«Un modello familiare gestaltico focalizza la diagnosi sull’esperienza di contatto tra i membri, sulla pienezza della loro presenza (o consapevolezza al confine di contatto) e sulla spontaneità o meno con cui si raggiungono. L’intervento clinico sostiene il now-for-nextdei suoi membri, l’intenzionalità di contatto non portata a termine, il gesto incompiuto di ciascun membro, e questo, per effetto dell’autoregolazione, porta all’armonia e alla spontaneità delle relazioni familiari» (Spagnuolo Lobb, 2011, p. 192)
Attraverso il modello della psicoterapia della Gestalt il seminario si propone di osservare le dinamiche familiari e della coppia genitoriale per comprendere la relazione con e tra i figli.
Vieni a conoscerci
Catania, 23 settembre 2015 Seminari “In Contatto… con la Gestalt” FAMIGLIE SEPARATE: la sfida della genitorialità condivisa con Jlenia Baldacchino
Come restare genitori, anche se non si è più coppia, in modo da garantire il benessere dei figli e aiutarli ad affrontare il disagio della separazione?
Il seminario propone una possibile applicazione della psicoterapia della Gestalt all’ambito giuridico.
In un clima di incertezze e di profondi cambiamenti sociali, l’intervento del terapeuta della Gestalt promuove nei genitori la capacità di sviluppare spazi di pensiero all’interno dei quali i loro bisogni e quelli dei loro figli possano trovare accoglienza e ascolto.
Conduce il seminario la dott.ssa Jlenia Baldacchino, psicologa, psicoterapeuta, didatta dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
Per maggiori informazioni e iscrizioni clicca qui
SONO APERTE E ISCRIZIONI per l’anno accademico 2015-2016
È meglio dire che noi siamo consapevolezza piuttosto che abbiamo consapevolezza. Dalla nostra esperienza di consapevolezza noi possiamo contemplare il resto dell’esistenza e supporre che in tutte le cose vi siano diversi gradi di consapevolezza. Il fiore che si gira verso il sole è consapevole della luce solare. La roccia che cade sperimenta una certa differenza tra il cadere, il colpire il suolo e il giacere immobile. In misura diversa, tutte le cose che sono questo piuttosto che quello, che funzionano in questo modo piuttosto che in quell’altro, esprimono vari gradi di consapevolezza.
La consapevolezza umana è molto vasta e quindi è più ambigua di quella delle altre cose. La roccia può solo cadere quando non ha supporto. Invece, noi, quando siamo senza sostegno, possiamo proiettare, reprimerci, desensibilizzarci, eccetera.
Con l’ipotesi della consapevolezza universale ci apriamo a considerare noi stessi in un modo più vitale piuttosto che concettualizzare astrattamente intorno (aboutism) ad avere una mente, un Io, un Super-Io e così via. Inoltre, grazie a tale ipotesi di consapevolezza universale, ci apriamo a considerare noi stessi intrinsecamente simili al resto dell’esistenza. A partire da questo esserci (is-ness), da questa consapevolezza qui e ora, ci consideriamo così come siamo: viventi, presenti qui, differenti e simili agli altri e al resto dell’esistenza. Essa ci mette in una posizione per entrare in contatto, per oltrepassare i confini, per spaziare attraverso le differenze, per trovare la risoluzione.
Fritz Perls, Resolution
(da Quaderni di Gestalt 2012/2 La prospettiva evolutiva in psicoterapia della Gestalt, p.94)
Caltanissetta, 17 settembre 2015 Seminari “In Contatto…con la Gestalt” L’ESPERIENZA DEL PIACERE E LE SUE DERIVE. Psicoterapia della Gestalt e nuove dipendenze con Giancarlo Pintus e Salvo Libranti
Per maggiori informazioni e iscrizioni clicca qui
In un mondo sempre più chimicamente orientato, in cui dilaga il senso di precarietà e la liquidità delle appartenenze, l’espandersi dei comportamenti dipendenti appare come un inevitabile e drammatico bisogno di essere riconosciuti all’interno di una relazione… che non c’è!
Nel corso del seminario, attraverso momenti interattivi in cui si farà esperienza di alcune possibili forme di piacere, sarà proposta ai partecipanti una lettura gestaltica dell’addiction come evento relazionale e neurobiologico. I partecipanti saranno condotti, attraverso tecniche di concentrazione, alla consapevolezza del proprio rapporto con l’esperienza soggettiva del piacere.
Palermo, 17 settembre 2015 Seminari “In Contatto…con la Gestalt” LA NASCITA DI UN GENITORE con Susanna Marotta
I futuri genitori si preparano ad accogliere il proprio figlio sviluppando aspettative, riorganizzando la vita di coppia, definendo i ruoli, rinegoziando e riformulando la relazione, acquisendo nuove competenze.
In termini gestaltici possiamo dire che, durante la gravidanza, l’intenzionalità della coppia verso il feto consente una ristrutturazione in termini di autoregolazione del campo fenomenologico e quindi una nuova configurazione dell’esperienza relazionale.
Nel corso del seminario la prospettiva estetica guiderà i presenti alla lettura della nascita della co-genitorialità nel periodo prenatale.
Il seminario, gratuito e a numero chiuso, è rivolto a tutti gli interessati, in particolare a studenti di psicologia e medicina, psicologi, medici e professionisti che lavorano nell’ambito delle relazioni di cura.
Sarà condotto dalla dott.ssa Susanna Marotta, psicologo, psicoterapeuta, didatta della sede di Palermo dell’Istituto di Gestalt HCC-Italy
PER INFO E ISCRIZIONI clicca qui