Definizione Funzione Io

Sta per èo, dal latino ègo=io

“L’Io è l’identificazione progressiva con le varie possibilità nonché la loro eventuale alienazione, la limitazione e l’intensificazione del contatto attuale, compreso il comportamento motorio, l’aggressione, l’orientamento e la manipolazione” (Perls, Hefferline e Goodman, 1997, p. 185).

“La funzione-io esprime […] la capacità di identificarsi o di alienarsi da parti dell’ambiente (questo è per me, non è per me), il potere di volere e di decidere ciò che caratterizza l’unicità delle scelte individuali. […] interviene nel processo dell’adattamento creativo operando scelte, identificandosi con alcune parti del campo e alienandosi da altre.

L’io è quella funzione del sé che dà all’individuo il senso di essere attivo e deliberato. Il sé spontaneamente esercita questa intenzionalità e la sviluppa con forza, consapevolezza, eccitazione, e capacità di creare nuove figure” (Spagnuolo Lobb, 2011, pp. 78-79).

“In una visione olistica del sé, l’io funziona in modo integrato in un continuo interscambio con le altre funzioni. In particolare, la funzione io rappresenta la capacità creativa del sé che agisce tenendo conto delle informazioni derivanti dalle funzioni es e personalità (Conte, 2005, p. 182).

“La funzione-io consente lo sviluppo dell’eccitazione collegato con l’emozione: per esempio, introiettando (definendo l’esperienza come ‘sono emozionato, questo va bene’); o proiettando (notando l’eccitazione anche nell’ambiente, per esempio dicendo qualcosa del tipo ‘posso vedere che anche altre persone sono emozionate’); o retroflettendo (evitando il contatto pieno con l’ambiente, respingendo o riportando l’energia su di sé, per esempio ‘voglio gestire questa esperienza da solo’). I fondatori descrivono queste funzioni-io sia come capacità di fare contatto che come resistenze ad esso (perdita delle funzioni-io) (Spagnuolo Lobb, 2011, pag.79).

Bibliografia

Conte E. (2005). Glossario, in: Francesetti G. (a cura di), Attacchi di panico e postmodernità. La psicoterapia della Gestalt fra clinica e società, Milano: Franco Angeli.

Perls F., Hefferline R.F., Goodman P. (1997). Teoria e pratica della terapia della Gestalt. Vitalità e accrescimento nella personalità umana, Roma: Astrolabio.

Spagnuolo Lobb M., (2011). Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna, Milano: Franco Angeli.

Hanno contribuito alla redazione della voce:
Resp. di redazione – Silvia Tinaglia
Collaboratori (in ordine cronologico) – Annalisa Molfese, Anna Castro, Matteo Romano