Il dialogo affronta i seguenti temi:
Cosa si intende per sé intenzionale?
Gli studi di Stern, le neuroscienze e la clinica fenomenologica hanno messo in evidenza gli aspetti intenzionali dell’esperienza, opponendosi alla spiegazione causale dei fenomeni.
In base a questo quadro di riferimento, cosa caratterizza l’esperienza attuale della pandemia? Quale intenzionalità possiamo rintracciare e sostenere nel trauma?
Come si adattano i bambini alle restrizioni?
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Oggi accade che genitori cresciuti senza l’idea della morte devono prendersi cura dei loro figli che invece hanno avuto un forte impatto con la morte. Quali suggerimenti potremmo dare ai genitori per sostenere lo sviluppo sano dei bambini in questa situazione?
La fascia di età che forse ha subito più di tutte l’impatto delle restrizioni sociali è quella dell’adolescenza. Ammaniti ha descritto con sapienza e fiducia il loro essere polimorfi (paragonandoli all’eroe dell’Odissea di Omero, Ulisse), il bisogno di sentirsi considerati dagli adulti e la grande difficoltà che oggi essi trovano a emergere con una identità adulta, in una società poco contenitiva e accudente. Come gli adolescenti vivono questo periodo di restrizioni e cosa possiamo fare per aiutarli a metabolizzare questo grande trauma sociale?
Come cambia la psicoterapia online?
Le psicoterapie relazionali, in particolare gli approcci intersoggettivi, fenomenologici e orientati al campo considerano il sentire corporeo del paziente e anche del terapeuta come un elemento fondamentale per la diagnosi e l’intervento. In questi giorni abbiamo dovuto adattarci al setting online, che implica molti aspetti diversi, non solo rispetto alla privacy, ma anche rispetto al coinvolgimento esperienziale dietro uno schermo. Cosa possiamo dire sulla terapia online da questo specifico punto di vista? come cambia, in meglio e in peggio, il coinvolgimento relazionale tra terapeuta e paziente nel setting online?
La didattica online
Infine, il tema della didattica online, a cui tutte le scuole sono state chiamate in questo periodo, e in particolare le scuole di psicoterapia in cui il lavoro su di sé e le dinamiche esperienziali sono cruciali per l’apprendimento. L’Istituto di Gestalt HCC Italysi è subito convertito alla didattica online, con curiosità prima e con piacevole sorpresa dopo averla realizzata.
Tutti, docenti e allievi, sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla possibilità di apprendere in modo chiaro e di sperimentare ed esplorare i loro vissuti. Il fatto che ognuno faccia entrare la classe a casa propria e che possa stare seduto comodamente su un divano ha dato a vari gruppi l’esperienza di una particolare intimità che in classe solitamente non può svilupparsi. Inoltre, la modalità online ha consentito anche a studenti positivi al virus di partecipare alle lezioni, con ripercussioni emozionali forti per tutto il gruppo.
Cosa possiamo tenere in considerazione e quali aspetti positivi con questo strumento educativo?
Il dialogo è stata realizzato l’11 aprile 2020.