Quale Europa vogliamo?

Come augurarci buone vacanze, in questo anno testimone di cambiamenti epocali e bisognoso di valori altrettanto forti da riuscire a orientarci?
L’esodo a cui assistiamo dei popoli migranti dall’Africa sud sahariana e da altri Paesi dell’Est, la crisi europea dell’euro con la problematica della Grecia, la mancanza di lavoro nel nostro Paese che porta tanti giovani a cercarlo all’estero, l’inefficacia della cura e della manutenzione istituzionale delle strutture di prima necessità, dagli ospedali alle scuole, alle autostrade che crollano… ce n’è abbastanza per farci perdere il senso di sicurezza nella nostra quotidianità.

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Buon 2015 dall'Istituto di Gestalt HCC Italy


I giapponesi usano riparare oggetti rotti con l’oro o altri materiali preziosi. Chiamano questa pratica “Kintsugi”. Per loro, quando qualcosa si rompe, subisce e racconta una storia, diventa più bello, più prezioso, più raro. La ferita non è più una colpa, qualcosa di cui vergognarsi, ma è un simbolo, uno stemma da portare con fierezza.
Ognuno di noi diventa speciale e unico proprio per l’intreccio con cui ha integrato le ferite con i desideri e si è “intenzionato” verso l’altro.
E’ proprio l’imperfezione di questo intreccio che diventa “perfezione”, estetica del contatto e bellezza da valorizzare, invece che da nascondere. 
Vi auguro un 2015 pieno di gioia e soddisfazioni, e soprattutto pieno di “Kintsugi”, di amore per quelle “crepe” che diventano parte della nostra bellezza.

Margherita Spagnuolo Lobb

Difficile da capire impossibile da giustificare: Ferragosto a Gaza

Ieri le nostre parole di augurio del ferragosto esortavano alla spontaneità, alla leggerezza, a cogliere l’eternità di ogni qui ed ora dell’esser-ci con

Mi butto tra le braccia del vento. L’eternità è un battito di ciglia

In una piccola zona lungo la costa del Mediterraneo tra l’Egitto ed Israele, nella striscia di Gaza, le parole del vento di ferragosto parlavano di guerra e di una catastrofica situazione umanitaria che sembra inarrestabile.
Come professionisti che dedicano la loro vita alla cura delle relazioni umane, consideriamo responsabilità etica dedicare la consapevolezza e la riflessione anche al dolore e alla sofferenza in qualsiasi contesto e modo essi si presentino.

Non si può sentirsi responsabili di cose con cui non si ha contatto alcuno. Ciò vale sia per quanto accade in luoghi lontani e di cui forse non si è neanche a conoscenza, sia per quanto riguarda quegli eventi della propria vita di cui non si è consapevoli. Quando invece si stabilisce un contatto con essi e si diventa consapevoli di cosa essi sono e del ruolo che svolgono nel nostro funzionamento, allora se ne diventa responsabili, non nel senso di doverci assumere un peso che prima non portavamo, ma invece nel senso che prendiamo coscienza del fatto che siamo noi stessi a determinare nella maggior parte dei casi se questi eventi debbano o no continuare ad esistere.

Perls F., Hefferline R., Goodman P. (1951)

Grazie Robin Williams

È noto che lo scopo del lavoro gestaltico è aumentare la consapevolezza. Il punto è cosa si intende per consapevolezza: spesso questo termine è stato confuso con il concetto di conoscenza, mentre in realtà ha il significato di essere svegli ai sensi nel contatto. L’idea gestaltica è che il cambiamento terapeutico è dato da un evento di contatto che genera una ristrutturazione percettiva nel paziente, che adesso vede ciò che prima non vedeva (aumenta la propria consapevolezza, appunto): il contatto con il terapeuta riesce a cambiare il suo modo abituale di vedere il mondo

Margherita Spagnuolo Lobb (2007, p. 65)

Buona estate dall'Istituto di Gestalt HCC Italy

Con la fierezza di raccontarvi la vita che anima il nostro Istituto attraverso gli eventi, le pubblicazioni, i Quaderni di Gestalt e le narrazioni dei partecipanti ai nostri corsi, ringraziamo tutti i lettori del G-blog, augurandovi…

BUONA ESTATE!

“La vita non è un romanzo, lo so…lo so.
Ma solo lo spirito del romanzo può renderla vivibile”

Daniel Pennac

La redazione del Blog
Teresa, Laura e Fabiola
Vieni a conoscerci www.gestalt.it 

25 Giugno a Caltanissetta. Seminario in contatto…

Affettività, sessualità e relazionalità in psicoterapia della Gestalt
con Salvo Libranti e Graziella Parisi.

Il seminario offre la possibilità di una riflessione, tra teoria e momenti esperenziali, sulla tematica delle relazioni affettive e sulla sessualità secondo il modello della psicoterapia della Gestalt..Viviamo sempre più in contesti relazionali dove il vissuto di ” fretta” e il “non ho tempo” sono fautori di relazioni mute, immaginarie, virtuali e liquide. Dare spazio, tempo e respiro all’esperienza del “contatto”, risvegliare i sensi nell’esperienza della relazione con l’altro nel tempo presente, costituiscono il ground e la matrice di verità, sia a livello relazionale che identitario, dell’esperienza affettiva e sessuale.
I conduttori si avvarranno di brani di letteratura, di film, video e canzoni proponendo ai partecipanti “un’esperienza incarnata” delle parole della nostra teoria.
Ci si ri-conosce nel contatto con l’Altro, il sé è un processo di contatto che si forma al confine. Il blocco del processo corporeo implica una riduzione o perdita della sensibilità (essere presenti con i sensi) e dunque una capacità ridotta di sintonizzarsi con l’Altro.
M. Spagnuolo Lobb
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