Il rapporto fra il metodo fenomenologico e la psicoterapia della Gestalt è complesso e diversificato.
Con Jaspers, il terapeuta è teso a comprendere i vissuti del paziente attraverso l’immedesimazione, senza cercare spiegazioni naturalistiche; a questo si aggiunge l’attenzione ai vissuti controtransferali e co-costruiti. In accordo con la lezione di Merleau-Ponty, i vissuti corporei (costitutivamente in relazione) sono il luogo che mette in contatto paziente e terapeuta con il flusso del «mondo-della-vita» da cui emergono sensazioni, emozioni, pensieri e, quindi, la direzione terapeutica.
Tra identità e storia
La Gestalt in pillole: La fenomenologia
«In psicoterapia della Gestalt, secondo la definizione di Husserl, studio delle essenze, filosofia trascendentale che ricolloca le essenze nell’esistenza, metodo per il quale il mondo è “già sempre là” prima della riflessione, tentativo di descrizione diretta della nostra esperienza così com’è.
L’area filosofica che fa capo alla fenomenologia costituisce una fonte e un riferimento fondamentale per la teoria della Gestalt sin dalla sua nascita. Il concetto husserliano di intenzionalità e di mondanità dell’io (quindi incarnato e indissolubile dal mondo) è il terreno epistemologico attraverso cui il soggetto diventa costitutivamente relazionale e fonda una concezione inedita del sé come funzione del campo organismo-ambiente. La separazione soggetto/oggetto diventa una dicotomia secondaria rispetto a una realtà sottostante che è il “mondo-della-vita” percepibile attraverso il corpo vissuto.
[…] il disagio altro non è se non appello alla relazione stessa. Il terapeuta torna così alle heideggeriane «cose stesse» e all’interesse per l’esistente quale emerge nella situazione presente, effettuando dunque un altro salto epistemologico: il passaggio da un modello estrinseco di salute a una valutazione estetica che coglie la bellezza emergente dell’incontro. La terapia è luogo di contatto autentico che conduce alla co-costruzione originale di nuovi adattamenti creativi».
Voce tratta, per gentile concessione dei curatori, da:
Spagnuolo Lobb M., Francesetti G., Fenomenologia in GIORGIO NARDONE E ALESSANDRO SALVINI (A CURA DI) (2013), DIZIONARIO INTERNAZIONALE DI PSICOTERAPIA, MILANO: GARZANTI EDITORE, pp. 292-293.
da: www.gestaltpedia.it, l’Enciclopedia della Gestalt.
La Gestalt in Pillole: il Campo Organismo/Ambiente
“Organismo e ambiente sono in un rapporto di reciprocità, l’esperienza è unitaria, non può essere rimandata a ciascun termine della relazione, ma deve essere ricondotta alla comune realtà del campo che si crea continuamente attraverso l’interazione reciproca delle sue componenti. […] In quanto gestalt intera che comprende sia la figura che lo sfondo, il campo include le molte possibilità dell’evento fenomenologico” (Conte E., 2005, p. 177).
La Gestalt in Pillole: l'Olismo
“Col termine olismo (totalità) Smuts (1926) indica un fattore che si pone alla base della vita e dell’evoluzione dell’universo. La totalità è, a suo giudizio, ciò che conferisce una struttura, una conformazione specifica a ciascuna delle parti e al contempo le organizza fra di loro.
La totalità, però, non è un terzo al di sopra delle parti che la compongono, ma consiste nelle parti, nella loro unione e nelle nuove relazioni che da questa unione derivano. Anche la personalità può essere considerata come una totalità composta da diverse tendenze e attività (parti). Anzi, in un’ottica olistica, la personalità ha la funzione specifica di mantenere nell’unità e nell’armonia le diverse tendenze e attività, pur nel loro continuo evolversi. Nella misura in cui si realizza una tale ‘unità olistica’, viene raggiunta una integrazione delle diverse tendenze, risulta composto il conflitto interno e scongiurata ogni forma di deterioramento psicologico. […] Il comportamento [umano] è sempre organizzato e coinvolge sempre l’intero organismo in relazione al campo. Nei processi vitali, [sostiene] Goldstein (v. Goldstein, 1939; 1940), è l’organizzazione del comportamento a controllare le parti e non viceversa. Da qui la sua critica a tutte le teorie della pulsione e della riduzione della tensione, le quali isolano tali parti del comportamento, senza alcun riferimento alla totalità organizzata dell’organismo. Quest’ultimo, infatti, in quanto totalità o ‘Sé’, ha una funzione organizzante dalla quale non è possibile prescindere e sul cui sfondo soltanto ciascuna parte acquista un suo specifico significato” (Cavaleri, 2003, pp. 121-122).
La Gestalt in Pillole. La nuova rubrica di Gblog per conoscere la psicoterapia della Gestalt
Abbiamo il piacere di inaugurare una nuova rubrica, con l’intento di condurre i nostri lettori ad una conoscenza dei concetti teorici di base del modello gestaltico e della formazione proposta dall’Istituto di Gestalt HCC Italy.
Il nostro augurio è che questo spazio, con le nostre proposte di riferimenti teorici e di definizioni chiare dei principali concetti gestaltici, possa costituire, settimana dopo settimana, un utile strumento a chi vuole accostarsi alla psicoterapia della Gestalt e comprenderne la declinazione clinica nelle relazioni di cura.
Iniziamo oggi con un po’ di storia che ci riporta agli anni ’50, ai nostri fondatori, al rapporto con la psicoanalisi e all’elaborazione dei primi elementi portanti l’impianto epistemologico e teorico-clinico del nostro modello.
La nascita della psicoterapia della Gestalt.
Buona lettura!
PSICOTERAPIA DELLA GESTALT
di Margherita Spagnuolo Lobb
L’Istituto di Gestalt HCC Italy a Helsinki, San Pietroburgo, Asilomar e Sud Africa
La validità intrinseca del modello psicoterapico, proposto da una Scuola di Specializzazione, trova una significativa conferma anche nella flessibilità di applicazione del modello a contesti diversi tra di loro in tradizioni, lingua, cultura e valori.
E’ necessario per un modello psicoterapico non essere chiusi in una logica autoreferenziale ma aprirsi ad un’alterità costitutiva e fondante dell’orizzonte teorico-clinico di appartenenza. Questo fine settimana gli insegnamenti proposti dal nostro Istituto sono stati presentati in luoghi e contesti geograficamente lontani, ma vicini per la legittimazione e il riconoscimento conferiti al modello offerto dalla nostra formazione.
Margherita Spagnuolo Lobb ha insegnato ad Helsinki per l’Associazione Finlandese di Psicoterapia della Gestalt un seminario sulla diagnosi e il trattamento delle esperienze borderline e narcisistiche in psicoterapia della Gestalt.
Antonio Cascio a San Pietroburgo (Russia) ha inaugurato, con un workshop sui principi base, la formazione biennale condotta da didatti del nostro Istituto per allievi e didatti dell’Istituto Russo che vogliono apprendere la metodologia didattica che applichiamo nella nostra Scuola.
Gianni Francesetti ad Asilomar (California) ha partecipato al convegno della Association for the Advancement of Gestalt Therapy (AAGT) presentando il suo lavoro sulla depressione e partecipando alla riunione del direttivo per il convegno che organizzeremo nel 2016 a Taormina in cui, per la prima volta, la EAGT (associazione europea) e appunto la AAGT si uniranno in un unico convegno.
Michele Cannavò ha partecipato al 7° Congresso Mondiale di Psicoterapia a Durban in Sudafrica presentando una ricerca, da lui condotta, sugli attacchi di panico che si manifestano nelle situazioni di carcerazione.
Vogliamo oggi condividere il nostro vissuto di orgoglio per appartenere a questo Istituto in cui il dialogo, l’incontro e il confronto costituiscono l’humus e la linfa vitale della nostra comunità di insegnamento/apprendimento.
CONVEGNO PSICOTERAPEUTI DELLA GESTALT TRA RADICI E FUTURO
Un tempo ed uno spazio per ri-incontrarci e raccontarci come siamo cambiati…
Palazzo Steri – Palermo
13 novembre 2014
Ai nostri ex allievi
Gli anni trascorsi insieme durante la vostra formazione sono stati significativi.
Per voi sono stati anni di rivelazione e attuazione di un vostro esser-ci pieno nel gruppo.
Per noi è stato il piacere generativo di vedervi sbocciare nella vostra spontaneità e creatività.
Siete diventati tanti, i primi diplomati pre-legge 56/89 sono del 1984!
L’essere gruppo, il fare rete, è alla base del nostro insegnamento, e ci siamo accorti di non avere garantito, in questo tempo di crisi, una risposta realistica al vostro bisogno di sostegno e di formazione continua.
Abbiamo spesso assistito impotenti alla frustrazione e alla rabbia di molti di voi che, pur essendo ben preparati e desiderosi di avere un ruolo nella società, non trovano lavoro.
Non possiamo offrire risposte miracoliste alla situazione attuale ma una casa si, un luogo in cui ritrovare le proprie radici e il senso di un futuro oggi possibile.
Da queste premesse nasce l’idea di un convegno dedicato esclusivamente a voi, di un tempo e di uno spazio in cui ritrovarsi e confermare un senso di appartenenza e radicamento.
Verranno presentati i più recenti sviluppi teorici dell’Istituto per rispondere alle sfide della clinica contemporanea, nel quadro di riferimento teorico-metotologico dello sviluppo polifonico dei domini di Margherita Spagnuolo Lobb. Saranno poi proposti momenti esperienziali con workshop condotti da alcuni dei vostri didatti. Il tutto sarà sempre supportato dalla tecnica dei process groups, che consentirà momenti relazionali significativi attraverso i quali potere ritrovare il nostro modo gestaltico di stare in gruppo.
Il senso di radicamento, che ci auguriamo possa emergere da questo convegno con la stessa vitalità ed energia che hanno caratterizzato gli anni di formazione, costituirà l’incipit di un’offerta seminariale gratuita, pensata esclusivamente per voi, che si declinerà in due incontri teorico-esperienziali l’anno, per i prossimi tre anni.
Tale offerta formativa esprime i valori di dialogo e di contatto che caratterizzano il nostro Istituto, e il desiderio di sostenere il vostro now-for-next nella attuale società.
Per iscriverti all’evento clicca qui
L’Amore in psicoterapia
L’amore che cura è una sorta di faro che illumina la bellezza dell’altro, una luce che ne rende visibile la vitalità armonica insita nell’integrità con cui egli sta nella relazione, l’intenzionalità di contatto con cui egli si pone, per adattarsi alla situazione con tutta la sua creatività e unicità. Quando il terapeuta si chiede: “Che cosa in questo paziente mi attrae genuinamente?”, sta orientando il faro del proprio amore terapeutico, affinché il paziente possa risvegliare – attraverso il guardarsi in questa luce – il senso della propria bellezza, che implica la spontaneità dell’esserci.
(Margherita Spagnuolo Lobb, 2011, p. 148)
Un traguardo importante: 10 anni di Qualità!
In questi giorni l’Istituto, per il decimo anno consecutivo, ha ricevuto l’importante riconoscimento dall’Ente di Certificazione CertiQuality, che ha conferito il Certificato di Qualità al Sistema di Gestione adottato dall’Istituto (ISO 9001:2008).
Nel mese di maggio 2014 sono state pianificate ed eseguite accurate e puntuali verifiche da parte di ispettori qualificati, che hanno visitato le sedi riconosciute dell’Istituto per raccogliere evidenze documentali sullo stato del Sistema Qualità.
Le verifiche, oltre ad aver avuto esito positivo, hanno evidenziato alcune aree di eccellenza in cui l’Istituto è leader, come, ad esempio, la progettazione di corsi di formazione/aggiornamento e i servizi di segreteria agli studenti.
L’Ente di Certificazione che ha rilasciato il Certificato è riconosciuto a livello nazionale tramite Accredia e a livello internazionale tramite IQNet – The International Certification Network.
La Certificazione del Sistema di Gestione della Qualità si aggiunge alla lista di accreditamenti, tra i quali il più prestigioso è sicuramente il riconoscimento dell’EAGT (Euroepan Association for Gestalt Therapy) come Accredited Training Institute.
Quest’ultimo accreditamento è stato conferito in Italia esclusivamente all’Istituto di Gestalt HCC Italy, come riconoscimento della Qualità delle attività formative erogate.
Come diretta conseguenza del riconoscimento dell’EAGT come Accredited Training Institute, i diplomati presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Istituto di Gestalt HCC Italy ottengono, in modo diretto, il titolo europeo che consente l’accesso al network internazionale di psicoterapeuti della SIPG (Società Italiana Psicoterapia Gestalt) e dell’EAGT (European Association for Gestalt Therapy), senza produrre le laboriose certificazioni solitamente richieste in fase di iscrizione alle due associazioni internazionali di cui sopra.
Occorre riconoscere il ruolo che lo staff didattico e i nostri allievi hanno ricoperto in questi 10 anni di Certificazione, partecipando attivamente alla realizzazione di una formazione di Alta Qualità, e consentendoci di attuare una politica fondata sul Miglioramento Continuo. I Didatti hanno sviluppato le loro competenze didattiche e scientifiche, con metodologie sempre più adeguate e pubblicazioni anche internazionali. Gli allievi hanno contribuito con i loro suggerimenti e apprezzamenti, dandoci un rimando fondamentale al nostro lavoro.
Vorrei personalmente dedicare a loro questi importanti riconoscimenti.
Provo gratitudine per il loro costante e generoso esser-ci, per aver contribuito in maniera significativa al raggiungimento del livello di Qualità dell’Istituto, che oggi autorevoli Enti esterni ed indipendenti ci riconoscono.
Ing. Marco Lobb
Responsabile Sistemi di Gestione Qualità
Istituto di Gestalt HCC Italy
Sedi riconosciute: Siracusa-Palermo-Milano
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Perché destinare il tuo 5 per mille al Centro Clinico e di Ricerca HCC Italy soc.coop.soc. Onlus
Il Centro Clinico, nato nel 2011, è una ONLUS che ha la finalità di rispondere al diffuso bisogno di supporto psicologico non più gestibile dalle strutture territoriali.
In poco tempo il Centro Clinico ha raggiunto gli obiettivi qualitativi preventivati, nel secondo semestre del 2013 ha erogato infatti 134 sedute nei soli territori di Siracusa e Palermo, riuscendo a fornire un supporto psicoterapico qualificato.
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