Siracusa, 24 maggio 2014 Corso breve di Psico-oncologia

“Lapidem quem reprobaverunt aedificantes
hic factus est in caput anguli”
(“la pietra scartata dagli edificatori è diventata testata d’angolo”)

Il dolore e la morte sono temi spesso negati nella nostra società e pensare di trascorrere un’intera giornata a parlarne forse scoraggerebbe chiunque. Quindi partecipare ad una giornata di studio sulla psico-oncologia è una scelta di campo: vuol dire affrontare il problema e non negarlo, vuol dire chiamare per nome il cancro. Perché è chiaro che una tematica che tocca ogni essere umano tanto da vicino, mette in moto dinamiche personali con le quali fare i conti.

E’ questo lo sfondo nel quale ha preso avvio il corso breve di Psico-oncologia che l’Istituto di Gestalt HCC Italy ha organizzato nella sede di Siracusa lo scorso 24 Maggio, diretto ad allievi ed ex-allievi della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia. Relatori sono stati il Dott. Giovanni Moruzzi (oncologo, responsabile dell’Hospice dell’Ospedale di Siracusa), la Dott.ssa Concetta Serravalle (medico delle cure palliative) e la Dott.ssa Giusy Digangi (psicologa e psicoterapeuta), entrambe collaboratrici del dott. Moruzzi…

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Presentazione del libro "Intimi ritratti e una lettera" di Silvana Guzzo

Vogliamo portare all’attenzione dei nostri lettori la presentazione del libro “Intimi Ritratti e una lettera” di Silvana Guzzo.
Silvana è una psicoterapeuta della Gestalt, un’ex allieva della nostra scuola, una donna coraggiosa.
Margherita Spagnuolo Lobb, che ha scritto l’introduzione al libro, interverrà a Siracusa il 27 maggio, accompagnando per mano Silvana nel portare al mondo le poesie che ha dato alla vita.
Il libro è una testimonianza carica di emozioni di un percorso che conduce dalla morte alla vita, dal dolore alla bellezza. Un intimo ritratto del valore delle relazioni nella tensione alla vita.
Auguri Silvana!
 
“Poi l’alba spunta inesorabilmente, implacabile sui dolori tanto amati. “

Margherita Spagnuolo Lobb
Direttore Scuola di Specializzazione in Psicoterapia
Istituto di Gestalt HCC Italy
Siracusa, Palermo, Milano

22 Maggio: Una Gestalt densa di competenze e di emozioni. Le specializzazioni a Palermo

Una Gestalt densa di emozioni, di relazioni significative e di rigore terorico-metodologico ha costituito lo sfondo della discussione delle tesi di specializzazione degli allievi della sede di Palermo.
Dott.ssa. Annalisa Botindari (La riabilitazione psichiatrica come percorso di cura secondo la Psicoterapia della Gestalt. Aspetti teorici e applicativi. Relatore Dott.ssa Marisa Smiraglia)
Dott.ssa. Egle Cilluffo (Istantanea dei vissuti del terapeuta della Gestalt nel lavoro con l’addiction. Relatore: Dott. Giancarlo Pintus)
Dott.ssa. Marilena Di Pasqua (Lutto come strategia di adattamento creativo alla morte. Il processo del lutto in Psicoterapia della Gestalt. Relatore: dott.ssa Marilena Senatore)
Dott.ssa. Dott.ssa. Milena Dell’Aquila (“La danza relazionale nell’esperienza risanatrice del perdono”. Relatore: Dott.Piero Cavaleri)
Dott.ssa. Roberta Genovese (Psicoterapia della Gestalt e Test di Rorschach. Riflessioni, considerazioni e proposte di integrazione. Relatore Dott.ssa Marisa Smiraglia)
Dott.ssa. Glenda Pergolizzi (Il training autogeno e la psicoterapia della gestalt. Relatore: Dott.ssa Teresa Borino)
Dott.ssa. Pinuccia La Placa (Il Sé fra gioco e danza. Lettura gestaltica di un laboratorio con bambini in età prescolare. Relatore Dott.ssa Teresa Maggio)
Dott.ssa. Rossana Maria La Porta (Omogenitorialità: riflessioni teoriche alla luce dell’epistemologia gestaltica. Relatore: Dott.ssa Anna Giacobbe)
Dott. Pietro Maita (Lo scemo del villaggio. Umane re-esistenze. Relatore Dott.re Giuseppe Cannella)
Dott.ssa. Maria Valentina Morreale (Per sempre genitori Omorelazionalità e genitorialità. Relatore: Dott. Salvatore Libranti)
Dott.ssa. Floriana Romano (Benessere organizzativo e vitalità del gruppo di lavoro. Una ricerca qualitativa sul modello di consulenza aziendale della Psicoterapia della Gestalt. Relatore. Dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb)

Margherita Spagnuolo Lobb, direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy ha introdotto la sessione portando alla platea numerosa ed attenta,  l’emozione con cui ogni specializzazione viene vissuta.  Questo giorno sancisce il passaggio dall’essere allievo all’essere psicoterapeuta,  al professionista che, in prima persona, si assumerà la responsabilità della cura dell’altro. Ha sottolineato l’importanza di una formazione che garantisca agli allievi la possibilità di guardare e attraversare il proprio dolore per giungere ad una conoscenza “incarnata” della sofferenza di cui l’altro è portatore. Ha concluso con un autorevole e al contempo commovente squarcio di speranza in un momento sociale, economico, relazionale così complesso e difficile come quello attuale. Donare al mondo uno psicoterapeuta che abbia imparato ad essere felice significa offrire al mondo il proprio contributo alla costruzione di una felicità che possa essere approdo per tutti.
Ha fatto da cornice all’evento un’aula gremita di amici e parenti degli specializzandi, che con i loro sguardi e i visi commossi hanno accompagnato i propri cari al momento del completamento di un percorso che li ha visti protagonisti per quattro anni.
Ogni sessione di specializzazione assume le vesti di un rituale narrativo, in cui l’emozione sorge e cresce dal semplice ascoltare ed osservare, nella pienezza sensoriale la spontaneità con cui ciascuno intesse le trame di un racconto scientifico ed al contempo personale.
In quel racconto di pochi minuti si ha la sensazione di attraversare l’intera storia di chi la narra e la storia di un gruppo in cui questa storia viene riattraversata.

Sembra quasi possibile poter dire che il percorso per diventare psicoterapeuti sia la strada da percorrere per ritrovare la propria spontaneità, del sentirsi liberi di esprimere le proprie idee, la strada del concedersi le proprie emozioni, dell’esprimere la propria energia, così come anche la strada del perdono. In fondo diventare psicoterapeuti non è altro che un percorso per diventare umani, al fine di offrire la propria umanità a servizio del dolore e della bellezza della relazione con i nostri pazienti.

Il now-for-next…Dalla Russia alla Spagna

A breve distanza dall’insegnamento in Russia al Moscow Gestalt Institute, Margherita Spagnuolo Lobb propone il  modello teorico-clinico e didattico dell’Istituto HCC Italy al Centro de Terapia Gestalt diretto da Carmen Vazquez Bandin  di Madrid e Granada.
Interessante notare come due paesi diversi e, per certi versi, lontani non solo geograficamente ma in storia, cultura, politica, lingua e tradizione abbiamo accolto con entusiasmo il modello.
Per noi è conferma di un approccio che reca in sé la possibilità di essere applicato in maniera duttile e creativa a contesti diversi con un profondo rispetto per la diversità di cui ogni esser-ci con è foriero.
Coerente alla dimensione estetica e fenomenologica dell’esperienza il modello non definisce un apriori della relazione ma apre alla possibilità di percepire e sentire la novità di ogni incontro e di ogni qui-ed-ora.
Il seminario si è svolto a Madrid dal 16 al 18 maggio e ha avuto come tema il setting psicoterapico come campo fenomenologico. Come da tradizione del nostro Istituto, la didattica proposta da Margherita ha visto un’alternanza di momenti teorici e pratico-esperenziali con lavori personali e sul processo di gruppo.
Ringraziamo Margherita per la tensione e la cura costante al sostegno di una rete internazionale che permette al nostro Istituto di crescere non solo nello scontato della sicurezza di radici solide ma anche nell’ampio respiro donato dal dialogo con voci diverse.

Nel 2013 è stata pubblicata l’edizione in lingua spagnola del libro Il Now for next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna che è tra i testi di riferimento per i colleghi e gli allievi spagnoli  del Centro de Terapia Gestalt.

Informazioni : info@gestalt.it

Intervista Radio ad Antonio Roberto Cascio


Per tutti coloro che sono interessati al tema della psicologia dell’ Emergenza, vi comunichiamo con piacere che potrete ascoltare su RADIO SPAZIO NOI il pensiero di Antonio Roberto Cascio, didatta dell’istituto di Gestalt Hcc Italy, intervistato da Simone Marchese.
La prima intervista riguarda il tema della Psicologia delle Emergenze e sarà in onda il 20 Maggio alle ore 11,45 e 19,45; la seconda, in onda il 27 Maggio alle ore 11,45 e 19,45, affronta il tema delle Emergenze in ambito militare.

Antonio Cascio condurrà il corso professionalizzante
La gestione psicologica degli eventi critici
Psicologia dell’Emergenza secondo il modello gestaltico, il 23 e 24 Maggio a Palermo.

 
Buon Ascolto!
(Frequenze RADIO SPAZIO NOI:  Pa 88- 106,3;  Pa-Me 99,350;  Ag, En Cl 88,5)
Per maggiori informazioni sul corso clicca qui 

Il Training Autogeno in psicoterapia della Gestalt. Rilassamento, consapevolezza, vitalità

L’allenamento del TA garantisce il recupero del ground corporeo dell’esperienza attraverso la somatizzazione, intesa come la possibilità di accesso all’area sensoriale del corpo tramite la percezione. I singoli esercizi possono essere paragonati ai gradini di una scalinata che conducono ad una sempre più in profonda e «intensa immedesimazione sensoriale nella propria corporeità» (Hoffmann, 1980, p.70). (…) Il percorso di apprendimento del TA è un affascinante viaggio verso la conoscenza del proprio corpo, un’esplorazione di parti desensibilizzate o poco conosciute attraverso vissuti e sensazioni che provengono dalla propriocezione, a mezzo di recettori posti nei muscoli, nelle giunture, nei tendini e nella profondità degli incavi e apparati interni.

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Narrative self: L'esperienza con Ruella Frank

Gratitudine e senso di pienezza  dopo le intense giornate di workshop con Ruella Frank.
Molto di ciò che ho sperimentato e ricevuto come contributo esplicativo riferito al modello somatico ed evolutivo è ora in fase di assimilazione.
Mi “porto a casa”  la sensibilità di un dialogo motorio preciso, raffinato, lento come una danza in cui mi è stato possibile rintracciare gli “unfinished business” somatici, quelle interruzioni primarie e fondamentali di sensazioni, emozioni, gesti che minano il campo relazionale.
Il mio pluriennale interesse teorico-pratico alla pedagogia del movimento ha trovato nel lavoro e nel modello proposto da Ruella una preziosa chiave di volta per riorganizzare altre pratiche di consapevolezza corporea e competenze sia sul piano clinico che personale.
Ho potuto vivere attraverso gli esercizi somatici-evolutivi una maggiore presenza dei miei supporti fisiologici al movimento, percepire più intimamente la mia tendenza ad utilizzare con troppo intensità il mio schema di spinta (push) nel gesto ma soprattutto nello sguardo.
Attraverso la qualità del movimento in interazione,  il campo relazionale ha preso forma, è emerso in tutta la sua densità, ricchezza, qualità dinamica. Il modo di “essere con” e le interruzioni di contatto sono diventate materia viva, tenera, palpabile.
Dal movimento emerge il significato. Basta procedere con molta lentezza e fiducia, vivendo e respirando nel campo della relazione, vivendo nel “tra”, oscillando nel “tra”.
Anche senza capire, oscillando come su una corda tesa sull’abisso. Con questa fiducia e nel silenzio qualcosa di molto profondo si è aperto, si apre.
Mi ha colpito come il lavoro percettivo in coppia ha potuto far emergere in modo così preciso la memoria arcaica del corpo.  Insieme ad essa schemi di movimento inibiti, bloccati, impossibili da sperimentare accompagnati da emozioni di paura, confusione, impotenza, angoscia.
Nei miei occhi, la sapiente oscillazione di Ruella che esplora e vive nel campo della relazione, sensibile e acuta, senza fretta, pronta a cogliere l’infinitamente piccolo e significativo e ad esplorarlo : in quale punto senti che non puoi aprirti?
Parola d’ordine: “slow down and wait!”
Maria Cristina Vaccari

NEWS da MILANO: 11 Maggio 2014 secondo giorno di workshop con Ruella Frank

Secondo giorno di lavori, secondo giorno di sperimentazioni ed emozioni, per il workshop internazionale con Ruella Frank, tra tante attese e aspettative. I partecipanti hanno continuato a fare esperienza dei movimenti di base e a sentire attraverso il corpo in azione; tantissime domande teoriche e curiosità si sono aperte.
In modo particolare la riflessione è si è focalizzata sulle risonanze cinestetiche che animano il campo relazionale tra terapeuta e paziente, incrementando la consapevolezza della cineticità del confine di contatto.
La giornata si è chiusa con un good bye intenso e commuovente, durante il quale il gruppo ha assunto una forma circolare e ordinata. Non ci eravamo accorti sino a quel momento quanto numeroso il gruppo fosse stato! È tenero come ognuno, oltre a ringraziare Ruella, abbia lasciato nel gruppo un piccolo racconto di sé connesso a ciò che ha sperimentato in questi giorni.
Grazie Ruella per averci permesso di sentire tutto questo, per averci raccontato del corpo con il corpo, e per averci ricordato il valore dello stay with (stare con) e del slow down (rallentare) nel contatto con i nostri pazienti. Speriamo di reincontrarti presto, in qualsiasi parte del mondo ci incontreremo.
Un ringraziamento speciale va anche a Stefania Benini, per averci tradotto con molta cura, verbalmente e corporeamente ogni passaggio dall’inglese all’italiano e viceversa.
Grazie anche a te Margherita che continui a nutrirci con questi cibi così preziosi e raffinati e che tieni alta l’energia nel portare avanti la Gestalt……

News da Milano: 10 Maggio 2014 primo giorno di workshop con Ruella Frank

Il dialogo dell’ Istituto di Gestalt HCC Italy con Ruella Frank, riservato per i primi due giorni solo agli allievi della nostra scuola di specializzazione,  si apre all’incontro con   terapeuti della Gestalt e professionisti del movimento, provenienti da vari paesi europei.
Un workshop internazionale in cui un gruppo numeroso di partecipanti crea subito un clima multiculturale vivace e poliedrico.

La prima giornata si apre con la possibilità offerta a ciascuno di portare il  proprio se’ al confine di contatto pronunciando semplicemente il proprio nome in una reciprocità di sguardi che svela il desiderio di apprendere insieme.
C’è molta attenzione nell’ascoltare Ruella raccontare la storia della sua formazione, così come la   descrizione e la spiegazione del senso del movimento quale essenza di ogni contatto.
Emerge l’esigenza di un linguaggio corporeo e relazionale per narrare il movimento, talvolta difficile da definire attraverso le parole che dicono, ma più semplice da sperimentare a partire dai propri vissuti corporei .
I movimenti fondamentali, in fondo, ci aiutano a comprendere che la storia di ciascun essere umano e’ una storia di movimento che, a partire dalla vita uterina, spiega Ruella,  è il modo in cui ci muoviamo nel mondo e che racconta delle nostre relazioni primarie.

Questo primo giorno  di workshop ci ha aiutati ad entrare in contatto con la nostra cinesfera e a sperimentare il confine di contatto attraverso piccolissimi gesti che rivelano a sé e all’altro l’essenza del nostro ” being with”.
 
 
 

News da Milano: Gli allievi di Milano incontrano Ruella Frank (2° giorno)

La seconda giornata di questo seminario con Ruella Frank ha visto il gruppo partecipare attraverso l’esperienza in coppie di tutti gli schemi motori relazionali dentro cui si radica e dispiega la sequenza di contatto.

Accanto a momenti di riflessione teorica nati a partire dalle osservazioni emerse e dalle narrazioni delle esperienze vissute.
La presenza del gruppo, accompagnato e sostenuto da Ruella, ha preso vita e dato forma ad un campo attento concentrato, calmo e caldo.

La giornata, e quindi l’intera esperienza per questo primo gruppo costituito da tutti gli allievi della sede di Milano (oggi Ruella condurra’ un’analoga esperienza con un altro gruppo di terapeuti gia’ formati) si e’ conclusa con un good bye intenso e ricco che ha visto nell’ ultimo atto anche lo scambio commosso tra Margherita e Ruella, nominata in quest’occasione “zia” del gruppo di allievi!

Paola Zarini
(allieva didatta  – sede di Milano)