L’Istituto di Gestalt HCC Italy è la prima Scuola di Psicoterapia italiana ad aver ottenuto la certificazione europea EAGT (European Association for Gestalt Therapy).
Il titolo ottenuto, oltre a certificare la Qualità dell’offerta formativa, consente agli allievi dell’Istiuto di iscriversi con agevolazioni all’EAGT ed ottenere quindi un riconoscimento europeo del titolo di psicoterapeuta.
Tutti dettagli sul sito www.gestalt.it
Complimenti a tutto lo staff dell’Istituto di Gestalt HCC Italy per l’importante riconoscimento europeo conseguito!
I grandi eventi
Convegno con il prof. Umberto Galimberti: ultimo giorno
La seconda giornata del convegno organizzato dall’Istituto di Gestalt HCC Italy, presso la sala conferenze del museo “P. Orsi” di Siracusa, ha avuto come tema “Dioniso e la follia”. Introdotto dalle sollecitazioni teoriche della dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb (direttore dell’Istituto) e del dott. Gianni Francesetti (didatta dello stesso Istituto), il prof. Umberto Galimberti ha incantato il numeroso pubblico con una relazione magistrale , dotta e coinvolgente. Ha parlato del dualismo ragione-follia spiegando come – a partire dalla mitologia greca – esista un sottile filo che unisce il divino, il caos e l’amore. Al di lá del bene e del male, al di lá della razionalità e dell’etica condivisa, l’innamoramento é un elemento trasformativo. Solo attraverso la “follia” dell’amore si ottiene un cambiamento. Proprio ciò che accade all’interno dell’esperienza terapeutica.
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La giornata di studio si é incentrata nel tema sviluppato da Galimberti attraverso un interessante dialogo tra i professori Piero Cavaleri (Istituto di Gestalt HCC Italy), Santo Di Nuovo (Università di Catania) e Giuseppe Craparo (Università Kore di Enna). A chiusura del convegno, le riflessioni scaturite dai lavori di gruppo coordinati dai didatti della Scuola di Specializzazionein Psicoterapia della Gestalt dell’Istituto.
Arrivederci a presto Umberto!!!
News dal convegno con il prof. Umberto Galimberti: Primo giorno
Il prof. Umberto Galimberti, ospite a Siracusa dell’Istitutp di Gestalt HCC Italy, parla di “Prometeo e la tecnica”, sullo sfondo delle Rappresentazioni Classiche del Teatro Greco di Siracusa.
Il convegno è inserito nel percorso formativo della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, diretto dalla dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb.
Sono intervenuti al convegno anche il dott. Fernando Balestra, sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, il prof. Santo Di Nuovo, Università di Catania, il prof. Giuseppe Craparo, Università di Enna, i dottori Gianni Francesetti e Piero Cavaleri, docenti dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
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Il convegno continua oggi con la relazione su “Dioniso e la follia” del prof. Galimberti e gli interventi di Gianni Francesetti e Margherita Spagnuolo Lobb su “Dalla tecnica come sfondo alla follia come figura”; nel pomeriggio, gli interventi dei professori Santo Di Nuovo, Piero Cavaleri e Giuseppe Craparo che declineranno in termini clinici e didattici la relazione mattuttina.
Aspettando il convegno con Umberto Galimberti
In preparazione Convegno di studio gratuito
Prometeo e la tecnica; Dioniso e la follia:
Psicoterapia della Gestalt e società tecnologica
con il Prof. Umberto Galimberti
dell’8-9 giugno 2012……
Umberto Galimberti e la psicoterapia della Gestalt, intervista con Margherita Spagnuolo Lobb
News Dal Seminario Con Il Prof. Ammaniti: Ultimo Giorno
Si avvia alla conclusione il seminario professionalizzante sui disturbi di personalità in adolescenza con il prof. Massimo Ammaniti.
Oggi tutto il gruppo si esercita a codificare le risposte che due adolescenti hanno dato all’intervista, sotto la guida esperta ed accogliente del professore.
Riflettere sulle risposte degli adolescenti a domande sulle relazioni quotidiane con i familiari o gli amici aiuta ad entrare nell’esperienza emozionale profonda dell’adolescente. Le parole dell’adolescente ed il modo in cui le dice nascondono un mondo meraviglioso, fatto di contrasti e di tentativi di integrarli, di paure sulla propria capacità di essere integri davanti alle difficoltà della vita quotidiana e di desideri di essere individui che hanno il permesso di creare qualcosa di bello.
L’adolescenza e’ colta nell’essenza di una mutevolezza che tende all’integrazione della personalità.
Questo seminario ci spinge a migliorare la nostra capacità di vedere le paure ed i drammi degli adolescenti ma anche i desideri di crescere come individui coerenti e utili per la società.
Questi alcuni argomenti trattati durante l’ultimo giorno:
IPOP – A
Si compone per certi versi da un’intervista e una discussione riuscendo a mantenere “la freschezza del contatto” tra l’intervistatore e il soggetto intervistato. Sembra riuscire a mentenere attivo gli aspetti relazionali di una terapia senza perdere quel rigore proprio di uno strumento clinico strutturato. Durante tutta l’intervista, l’intervistatore sembra mantenere un ruolo attivo, empatico poiché a lui spetta il compito di chiarire, specificare, verificare, sondare, riassumere, riformulare, allargare il campo d’indagine oppure focalizzare l’attenzione sul “dato” insieme all’intervistato, indagando nello stesso tempo, gravità, decorso (tempi e modi d’insorgenza) ed eventi legati all’insorgenza del disturbo.
Già dalla scheda di codifica è possibile cogliere le dimensioni indagate, che vanno dall’identità (considerando anche le trasformazioni corporee in relazione non solo al grado di consapevolezza, ma anche al gradimento e alla soddisfazione rispetto alle trasformazioni corporee), lo studio e gli hobby ( in qualità di interessi sostenuti), i comportamenti rischiosi, la descrizione dell’altro (interno e esterno alla famiglia, compreso le figure primarie e secondarie sia interne alla famiglia appunto che fuori dal contesto familiare), la relazione e il confronto col gruppo dei pari, le relazioni romantiche ( e quindi l’interesse e l’ecccitazione sessuale), la relazione affettiva.
Viene considerando, quindi, il grado di consapevolezza del soggetto intervistato circa queste aree della propria vita, andando poi ad individuare delle scale generiche circa:
1. l’identità
2. relazione esterno alla famiglia
3. relazione all’interno della famiglia
4. regolazione affettiva
Permettendo così di individuare le tre aree con maggiore difficoltà di regolazione che sono: Sé, Pari, Famiglia
Inoltre nella codifica ogni scala generale si mette in relazione, come già anticipato, sia all’età del soggetto che al genere, dividendo l’adolescenza per: prima (13/15) media (16/18) e tarda (19/21) adolescenza, senza perdere quell’ottica della dimensionalità appunto che colloca in un polo del continuum la “normalità” rispetto a crisi, confusioni, funzionamento sociale, autostima, integrazione di presente e passato e apertura a nuove esperienze, e nell’altro la disfunzionalità.
Ciao Massimo!
Arrivederci al 7-8 settembre 2012 per il prossimo seminario a Palermo
Per info ed iscrizioni clicca qui
Si ringraziano i nostri Piera, Maria Angela e Francesco, allievi della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, che hanno contribuito a questo blog.
News dal seminario con il prof. Ammaniti: primo giorno
Il prof. Ammaniti nel presentare la sua intervista clinica semi-strutturata inerente proprio la valutazione dei Disturbi di Personalità in adolescenza, e considerato il suo interesse dimensionale verso cui si muove, appunto, lo strumento clinico formulato, ritiene opportuno dare una cornice teorica di riferimento presentando un po’ le premesse, gli obiettivi e la metodologia del Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM) considerato come nuovo approccio alla diagnosi dei Disturbi di Personalità, che cambia un po’ la prospettiva del fare diagnosi, considerando non solo la psicopatologia del paziente ma anche le sue risorse, interessandosi all’importanza di poter fare diagnosi anche in adolescenza creando, appunto, tre Assi propri per l’adolescenza differenziandoli dai pattern adulti. Il PDM tenta di dare un senso dimensionale alla diagnosi rispetto all’approccio categoriale proprio dei manuali classici quali ICD o DSM, portando l’attenzione sul piano sintomatologico in relazione al funzionamento della personalità, sembra così, come ci piace dire in chiave Gestaltica, che il “funzionamento mentale” sia dato da qualcosa di più e di diverso dalla semplice presenza o assenza di sintomi psicopatologici che lo compongono.
Nello spiegare un po’ ciò che ha mosso i suoi interessi verso il PDM, il prof. Ammaniti riferisce che il DSM non considera la personalità in adolescenza rispetto alle importanti trasformazioni proprie di questa fase del ciclo di vita, non considerando le dinamiche evolutive della personalità e i compiti di sviluppo che caratterizzano il funzionamento mentale proprio di questa fase. Esso formula diagnosi di disturbo di personalità in adolescenza solo eccezionalmente, e nello specifico quando i tratti di personalità non adattivi sono diagnosticati come pervasivi, stabili e non riconducibili ad un disturbo di Asse I. Egli, così, non dà alcun criterio evolutivo per la valutazione della psicopatologia degli adolescenti, rendendo problematica la distinzione tra patologia e problematiche evolutive, espressione di conflitti adolescenziali necessari per raggiungere i compiti evolutivi dell’adolescenza. Cosa che invece si prefigge di fare nel suo strumento di valutazione, guidato da quell’interesse per l’approccio dimensionale permettendogli così la costruzione di questo strumento che il prof. Ammaniti si appresta a “consegnarci”, poiché permette di inserire le manifestazioni psicopatologiche lungo un continuum, eliminando così la dicotomia presenza/assenza sintomatologica, e permettendo di cogliere aspetti dei disturbi psicopatologici in relazione alle variabili: età d’insorgenza, genere, comorbilità e contesti entro cui si manifestano, che permettono di dialogare con il “campo” del soggetto.
Considerando i Disturbi di Personalità in adolescenza, che L’ IPOP- A si propone di valutare, ciò che ha suscitato l’interesse per il DPM, è stata la costruzione di tre Assi per bambini e adolescenti, differenti rispetto a quelli per gli adulti, poiché ne considera i compiti evolutivi propri di questo particolare ciclo di vita, e nello specifico sono:
1) MCA, valuta il funzionamento mentale dei bambini e adolescenti, è il primo asse da indagare e introduce informazioni circa le risorse psicologiche e vulnerabilità del paziente. Esso valuta 9 dimensioni che vanno secondo l’ottica dimensionale dal normale al disfunzionale.
2) PCA, valuta pattern di personalità e di disturbo di personalità, ispirandosi ai lavori condotti da Otto e Paulina Kernberg.
3) SCA, valuta l’aspetto sintomatologico, è quello che più si rifà alla classificazione del DSM,e viene messo per ultima poiché si considera impossibile una piena comprensione del quadro sintomatologico senza aver fatto chiarezza sul funzionamento mentale globale e sulla personalità dell’adolescente.
Il seminario continuerà domani con la presentazione di due interviste IPOP effettuate con adolescenti e la codifica di una intervista da parte dei partecipanti e discussione della codifica.
Prof. Massimo Ammaniti: La valutazione dei Disturbi di Personalità in Adolescenza
Seminario Professionalizzante con il Prof. Massimo Ammaniti docente di Psicopatologia Generale e dell’ Età Evolutiva presso l’Università “La Sapienza” di Roma:
Il 25 e 26 Maggio, l’Istituto di Gestalt HCC Italy ospiterà il Prof. Massimo Ammaniti, che condurrà il seminario professionalizzante “La valutazione dei Disturbi di Personalità in Adolescenza e nell’Età Giovanile”, con lo scopo si presentare l’IPOP-A (Interview for Personality Organization Process During Adolescence), un’intervista clinica semi-strutturata che esplora vari ambiti della personalità e può essere somministrata agli adolescenti tra i 13 e i 21 anni di età. Si tratta dell’adattamento italiano dell’intervista di Otto Kernberg, psicoanalista, direttore del Personality Disorders Institute at the New York Presbyterian Hospital.
Obiettivo di queste 2 giornate è quello di fornire ai partecipanti una competenza professionale per l’utilizzo di questo strumento.
Consulta i dettagli del seminario
L’incontro è rivolto a Psicologi, Medici, Psichiatri, Assistenti Sanitari e avrà luogo presso l’Hotel NH Palermo, Foro Italico 22/B e rilascia 23 crediti ECM.
Poiché il numero degli iscritti ha superato di gran lunga il numero dei posti disponibili, l’Istituto di Gestalt HCC Italy replicherà questo evento nelle date del 7 e 8 Settembre 2012 (clicca qui per prenotare la partecipazione).
..co-creiamo il convegno dell'8-9 giugno 2012
Perché non instauriamo una trascendenza orizzontale invece che una trascendenza verticale? Perché invece di parlare con Dio non parlo col prossimo mio? Non era anche una delle massime di Gesù, quando diceva che nel prossimo c’è l’immagine di Dio?
Allora cominciamo a parlare con la gente, insomma, a questo punto.
Perché è già trascendenza riuscire a intendersi con un altro.
Umberto Galimberti
Umberto Galimberti – Nato a Monza nel 1942, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’università Ca’ Foscari di Venezia, titolare della cattedra di Filosofia della Storia. Nelle sue opere più importanti come Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente (1975), Psichiatria e Fenomenologia (1979), Il corpo (1983), La terra senza il male. Jung dall’inconscio al simbolo (1984), Gli equivoci dell’anima (1987) e Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica (1999), Galimberti indaga il rapporto che effettivamente sussiste tra l’uomo e la società della tecnica.
Il valore più profondo del pensiero di Galimberti consiste nel tentativo di fondare una nuova filosofia dell’azione che ci consenta, se non di dominare la tecnica, almeno di evitare di essere da questa dominati.
Il professore Galimberti sarà ospite dell’Istituto di Gestalt HCC Italy in occasione del:
Convegno di studio gratuito
Prometeo e la tecnica; Dioniso e la follia:
Psicoterapia della Gestalt e società tecnologica
con il Prof. Umberto Galimberti
da 08/06/2012 a 09/06/2012, Siracusa
Per info e iscrizioni al convegno www.gestalt.it