Parigi, 26-28 maggio 2017
La Conferenza, organizzata dall’EAGT (European Association for Gestalt Therapy) insieme con l’AAGT (Association for the Advancement of Gestalt Therapy), la Société Française de Gestalt e il Collège Européen de Gestalt-thérapie de langue française, ha avuto come oggetto di confronto e arricchimento tra psicoterapeuti provenienti da tutto il mondo, gestaltisti e non, i metodi di ricerca nell’ambito della psicoterapia della Gestalt, ossia i modi in cui il modello gestaltico e la nostra ottica fenomenologica, estetica e relazionale può essere applicata alla ricerca.
L’incontro si è svolto in una zona piuttosto centrale di Parigi, all’interno di un ampio e moderno centro congressi, che ha accolto circa 200 partecipanti.
Il programma della conferenza è stato articolato in tre principali assemblee plenarie e numerosi momenti formativi a scelta tra lecture e workshop, proposti dai partecipanti provenienti da diverse parti del mondo.
L’Istituto di Gestalt H.C.C. Italy è stato rappresentato dagli interventi delle colleghe Silvia Alaimo, Roberta La Rosa e Silvia Tosi. La dott.ssa Silvia Alaimo, didatta in formazione presso la sede di Siracusa, ha presentato un lavoro dal titolo: “Working with dreams in Gestalt Therapy: phenomenological, aesthetics and relational dimension and links with neuroscience”, in cui ha intrecciato le dimensioni fondamentali dell’epistemologia gestaltica, fenomenologica, estetica e relazionale con le moderne ricerche sulle neuroscienze. La sua lecture ha destato parecchia curiosità ed è stata molto apprezzata dai partecipanti.
Le colleghe dott.ssa Roberta La Rosa e dott.ssa Silvia Tosi, didatte presso la sede di Milano, hanno anch’esse presentato un interessante lavoro dal titolo “The outcome’s research in Gestalt Therapy: the SIPG project”. La lecture ha riguardato la presentazione del progetto di ricerca triennale sugli esiti della psicoterapia della Gestalt, sostenuto dalla SIPG (Società Italiana Psicoterapia della Gestalt) con la collaborazione di numerosi colleghi gestaltisti e del Centro Clinico e di Ricerca dell’Istituto HCC Italy. La presentazione ha messo in luce soprattutto l’esperienza della ricerca in ambito clinico e il racconto work in progress. I partecipanti si sono mostrati molto interessati e curiosi rispetto al come coniugare questo strumento quantitativo ad un approccio esperienziale e relazionale come quello gestaltico. L’occasione è stata utile anche per un confronto sui limiti della ricerca quantitativa alla luce di nuovi studi, come la Fidelity Scale for Gestalt Therapy di Madaleine Fogarty.
Il focus che si è percepito comune tra tutti gli interventi del congresso è stato l’esigenza di rendere la psicoterapia della Gestalt un territorio più scientifico in cui poter fare ricerca, superando l’ottica autoreferenziale di fare terapia in modo diverso da altri modelli; tale esclusività è certamente un elemento poco fruibile e condivisibile nel panorama della sperimentazione e dell’evidenza dei dati ed ha spesso limitato la visibilità esterna e la conoscenza del nostro approccio.
Ci auguriamo che questo sforzo comune possa portare ad integrare negli anni un giusto rigore scientifico con la creatività tipica della psicoterapia della Gestalt, dando a questo bellissimo approccio umano e terapeutico la visibilità ed il riconoscimento che merita nel panorama mondiale delle psicoterapie.