In inglese Excitement (termine meno forte che in italiano).
Dal latino ex-citāre=far venir fuori, composto da ex=fuori da (particella prefissa per aggiungere forza) e citāre=smuovere, far venire.
“L’eccitazione è un’intensificarsi dell’attività metabolica e l’aumentare dello scambio di energia, le quali cose rappresentano la risposta dell’organismo al verificarsi di situazioni nuove o stimolanti” (Perls, Hefferline e Goodman, 1997, p. 369).
“[…] è il sentire la formazione della figura/sfondo nelle situazioni di contatto, man mano che la situazione incompiuta tende a completarsi” (ibidem, p. 181). “Il contatto, la formazione del rapporto figura/sfondo, è un intensificarsi dell’eccitazione caratterizzata da una grande ricchezza di sentimenti e interessi. […] I diversi tipi di sentimento – il piacere, per esempio, o le emozioni in genere – indicano l’alterazione del coinvolgimento organico nella situazione reale. Non esiste realtà alcuna che sia neutrale e indifferente. […] In linea di principio, l’interesse e l’eccitazione tipici del processo figura/sfondo, costituiscono una testimonianza immediata del campo organismo/ambiente” (ibidem, p. 44).
“L’eccitazione si mantiene e cresce durante l’intera sequenza del contatto. Ma per diverse ragioni, può essere inibita, addirittura bloccata, ed è angoscia. L’angoscia dunque è il risultato dell’interruzione dell’eccitazione della crescita creativa” (Robine, 2006, p. 59).
“L’ansia che accompagna l’interruzione di contatto primaria (che, con il ripetersi delle situazioni, diventa abituale) è la conseguenza di un’eccitazione che non ha avuto sufficiente sostegno di ossigeno (respiro adeguato) a livello fisiologico e di risposta ambientale a livello sociale” (Spagnuolo Lobb, 2011, p. 83).
Bibliografia
Perls F., Hefferline R.F., Goodman P. (1997). Teoria e pratica della terapia della Gestalt. Vitalità e accrescimento nella personalità umana, Roma: Astrolabio.
Robine J.M. (2006). Il rivelarsi del sé nel contatto. Studi di psicoterapia della Gestalt, Milano: Franco Angeli.
Spagnuolo Lobb M. (2011). Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna, Milano: Franco Angeli.