Il campo dell'intersoggettività – convegno FISIG – Salerno febbraio 2013

convegno fisig
Il momento attuale richiede un dialogo, possibile solo per chi ha l’umiltà di credere che i modelli costruiti dall’uomo, tra cui la Psicoterapia della Gestalt, incarnano verità che hanno l’opportunità di crescere attraverso la promozione di un contatto e di un confronto tra le poliedriche verità proposte dalle varie discipline nella lettura dell’animo umano.
Le giornate del convegno hanno costituito possibilità di scambio fertile e generativo di riflessioni e ed esperienze circa i modi del conoscere (= epistemologia), i modi di essere dell’uomo moderno (= antropologia), le nuove forme di sofferenza (= psicopatologia), i nuovi modi di alleviarla (= psicoterapia) e le molteplici forme di sostegno al vivere bene (counselling).
In questo momento difficile dell’Occidente, la creazione di un tempo e di uno spazio per il dialogo oltre ad arricchire ogni partecipante – sia personalmente che professionalmente – ha contribuito alla possibilità di  trasformare le difficoltà in opportunità per la nascita di un mondo più luminoso.
I contributi al dialogo e al confronto proposti dall’Istituto HCC Italy sono stati:
M. Spagnuolo Lobb
Intuizioni, illusioni e disillusioni nell’orizzonte gestaltico.
Workshop dell’Istituto di Gestalt HCC Italy

  • Foto: luogo di incontro tra corpi e vissuti
    Cannavò M., Libranti S.
  • La sofferenza emergente: La psicopatologia come fenomeno del campo
    Francesetti G.
  • I legami di amore in psicoterapia della Gestalt: sviluppo polifonico di competenze al contatto
    Spagnuolo Lobb M., Borino T.

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News dal seminario con Gianni Francesetti, Milano

gianni francesetti MilanoVenerdì sera presso la sede di Milano si è tenuto il primo seminario del ciclo “in
contatto con la Gestalt”. Quest’ anno il tema che fa da sfondo alle interviste è l’ E-MOZIONE.
Abbiamo intervistato Gianni Francesetti sul tema della noia. Si può parlare di noia come emozione? Che valenza ha nell’ epoca della post-modernità dove si parla molto di noia come qualcosa da combattere? Può avere la noia una relazione con le sindromi depressive? Alcuni spunti interessanti…..

“Come la stessa etimologia della parola ‘emozione’ dice: l’emozione è qualcosa che
implica un movimento, qualcosa che muove verso. La noia dunque non implica un movimento è allora più assimilabile ad uno stato d’animo, una condizione”.
“La noia con un connotato positivo di vuoto fecondo non si può assimilare al concetto di
vuoto vero e proprio; allora è forse più la pausa che ha un senso e che è importante per
assimilare le esperienze, e che mette uno spazio tra sé e l’altro”.
Quale può essere l’antidoto alla noia oggi?
“Sicuramente l’essere pienamente presenti con i sensi in ciò che si fa; l’iperstimolazione che connota la nostra cultura è ciò che favorisce la noia e ottunde i nostri sensi. Così, per esempio, la tecnologia tanto importante nel nostro tempo depotenzia i sensi: gli occhiali mi aiutano a vedere meglio ma nel contempo indeboliscono il mio potere visivo poiché gli occhi vi si abituano.
Abbiamo bisogno di impegno e un contatto profondo con le cose che facciamo per non essere distratti. Da qui mi sento di dire che il contrario della noia non è il divertimento bensì l’impegno.
Sostenere e riconoscere, ad esempio, l’impegno dei bambini è un modo per radicare il loro sentire, necessario per poter scegliere e riconoscersi attraverso
l’altro”.
brindisi milano gestaltInfine, vogliamo augurare un buon inizio di percorso in contatto…con la Gestalt a Roberta, Alessia, Stefania, Alessia e Silvia, il cui cuore non ha limiti.
Visualizza i prossimi appuntamenti dei seminari “In contatto…con la Gestalt”
 

Lo sviluppo polifonico dei domini anima il dibattito dell'ultimo numero della rivista americana Gestalt Review

L’ultimo numero della prestigiosa rivista americana ospita l’articolo di Margherita Spagnuolo Lobb “Lo sviluppo polifonico dei domini”, dedicato a Daniel Stern, e lo pone come punto di partenza per un dialogo tra gli esperti gestaltici del settore.
Gestalt Review 12“Sviluppo polifonico dei domini è il termine che ho creato per indicare la complessità che anima il fare contatto nel presente, attraverso il sostegno di diverse competenze, armonizzate tra loro. Stern (1985; 1990) sottolinea che lo sviluppo procede come la composizione di una melodia che, arricchendosi progressivamente di nuovi temi (in linguaggio gestaltico potremmo chiamarli “modalità di contatto acquisite”) e di nuovi strumenti (che potremmo identificare nelle capacità di essere-con trasferite a diverse modalità relazionali, proprio come quando una stessa musica viene suonata da nuovi strumenti che si aggiungono all’orchestra), si trasforma in un’armonia nuova, sempre più complessa e articolata (Stern, 1985; Tronick et al., 1978). Questo nuovo concetto rende giustizia alla complessità dei processi evolutivi ed al tempo stesso risponde al criterio estetico gestaltico: lo sviluppo viene visto come una melodia che va apprezzata e sostenuta.” (M. Spagnuolo Lobb).
L’articolo sullo Sviluppo Polifonico dei Domini è pubblicato nel numero 2012-2 della rivista Quaderni di Gestalt.

scarica editoriale rivista Gestalt Review

Addio, Marilena!

Ieri mattina è venuta a mancare dopo lunga malattia Marilena Menditto, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Fondazione Italiana Gestalt (Roma), collega e amica.
A tutti coloro che l’hanno conosciuta, esprimo la mia vicinanza per questa notizia che non avrei mai voluto ricevere. Ci eravamo sentite qualche giorno fa: era energica (come sempre) e centrata in modo essenziale sul valore inclusivo delle relazioni (come la sua malattia le aveva insegnato a essere).
Per un certo periodo Marilena è stata come una figlia per me, poi una collega, poi una maestra della lotta per la vita e dell’intelligenza relazionale.
Il ricordo della sua forza dà senso alla consapevolezza della nostra fragilità davanti al mistero della morte.
Margherita Spagnuolo Lobb

La formazione dell’Istituto di Gestalt HCC Italy

Ecco in sintesi come la formazione in psicoterapia della Gestalt può dare agli allievi forma terapeutica:

  • conoscenze delle radici teoriche del modello per creare un linguaggio teorico condiviso;
  • cura dei processi corporei come auto-sostegno e fiducia nell’auto-regolazione del contatto;
  • conoscenza di un linguaggio emozionale radicato nella corporeità e capace di raggiungere ed essere raggiunto dall’altro;
  • cura del senso di appartenenza al proprio gruppo di formazione, per consentire il radicamento e favorire la differenziazione;
  • monitoraggio dell’assimilazione di ciò che viene appreso e di come viene appreso nella relazione educativa e nel tempo di questa relazione;
  • rispetto per gli stili individuali e per l’originalità di ogni gruppo;
  • attenzione per il next di ogni situazione di apprendimento (il limite, il blocco può convertirsi in risorsa);
  • valorizzazione del contributo prezioso che ogni allievo può apportare alla comunità di terapeuti di cui diventerà parte.

Margherita Spagnuolo Lobb
Direttore Istituto di Gestalt HCC Italy

Separazione e crescita

separazione-psicoterapia-gestalt-crescitaLa nostra vita inizia e finisce con una separazione e ogni cambiamento, ogni crescita implica un processo di separazione. Nel quotidiano della nostra cultura la parola separazione può fare paura. Quando la perdita e il vuoto relazionale sono la figura, la separazione è lancinante. Ma quando la novità e l’eccitazione cominciano ad emergere come figura, la separazione può essere opportunità e possibilità di crescita e può costituire lo sfondo di una spinta verso il futuro, nella naturalezza evolutiva della differenziazione nel e del campo.
Margherita Spagnuolo Lobb

Congratulazioni alle neo-specializzate

tesi specializzazione psicoterapia gestalt
La discussione della tesi di Specializzazione in Psicoterapia rappresenta sempre un importante momento tanto sul piano formale quanto su quello emotivo. Nessuna foto nè ripresa riuscirebbe a raccontare le emozioni che accompagnano queste occasioni. Pertanto, nella speranza di far rivivere questi momenti, vogliamo condividere i nomi e gli argomenti trattati dagli allievi nell’ultima sessione di Specializzazione:
MARCHIANO CATERINA – Titolo Tesi “La Psicodiagnostica in PdG: i test grafici in chiave fenomenologico- relazionale – Relatore: Dott.ssa Susanna Marotta;
PANTALEONE ALICE –  Titolo Tesi “Le storie come cura. Da Jung alla Psicoterapia della Gestalt: Un’esperienza clinica”- Relatore: Dott.ssa Barbara Crescimanno;
GRECO SCRIBANI ROBERTA –  Titolo Tesi “Alla ricerca dello specchio…il dolore celato del paziente narcisista”- Relatore: Dott.ssa Barbara Crescimanno;
ZOILA BELLANCA – Titolo Tesi “La riabilitazione psichiatrica come percorso di cura”- Relatore: Dott.ssa Barbara Crescimanno;
LO SCIUTO EMANUELA – Titolo Tesi “L’esperienza dell’incontro con l’altro nel dolore. L’intervento della Psicoterapia della Gestalt accanto al morente” – Relatore: Dott.ssa Barbara Crescimanno;
DAIANA PAPA – Titolo Tesi “Ieri&Oggi: la follia in scena” – Relatore: Dott.ssa Teresa Borino;
CATANZARO GABRIELLA – Titolo Tesi “Famiglia ed anziano con demenza: dalla crisi alla costruzione di una memoria secondo la Psicoterapia della Gestalt”- Relatore: Dott.ssa Isabella Porrovecchio;
SENATORE MARILENA – Titolo Tesi “Scrivere l’estetica di un saluto. Il contributo della scrittura nel processo del lutto secondo la Terapia della Gestalt – Relatore: Dott. Giuseppe Sampognaro.