La bellezza nelle organizzazioni

Qualsiasi struttura organizzativa non può prescindere dalla realtà degli individui che la compongono e dal bisogno che essi avvertono di riconoscersi e di sentirsi riconosciuti nel gruppo in cui lavorano.
Il linguaggio gestaltico essendo centrato sul sostegno alle risorse più che sull’analisi delle dinamiche gruppali, sulla “bellezza”già insita negli sforzi organizzativi più che sulle cause del malessere, risulta ego-sintonico con la mentalità aziendale. La psicoterapia della Gestalt vede le emozioni come un supporto necessario per la creatività di ciascuno e per il desiderio di dare il meglio di sé all’azienda a cui ci si sente appartenenti.

Margherita Spagnuolo Lobb
Direttore Scuola di Specializzazione  in Psicoterapia
Istituto di Gestalt HCC Italy

La necessaria tribolazione

Potremmo esprimere l’antropologia sociale gestaltica con la metafora del coro greco, in cui ogni individuo partecipa con la propria voce, il proprio ritmo e il proprio contenuto alla comunità sociale rendendola un luogo in cui tutti possono ritrovarsi e al contempo dare il proprio originale contributo.
Questo può avvenire solo se l’individuo esperisce l’essere nel gruppo con i sensi aperti, e nell’armonia delle funzioni del sé, cioè trovandosi ad operare secondo i principi di integrazione e di consapevolezza gestaltici, che spiegano l’autoregolazione. Non esiste nell’approccio gestaltico una scissione tra la realizzazione di sé e la realizzazione sociale. Non è l’affermazione di un’utopia idilliaca, bensì di una necessaria tribolazione tra la presenza propria e dell’altro, con un adattamento reciproco mai prevedibile.

Margherita Spagnuolo Lobb

L'autonomia appartenente

L’appartenenza ad un gruppo di formazione e ad una Scuola consente la solidità percepita del sé e al contempo la tolleranza verso la diversità. La formazione in psicoterapia deve garantire l’apertura individuata e creativa alla società.
L’autonomia appartenente è il termine che mi sembra più adatto per descrivere sia il senso delle radici solide che, allo stesso tempo, il permesso di creare forme nuove capaci di risolvere problemi concreti della società.

Margherita Spagnuolo Lobb

Diventare allievi

Quando si diventa allievi, si accetta il rischio di entrare in un ambiente modificante, per potere realizzare una determinazione vocazionale. C’è un’apertura verso la novità e una scelta vocazionale. È questo che occorre rispettare innanzitutto quando ci si occupa di creare un ambiente formativo, il sostegno al now-for-next dell’allievo.
La scelta del modello psicoterapico è come un vestito che si sceglie di indossare, che implica un codice mentale con cui guardare alle relazioni umane. Ma la scelta non ha nulla a che vedere con la bontà dell’approccio: non esistono approcci migliori di altri, sono tutti validi, esistono solo approcci che si preferiscono ad altri.
Margherita Spagnuolo Lobb
 

Lettera di Pinella Salamone sulla partecipazione al Convegno FIAP

Ad una settimana di distanza dalla fine del Convegno della Fiap, svoltosi a Roma dal 9 all’11 novembre, ripercorro con la memoria i vari momenti di questo importante appuntamento, che ha visto l’Istituto di Gestalt Hcc Italy protagonista di innovazione e sviluppo nell’ambito della psicoterapia contemporanea, confermandosi portatore di innovazione e ricevendo plausi dalla comunità scientifica.
L’aspetto che in questa sede mi piace condividere riguarda il contributo che l’Istituto ha dato all’appuntamento in programma:  “Presentazione di ricerche delle associazioni da parte di giovani psicoterapeuti” attraverso la presentazione del modello gestaltico di consulenza aziendale, messo a punto da Margherita  e di recentissima pubblicazione (Per chi fosse interessato: Stress e benessere organizzativo. Un modello gestaltico di consulenza aziendale. Quaderni di Gestalt XXV 1/2012).
Sono molto felice di condividere con chi legge l’onore di aver partecipato da protagonista alla presentazione di questo modello, insieme al collega Alessandro Miccichè. Tante le tribolazioni ed i momenti di sana e pura adrenalina vissuti prima, durante e dopo, per quei venti minuti che nel mio essere “lì e allora” corrispondevano più o meno ad un eterenità. La fiducia di Margherita, di Alessandro, di Lucia Calcinella e di Marco Lobb  sono stati indispensabili, perchè in fondo mi rendo conto, adesso, che per preparare quei venti minuti, mi stavo allenando da parecchio tempo.
Sentivo dentro l’esperienza fatta come tutor al corso di Alta Formazione, conclusosi questo maggio scorso. I volti dei corsisti e ciò che mi hanno dato. I loro racconti, le loro esperienze e la guida dei didatti. In quei 20 minuti ( 10 miei e 10 di Alessandro) erano con me, a Roma.
E’ stato bello “esserci”. E nel mio esserci c’era tutto questo. Tutto ciò che ho vissuto nell’ultimo anno di collaborazione con l’Istituto.
L’orgoglio finale, nonchè “ciliegina sulla torta”, è stata la proclamazione del ” Modello gestaltico di consulenza aziendale” quale vincitore della sessione ricerche di giovani terapeuti !!!!
Che dire…è stato bello “esserci”
Pinella Salamone