umanità in cui narrare il dolore della propria storia e, forse, le speranze del proprio futuro.
Il dr. Giuseppe Cannella, psichiatra e psicoterapeuta della Gestalt, si è formato con i maggiori rappresentanti della psicoterapia della Gestalt: M. Spagnuolo Lobb e G. Salonia, J. Zinker, C.V. Bandin, C. Hodges, J.M. Robine. Ha condotto gruppi per anoressiche e bulimiche presso il Day Hospital dei Disturbi del Comportamento Alimentare del Policlinico Universitario di Catania e, con la supervisione di Raffaele Barone (COIRAG), ha curato per diverse comunità residenziali la costruzione di percorsi terapeutici per soggetti psicotici. Consulente del Centro dietetico e nutrizionale NUTRICARE di Ragusa, opera come psichiatra e psicoterapeuta presso la Comunità CAFEO di Modica e Ragusa e con vittime di torture e trattamenti inumani con l’associazione MEDU(Medici per i diritti umani). Svolge la libera professione a Vittoria, Ragusa e Catania.