L’adolescente che attraversa una fase depressiva si macera nel conflitto insanabile, tra ciò che vorrebbe essere e ciò che riesce ad essere, tra ciò che vorrebbe fare, i suoi sogni, le sue aspettative, e ciò che poi effettivamente fa. Ancora peggio se deve mettere in discussione le aspettative che gli altri hanno nutrito per lui e sostituirle con nuove aspettative più sue. Da ciò scaturisce il sentire la fatica di diventare se stesso, il senso di inadeguatezza e di inibizione, l’impotenza, la paura di non essere “visto”, di non valere abbastanza.
Spesso l’esperienza non riesce ad essere narrata, condivisa: come i movimenti, anche le parole sembrano diventare goffe, il chi sono io si connota di senso di frustrazione e fallimento.
(Tratto da: “Giovani funamboli: esperienze depressive in adolescenza”, in Quaderni di Gestalt volume XXVII 2014/2, La psicopatologia in psicoterapia della Gestalt)