«Il concetto di “sfondo condiviso”, che possiamo definire “campo co-creato”, o “campo relazionale”, ci consente di non restare schiacciati sul “qui e ora” dell’incontro tra paziente e terapeuta e di considerare anche la dimensione temporale della relazione che si sviluppa tra loro. Solo collocando il momento di contatto all’interno di un contesto temporale, di una storia condivisa, possiamo dargli significato».
Albino Macaluso
(QdG 2012/2, p.78)