Master professionalizzante in Psicologia Forense

L’Istituto di Gestalt HCC Italy ha attivato il Master professionalizzante in Psicologia Forense ad orientamento fenomenologico-relazionale
Tecniche e strumenti per la consulenza in ambito civile e penale

                                          Siracusa Maggio 2013 – Maggio 2014
 

Apertura e presentazione del Master

sabato 16 marzo 2013 dalle 16.00 alle 20.00 a Siracusa,  Palazzo Vermexio, Piazza Duomo

Convegno di studio: Psicologia e Giustizia
Funzioni e competenze della psicologia forense
Evento accreditato dall’Ordine degli Avvocati e degli Psicologi

                                           (evento, gratuito e aperto al pubblico)
 

Avv. Giuseppe Alvise Troja,
Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa
Dott.ssa Sonia Tinti Barraja,
Consigliere Ordine Psicologi Regione Sicilia
Dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb,
Direttore Scuola di Specializzazione in Psicoterapia
Siracusa, Palermo, Milano
Introduzione al convegno: può la prospettiva fenomenologica e relazionale aiutare il giudice?
Prof. Santo Di Nuovo
Professore Ordinario di Psicologia e Presidente Corsi di laurea di Psicologia,Università degli Studi di Catania
Categorie giuridiche e psicologiche, un possibile incontro
Prof. Salvatore Aleo
Professore Ordinario di Diritto Penale e Criminologia dell’Università degli Studi di Catania
Infermità di mente e pericolosità sociale
Prof.ssa Angela Maria Di Vita
già Professore Ordinario di Psicologia Dinamica dell’Università degli Studi di Palermo
Le ferite dell’amore. Una lettura psicogiuridica dello stalking
Avv. Sebastiano Grimaldi
già Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa
Norme deontologiche e psicologia forense
Dott.ssa Jlenia Baldacchino
Psicologa Psicoterapeuta
Presentazione del Master
 
Info e iscrizioni:
Invia richiesta di iscrizione all’evento, al Master o richiedi informazioni
Per assistenza:
info@gestalt.it
 

Un sorriso includente

A due settimane dalla scomparsa della collega e amica Marilena Menditto, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Fondazione Italiana Gestalt (Roma), vogliamo ricordarla con uno stralcio di un suo articolo pubblicato nell’ultimo numero dei Quaderni di Gestalt. Uno dei suoi ultimi scritti che testimonia le riflessioni dei suoi ultimi anni  sull’importanza  attribuita alla possibilità di armonizzare in sé la tendenza alla realizzazione personale e contemporaneamente il vivo e partecipato rapporto con la comunità.
Il nostro Istituto, per tradizione impegnato a garanzia del dialogo e del confronto con l’Altro,  di un’apertura individuata e creativa alla società, è vicino al pensiero di Marilena.
M. Spagnuolo Lobb parla di autonomia appartenente per descrivere il senso di radici solide che, allo stesso tempo, diano il permesso di creare forme nuove capaci di risolvere problemi concreti della società.
Il “sorriso includente” di Marilena, il suo pensiero e le sue parole continueranno ad essere per noi sostegno nel portare avanti la nostra tensione inesausta al confronto e all’inclusione delle diversità come promototori di consapevolezza e di crescita.


Il nostro destino è di essere creature portatrici di riflessioni sull’agire etico, che sono alla base di qualsiasi agglomerato e civiltà.
Se fino a qualche decennio fa le discipline psicologiche e psicoterapeutiche mettevano in figura l’individuo, attualmente, nella lettura dell’identità, del malessere e della patologia emerge in figura l’importanza della lettura del ground, dello sfondo, del contesto, della comunità. Ci stiamo interrogando e confrontando su come favorire il senso di appartenenza e di connessione gli uni agli altri. L’Altro è indispensabile per definire chi siamo stati, chi siamo, dove stiamo andando. L’altro è indispensabile per definire il nostro senso di sé. L’individuo, riannodando il contatto perduto con l’alterità, ha la possibilità ritrovare il proprio senso di sé.
Sappiamo molto su come favorire il senso di individualismo, su come sentire il senso di separazione. Nelle società contemporanee ciascuno si sente sempre più autosufficiente, ma nello stesso tempo dipende da servizi e apparati tecnologici che non controlla. A tutto questo corrisponde un’instabilità e incertezza di rapporti se non una carestia di relazioni, che permeano il senso di sé, la vita affettiva e il senso di appartenenza alla comunità. La riflessione su una nuova visione della persona e della comunità sta coinvolgendo differenti professioni in un confronto entusiasmante e costruttivo, si avverte un forte bisogno di occasioni per il dialogo nella differenza, per contribuire a riscrivere nuove caratteristiche per la persona che vive nella complessità delle società contemporanee.
Gli studiosi sempre più, individuano strumenti che facilitino l’individuo a far convivere ed armonizzare in sé la tendenza alla realizzazione personale e contemporaneamente il vivo e partecipato rapporto con la comunità. Ogni trasformazione richiede impegno, entusiasmo, scelte e perdite. Modificare i nostri comportamenti, le nostre idee, abituarci a nuove metodologie è un percorso articolato e complesso che conduce verso rotte mai esplorate prima. Lo spirito d’avventura, la curiosità e la flessibilità devono appartenerci, ma ancora più importante è non procedere da soli nella nebulosa incertezza del viaggio.
                                                                                   Marilena Menditto

News dal seminario: Il parto come rinascita relazionale, Milano

bambino gestalt“Partorirai con dolore” recita la Genesi.
“Le gioie fecondano , i dolori portano alla nascita” afferma Blake.
Il dolore fa parte della nostra vita ed è educativo.
Il dolore crea uno stato di crisi, che può essere superato positivamente “allargando” i propri confini, la definizione personale di ciò che si può o non si può fare.
Il “partorirai con dolore” può essere allora inteso come “crescerai nel dolore”, o meglio, “rinascerai nel dolore”.
                                                                                             M. Spagnuolo Lobb
Vai alla pagina dedicata al corso

Milano: Il Parto come rinascita relazionale, 13-14 febbraio 2013

Inizia domani presso la sede dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, sede Milano  il

Corso di psicoprofilassi al parto
secondo il metodo Spagnuolo Lobb

parto gestaltL’idea della nascita riempie di una luce diversa. Quando si attraversano le potenzialità relazionali che sono insite nel processo del partorire, il parto diventa – sia per l’uomo che per la donna – un’occasione di crescita per le nostre relazioni, molto più pregnante di un semplice evento fisiologico.
Questo modello considera il parto come occasione di rinascita e di crescita per la madre e per la coppia, prevede attività che aiutano a vivere l’esperienza del parto non solo in modo partecipato e significativo, ma anche mettendo in luce quelle competenze relazionali che segnano l’essere genitori.
Il corso è rivolto a psicoterapeuti della Gestalt, psicologi, medici e a tutti coloro che vogliono acquisire una competenza specifica di conduzione di gruppi di psicoprofilassi al parto.
Sono disponibili gli ultimi posti, per partecipare al corso clicca qui

News dal seminario con Gianni Francesetti, Milano

gianni francesetti MilanoVenerdì sera presso la sede di Milano si è tenuto il primo seminario del ciclo “in
contatto con la Gestalt”. Quest’ anno il tema che fa da sfondo alle interviste è l’ E-MOZIONE.
Abbiamo intervistato Gianni Francesetti sul tema della noia. Si può parlare di noia come emozione? Che valenza ha nell’ epoca della post-modernità dove si parla molto di noia come qualcosa da combattere? Può avere la noia una relazione con le sindromi depressive? Alcuni spunti interessanti…..

“Come la stessa etimologia della parola ‘emozione’ dice: l’emozione è qualcosa che
implica un movimento, qualcosa che muove verso. La noia dunque non implica un movimento è allora più assimilabile ad uno stato d’animo, una condizione”.
“La noia con un connotato positivo di vuoto fecondo non si può assimilare al concetto di
vuoto vero e proprio; allora è forse più la pausa che ha un senso e che è importante per
assimilare le esperienze, e che mette uno spazio tra sé e l’altro”.
Quale può essere l’antidoto alla noia oggi?
“Sicuramente l’essere pienamente presenti con i sensi in ciò che si fa; l’iperstimolazione che connota la nostra cultura è ciò che favorisce la noia e ottunde i nostri sensi. Così, per esempio, la tecnologia tanto importante nel nostro tempo depotenzia i sensi: gli occhiali mi aiutano a vedere meglio ma nel contempo indeboliscono il mio potere visivo poiché gli occhi vi si abituano.
Abbiamo bisogno di impegno e un contatto profondo con le cose che facciamo per non essere distratti. Da qui mi sento di dire che il contrario della noia non è il divertimento bensì l’impegno.
Sostenere e riconoscere, ad esempio, l’impegno dei bambini è un modo per radicare il loro sentire, necessario per poter scegliere e riconoscersi attraverso
l’altro”.
brindisi milano gestaltInfine, vogliamo augurare un buon inizio di percorso in contatto…con la Gestalt a Roberta, Alessia, Stefania, Alessia e Silvia, il cui cuore non ha limiti.
Visualizza i prossimi appuntamenti dei seminari “In contatto…con la Gestalt”
 

La formazione dell’Istituto di Gestalt HCC Italy

Ecco in sintesi come la formazione in psicoterapia della Gestalt può dare agli allievi forma terapeutica:

  • conoscenze delle radici teoriche del modello per creare un linguaggio teorico condiviso;
  • cura dei processi corporei come auto-sostegno e fiducia nell’auto-regolazione del contatto;
  • conoscenza di un linguaggio emozionale radicato nella corporeità e capace di raggiungere ed essere raggiunto dall’altro;
  • cura del senso di appartenenza al proprio gruppo di formazione, per consentire il radicamento e favorire la differenziazione;
  • monitoraggio dell’assimilazione di ciò che viene appreso e di come viene appreso nella relazione educativa e nel tempo di questa relazione;
  • rispetto per gli stili individuali e per l’originalità di ogni gruppo;
  • attenzione per il next di ogni situazione di apprendimento (il limite, il blocco può convertirsi in risorsa);
  • valorizzazione del contributo prezioso che ogni allievo può apportare alla comunità di terapeuti di cui diventerà parte.

Margherita Spagnuolo Lobb
Direttore Istituto di Gestalt HCC Italy

Congratulazioni alle neo-specializzate

tesi specializzazione psicoterapia gestalt
La discussione della tesi di Specializzazione in Psicoterapia rappresenta sempre un importante momento tanto sul piano formale quanto su quello emotivo. Nessuna foto nè ripresa riuscirebbe a raccontare le emozioni che accompagnano queste occasioni. Pertanto, nella speranza di far rivivere questi momenti, vogliamo condividere i nomi e gli argomenti trattati dagli allievi nell’ultima sessione di Specializzazione:
MARCHIANO CATERINA – Titolo Tesi “La Psicodiagnostica in PdG: i test grafici in chiave fenomenologico- relazionale – Relatore: Dott.ssa Susanna Marotta;
PANTALEONE ALICE –  Titolo Tesi “Le storie come cura. Da Jung alla Psicoterapia della Gestalt: Un’esperienza clinica”- Relatore: Dott.ssa Barbara Crescimanno;
GRECO SCRIBANI ROBERTA –  Titolo Tesi “Alla ricerca dello specchio…il dolore celato del paziente narcisista”- Relatore: Dott.ssa Barbara Crescimanno;
ZOILA BELLANCA – Titolo Tesi “La riabilitazione psichiatrica come percorso di cura”- Relatore: Dott.ssa Barbara Crescimanno;
LO SCIUTO EMANUELA – Titolo Tesi “L’esperienza dell’incontro con l’altro nel dolore. L’intervento della Psicoterapia della Gestalt accanto al morente” – Relatore: Dott.ssa Barbara Crescimanno;
DAIANA PAPA – Titolo Tesi “Ieri&Oggi: la follia in scena” – Relatore: Dott.ssa Teresa Borino;
CATANZARO GABRIELLA – Titolo Tesi “Famiglia ed anziano con demenza: dalla crisi alla costruzione di una memoria secondo la Psicoterapia della Gestalt”- Relatore: Dott.ssa Isabella Porrovecchio;
SENATORE MARILENA – Titolo Tesi “Scrivere l’estetica di un saluto. Il contributo della scrittura nel processo del lutto secondo la Terapia della Gestalt – Relatore: Dott. Giuseppe Sampognaro.