Da ottobre 2015 nelle sedi di Milano, Palermo e Siracusa
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Catania, 15 ottobre 2015 – 15 aprile 2016
Nuova edizione del
MASTER IN PSICODIAGNOSTICA
Tecniche e strumenti per la valutazione psicologica (con 50 crediti ECM)
In ambito psicodiagnostico, “guardare l’altro” nella sua capacità di adattarsi creativamente al mondo si traduce nel valorizzare le sue risorse e ripensare ai limiti in termini di aree di miglioramento.
Filo conduttore della prima edizione del Master è stata la necessità di effettuare, oltre ad una diagnosi estrinseca, anche una diagnosi intrinseca, adottando una chiave di lettura estetica per scorgere la bellezza dell’altro ed orientarsi nella relazione.
Dopo il successo della precedente edizione, conclusasi lo scorso aprile, il Master verrà replicato a Catania con inizio il 15 ottobre.
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per info: info@gestalt.it
L’identità femminile, come quella maschile, si definisce e si organizza a partire dal corpo- in- relazione e attraverso l’esperienza sessuale. Quando il corpo della donna subisce un’esperienza sessuale troppo precoce o traumatica, la ferita diventa spesso dell’identità e dell’anima. Il seminario propone una lettura gestaltica delle diverse manifestazioni del femminile offeso.
Barbara Crescimanno è didatta dell’Istituto di Gestalt H.C.C. Italy, con cui collabora per pubblicazioni e l’organizzazione di seminari teorico-esperienziali di conoscenza e sensibilizzazione. Dal 1995 svolge attività di consulenza e sostegno psicologico individuale e di coppia e dal 2006 attività di psicoterapia individuale, di coppia e supervisione come libero professionista presso il proprio studio privato con sede a Palermo. È didatta clinico del Master in Fenomenologia delle Relazioni Intime e della Violenza organizzato dall’Istituto di Gestalt HCC Italy e istituito dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
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La dinamica dell’amore è contenuta sotto varie forme nella relazione terapeutica, vissuta sia dal paziente che intraprende il percorso clinico, sia dal terapeuta che guarda con interesse la bellezza che emerge nell’Altro, e sperimentata reciprocamente nel legame di cura.
Ancora una volta la psicoterapia della Gestalt offre un’inedita visione che va dritta al ‘cuore’ della relazione.
Giuseppe Sampognaro è didatta dell’Istituto di Gestalt Hcc Italy. Specializzato in Psicoterapia della Gestalt presso l’Istituto di Gestalt HCC, lavora come psicologo presso l’Unità di Neuropsichiatria Infantile dell’ASP di Siracusa. E’ interessato all’applicazione delle tecniche creative in psicologia clinica; soprattutto, all’uso dell’immagine, della musica e della scrittura nel setting terapeutico.
“Ciò che aiuta i pazienti a ritrovare la loro spontaneità
non è soltanto sapere ciò che non è stato buono,
ma anche sperimentare nuove possibilità di fare contatto”
Margherita Spagnuolo Lobb
Per la psicoterapia della Gestalt la relazione terapeutica crea un campo relazionale, all’interno del quale paziente e terapeuta sperimentano in modo nuovo possibilità diverse dello “stare con” l’altro.
Seminari “In Contatto… con la Gestalt”
L’IRONIA COME MODALITÀ PER IL LAVORO GRUPPALE
con Michele Cannavò
Esistono qualità del “contatto di gruppo”
che orientano rispetto alla presenza degli individui,
e direzioni che l’energia del gruppo prende
(intenzionalità di contatto) nella sua evoluzione,
costituenti lo sfondo da cui le figure emergono
Margherita Spagnuolo Lobb
L’uso dell’ironia determina una frattura improvvisa e inaspettata del flusso dinamico figura/sfondo, una brusca deviazione dalla direzione che la figura stava prendendo, e si crea una figura inedita. Battute che fanno “tra-ballare” l’altro, lo portano a fermare la sua ansia, il suo non essere presente ai sensi… il suo rimuginare. Rimane stupito dall’intervento paradossale che smuove lo sfondo, sensibilizza le figure rigide e riporta l’altro con i piedi per terra, vicino e curioso!
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Seminari “In Contatto… con la Gestalt”
SPIRITUALITÀ E SOCIETÀ POST-MODERNA
Margherita Spagnuolo Lobb dialoga con Don Carlo e Suor Maria Chiara
Il seminario rappresenta l’ultimo di tre incontri, tenuti dall’inizio del 2015 nella sede di Milano, riguardanti il modo in cui si intrecciano creatività e appartenenza nella quotidianità della nostra epoca liquida.
Il 13 febbraio scorso abbiamo ascoltato il dialogo tra Gianni Francesetti e Luisella Imparato su La polis: le nuove appartenenze informali, scoprendo come le reti sociali informali possono prendere creativamente forma nella pòlis per diventare e inventare nuove appartenenze;
il 10 aprile, invece, Piero Cavaleri ha dialogato con Settimo Catalano su La scuola: imparare ad appartenere e abbiamo visto come è possibile nutrire la creatività all’interno di una istituzione rigida come la scuola, perché possa essere sentita un’appartenenza vitale che sostiene la crescita.
Quando si diventa allievi, si accetta il rischio di entrare in un ambiente modificante, per poter realizzare una determinazione vocazionale. È questo che occorre rispettare innanzitutto quando ci si occupa di creare un ambiente formativo, il sostegno al now-for-next dell’allievo. La scelta del modello psicoterapico è come un vestito che si sceglie di indossare, che implica un codice mentale con cui guardare alle relazioni umane.
[…] Occorre bagnarsi nel mare dell’approccio scelto, fino in fondo, identificandosi pienamente con esso, per imparare un linguaggio coerente. È come possedere una mappa chiara e aperta per leggere le relazioni, come saper leggere uno spartito per suonare la musica.
Margherita Spagnuolo Lobb
Anche quest’anno l’Istituto di Gestalt HCC Italy ha attivato i nuovi corsi di specializzazione in psicoterapia, presso le tre sedi dell’Istituto: Siracusa, Palermo e Milano. Con impegno e creatività l’Istituto si assume la responsabilità di accompagnare nel percorso quadriennale i nuovi allievi che hanno scelto di diventare psicoterapeuti della Gestalt.
L’obiettivo è una formazione in gruppo che, con rigore scientifico ed attitudine umana, garantisca agli allievi la possibilità di ampliare i propri orizzonti di consapevolezza rispetto alla crescita personale e professionale, per giungere ad una conoscenza “incarnata” della sofferenza di cui il paziente è portatore.
Un caldo benvenuto ed i migliori auguri di un proficuo percorso formativo
a tutti i nuovi allievi!