La co-creazione del ground come radicamento

Ciò che manca nella nostra società è la capacità di stare nella relazione cominciando dal contenimento del caos iniziale, il che consentirebbe agli individui di sperimentare quel senso di sicurezza scontata che proviene dalla presenza “ovvia” dell’altro significativo e da cui può emergere la differenziazione di sé. Manca il ground relazionale su cui l’esperienza della novità può poggiarsi. Occorre supportare l’esperienza dell’emozione aggressiva con un ground relazionale, in modo che possa condurre al contatto con l’altro piuttosto che alla sua distruzione indiscriminata. Senza il senso di solidità del ground, la figura non può formarsi con chiarezza.
 
Margherita Spagnuolo Lobb