CONTATTO E RELAZIONE

Robine sottolinea la differenza esistente tra il concetto di contatto e quello di relazione: «Essendo “la realtà primaria più semplice”, il contatto non indica ancora la relazione. La tematica del contatto è al di qua dell’oggetto, al di qua dell’altro. Il contatto non denota ancora l’investimento di un oggetto o di un altro, ma denota uno schema senso-motorio, dei modi di sentire e muoversi, di “andare verso e prendere”» (Robin, Il rivelarsi del sé nel contatto, 2006, p. 41). La relazione rimanda, invece, all’interazione tra due o più persone, e quindi alla reciprocità dell’esperienza di incontro.
Vi è un’altra fondamentale differenza tra contatto e relazione, pure evidenziata da Robine. Il contatto indica l’esperienza dell’incontro nel qui e ora. La relazione, invece, consiste nell’insieme degli incontri che sono avvenuti nel tempo. Il concetto di relazione rinvia alla dimensione del tempo, alla storia del rapporto tra due persone. Contatto e relazione sono riconducibili a due diverse concezioni del tempo, presenti nella cultura greca. Il contatto rinvia a kairòs, la concezione soggettiva del tempo, vale a dire il momento presente in cui qualcosa accade, qualcosa è vissuto. La relazione fa riferimento a chrònos, l’idea oggettiva del tempo, ossia il tempo che scorre attraverso il succedersi degli eventi.

Albino Macaluso (da QdG 2012/2)