Gianni Francesetti
didatta e responsabile dei Centri Clinici dell’Istituto di Gestalt HCC Italy
ha assunto la Presidenza della
Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (FIAP).
Auguri a Gianni
gli siamo vicini e lo sosteniamo nel suo lavoro
per la comunità scientifica della psicoterapia italiana
Ecco uno stralcio del suo discorso di insediamento, domenica 11 novembre a Roma, a conclusione del convegno presso l’Università degli Studi di Roma.
“Il mondo diventa un villaggio globale, dove i confini si perdono, le distanze e vicinanze si confondono, il tempo accelera, le identità si sciolgono. Condizioni di sfondo su scala macroscopica che sostengono esperienze borderline a livello relazionale.
L’intorpidimento dei nostri cervelli si evidenzia ad esempio nella perdita di memoria, come affermava Marshall McLuhan (il concetto di Villaggio Globale è suo), il pensatore canadese che ha pubblicato nel 1964 ‘Gli strumenti del comunicare’. Non è un caso che siano nate le ‘banche della memoria’, iniziativa molto bella ma che al tempo stesso testimonia che non siamo più in grado di essere noi, i nostri corpi e le nostre narrazioni, le memorie che custodiscono la storia.
Ma si evidenzia anche nell’intorpidimento emozionale – poca risonanza emotiva davanti a notizie terribili – o sentimentale – poca capacità di sentire e restare fedeli nel tempo.
Siamo dunque anestetizzati dall’uso delle tecnologie di comunicazione di massa, qualunque sia l’uso che ne facciamo. Il rimedio all’an-estesia è l’estesia, nel duplice senso di ritorno ai propri sensi e di incremento della sensibilità alla bellezza relazionale…… In questi giorni, nel convegno, abbiamo vissuto, inevitabilmente, in questo villaggio globale: con tempi accelerati, confini fluidi, cercando di uscire dall’anestesia che ci provoca l’estensione di noi stessi su altri mezzi.
La FIAP è di per sé concepita come luogo di risveglio in quanto agorà in cui ascoltare la voce dell’altro. Questa è la principale delle sue mission: il confronto fra colleghi e fra modelli diversi. Personalmente ho vissuto molti momenti in cui l’incontro personale mi ha de-anestetizzato, e lì ho sperimentato momenti di bellezza che restano nella mia memoria e che porto con me.
Ringrazio i colleghi che hanno reso possibile questo.”
Nelle parole di Gianni si rispecchia la sensibilità con cui condurrà la Fiap e lo sguardo verso il futuro. Auguri Presidente!!!