Si è concluso, dopo sei mesi di attività formative, il Master in Psicodiagnostica. Un percorso intenso, iniziato a Catania nel mese di ottobre, durante il quale è stato approfondito lo studio dei principali strumenti psicodiagnostici utilizzati in ambito scolastico, peritale, clinico, neuropsicologico.
Obiettivo del corso è stato quello di fornire ai partecipanti occasioni per sperimentarsi nell’uso degli strumenti, attraverso esercitazioni di gruppo in aula e attraverso una piattaforma on-line supervisionata dai docenti. Il Master si è articolato in 14 moduli formativi ed ha coinvolto docenti universitari e didatti dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
Si è curato molto ciò che fa da sfondo alla somministrazione degli strumenti, ovvero la finalità della diagnosi e la cornice relazionale all’interno della quale è inserito il processo diagnostico. L’attenzione dunque è stata posta soprattutto sul modus operandi, sull’atteggiamento e sul vissuto del diagnosta nel corso della somministrazione e della restituzione, principalmente attraverso simulate in coppia, seguite dal confronto nel grande gruppo.
Filo conduttore di tutti gli incontri è stata la necessità di effettuare, oltre ad una diagnosi estrinseca, anche una diagnosi intrinseca, adottando una chiave di lettura estetica per scorgere la bellezza dell’altro ed orientarsi nella relazione. In ambito psicodiagnostico, “guardare l’altro” nella sua capacità di adattarsi creativamente al mondo si traduce nel valorizzare le sue risorse e ripensare ai limiti in termini di aeree di miglioramento. L’attenzione posta al gruppo e al campo fenomenologico, la fiducia nel processo di autoregolazione, l’apertura al nuovo – concetti chiave della psicoterapia della Gestalt – hanno permesso la crescita del gruppo non solo a livello professionale, ma anche a livello umano.
Oltre alle lezioni e alle esercitazioni, sono stati dedicati alcuni momenti alla “cura del gruppo”, al fine di garantire un buon clima d’aula e facilitare l’apprendimento e la crescita di tutti i partecipanti. Nell’ambito di questi spazi gli allievi hanno avuto la possibilità di esprimere i loro feedback sul percorso; è emersa in questi momenti la loro soddisfazione rispetto al Master, alle competenze tecniche e relazionali apprese, ma soprattutto all’aver trovato nel gruppo un’importante risorsa per “nutrirsi” e riacquistare energie per mettersi in gioco nella professione. Un’avventura co-costruita tra organizzatori e partecipanti, che ha dato i primi frutti e il desiderio, in chi l’ha vissuta, di continuare a crescere e sperimentarsi.
Le tutor d’aula
Rita Caruso
Ersilia Moncada
“Grazie di cuore ai colleghi, alle tutor e a tutti i docenti che hanno condiviso con me questa bellissima esperienza!!!!” (Giovanna Donzelli, allieva master).
“Un’esperienza unica che mi ha fatto crescere ancora dal punto di vista professionale ed arricchita da tante nuove e belle persone che sono diventate parte della mia famiglia!” (Agostino Rizzotto, allievo master).
“Master in Psicodiagnostica conclusosi con tanti bei sorrisi, soddisfazioni e consapevolezza di aver incontrato persone belle e aver acquisito nuove competenze da investire nella mia professione!!” (Valentina Bonura, allieva master).
“Ce l’abbiamo fatta! Grazie a tutti coloro che hanno dato un pezzetto di sè, della propria vita, della propria conoscenza e del proprio affetto (nonché del proprio materiale!) x rendere questo master un’esperienza indimenticabile!” (Marika Milazzotto, allieva master).