Premio Internazionale

Margherita Spagnuolo Lobb riceve a Toronto il prestigioso Premio alla Carriera AAGT

Con Margherita Spagnuolo Lobb, direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, per la prima volta il Premio Internazionale alla Carriera della AAGT (Association for the Advancement of Gestalt Therapy) – già tributato in passato ai professori Ed Nevis, Ansel Woldt, Erving Polster e Bud Feder – va a una donna; e per la prima volta giunge in Europa, anzi in Italia.
La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento si è svolta nell’ambito del Congresso Biennale dell’AAGT sul tema “Radical Respect. Contemporary Gestalt Therapy in Troubled Times”, svoltosi a Toronto dal 14 al 19 agosto 2018, dove la dottoressa Spagnuolo Lobb è stata invitata a tenere il discorso di apertura.
La sua relazione “Social Evolution and Gestalt Therapy: What and How to Respect Today?” è stata molto apprezzata dai partecipanti – circa trecentocinquanta psicoterapeuti della Gestalt provenienti da tutto il mondo – per la capacità di collegare lo sviluppo della società con i bisogni clinici emergenti in questi ultimi decenni, e di integrare gli studi di neuroscienze, epigenetica, sulla mente relazionale e gli sviluppi della psicoanalisi con la psicoterapia della Gestalt.
Al termine è avvenuta la consegna del Premio per mano della Presidente della AAGT, la britannica Toni Gilligan. La motivazione è stata letta dallo psicoterapeuta americano Dan Bloom, decano del New York Institute for Gestalt Therapy, che ha enumerato alcuni dei contributi che Margherita ha dato per lo sviluppo della psicoterapia della Gestalt e per il confronto tra diversi approcci.
Margherita ha accolto il premio ringraziando i colleghi Toni Gilligan, Dan Bloom, Bud Feder e Lee Zevy e il Direttivo della AAGT. Ha rivolto un ringraziamento particolare a tutto lo staff dell’Istituto di Gestalt HCC Italy – i didatti e l’amministrazione – che lavorano con lei tutti i giorni e che hanno contribuito in modo significativo al suo lavoro. Ha poi dedicato il premio a due donne della sua vita: la madre, che l’ha sempre incoraggiata a studiare e portare avanti i suoi sogni, e la figlia, una giovane donna cresciuta meravigliosamente anche grazie all’amore del padre, che ha accettato l’impegno lavorativo della moglie. Margherita ha augurato a tutte le donne psicoterapeute della Gestalt di potere svolgere la loro professione pienamente, con la mente e il cuore, e con il supporto del loro partner, per contribuire in modo significativo al dibattito internazionale e allo sviluppo della psicoterapia della Gestalt.
I colleghi presenti hanno seguito l’evento con molta partecipazione, sfociata in un lungo e caloroso applauso finale; si sono poi stretti attorno ad un’emozionata Spagnuolo Lobb per porgerle le loro congratulazioni per il premio e i loro ringraziamenti per la stimolante relazione di apertura.
Messaggi di felicitazione sono poi arrivati da ogni parte del mondo.
 
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Video della presentazione

Aspettami in cielo.

Il processo del lutto in psicoterapia della Gestalt.

-Carmen Vàzquez Bandìn.

Questo articolo presenta il risultato di venti anni di studi, ricerche ed esperienze con il lutto condotte e vissute dall’autrice. Dopo un’introduzione sul tema della morte, sulla letteratura psicologica esistente e di come la discussione su queste tematiche si sia evoluta nella società, l’autrice presenta il suo originale modello gestaltico di sostegno a persone che hanno subito un lutto. Descrive le fasi di questo processo che vanno dalla negazione all’accettazione, passando per contrattazione, ira e tristezza, e riportando anche degli spezzoni di sedute che aiutano a comprendere quali emozioni accompagnano e coinvolgono terapeuta e paziente in questo viaggio verso la rinascita.

All’interno di questo lavoro, l’autrice non dimentica di rivolgere la sua attenzione al lutto nei bambini, tema questo su cui generalmente gli adulti sono spesso in difficoltà. L’ultima parte dell’articolo fa riferimento a quanto sia importante la sensibilizzazione tanto dei professionisti quanto della gente comune al tema della morte e a come una sua rilettura gestaltica possa aiutare a vivere meglio, godendo pienamente delle proprie esperienze al confine di contatto.

Letteratura tecnica sul lutto

Sia nella letteratura psicologica che sociologica, sono ogni volta più frequenti libri e articoli che riguardano il lutto, le cure palliative, l’attenzione psicologica ai malati terminali, e il lavoro sulle emozioni con le famiglie che hanno subito una perdita significativa. Nonostante ciò, ogni autore tratta il tema dalla sua prospettiva e dalla sua esperienza sia personale che professionale. Il profano, interessato all’argomento non arriva ad avere un’idea chiara, né elementi teorici comunemente accettati che guidino la sua ricerca. Siamo oggi in una fase che potremmo definire di “espansione e divulgazione del tema”. In questo terreno rimane ancora molto da fare poiché c’è una certa urgenza nel reperire, sistematizzare e mettere insieme tutte queste informazioni in una metodologia coerente, non per sacrificare la parte profondamente umana del lavoro con le persone in lutto, ma per stabilirne dei criteri di comprovata efficacia. Ho fiducia nel fatto che tutto arriverà a suo tempo, e che questo argomento diventerà interesse della comunità tutta e che da essa verrà sostenuto, senza che sia perso quell’aspetto vocazionale più esplicito nei professionisti che si occupano di questo tema specifico. (…)

L’articolo affronta i seguenti temi:

  1. Inquadramento e definizione del processo di lutto
  2. Le fasi del lutto

    Fase 1- negazione e isolamento

    Fase 2- negoziato e rito

    Fase 3- ira

    Fase 4- tristezza

    Fase 5- accettazione

  3. Il lutto nei bambini

Tratto da Quaderni di Gestalt, vol XXIIV, 2011/1, Concentrazione, emergenza e trauma
Rivista semestrale di Psicoterapia della Gestalt edita da FrancoAngeli
 
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summer programme

Summer Programme for Gestalt Psychotherapists

Si è conclusa la seconda edizione del Summer Programme, un evento annuale dedicato agli psicoterapeuti, offrendo uno spazio e un tempo per se stessi e per confrontarsi su nuove questioni cliniche.
Il corso, in lingua inglese, si svolge ogni anno nella città di Siracusa ed è condotto da Margherita Spagnuolo Lobb. In molti nelle due edizioni hanno accolto piacevolmente questa proposta formativa provenendo da paesi da tutto il mondo.
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Così Margherita Spagnuolo Lobb saluta i partecipanti:
Buon rientro a casa, cari Colleghi, partecipanti al Summer Programme for Gestalt Psychotherapists del 2018! Sperimentare il tempo e lo spazio per respirare, concentrarci e accettare la cura dell’altro ha prodotto il miracolo di potere essere pienamente presenti, come psicoterapeuti, nel mondo in cui viviamo. Un mondo che cambia velocemente, e che subisce un forte impatto da fenomeni sociali quali la globalizzazione, i flussi migratori, la minaccia del terrorismo e le crisi economiche.
Abbiamo sperimentato l’impatto che queste sfide hanno in noi, nei nostri pazienti, e nello sviluppo della psicoterapia della Gestalt.
Ci siamo salutati con il senso di essere più radicati, e pronti ad esserci nella nostra comunità
Grazie dal profondo del cuore!
La psicoterapia della Gestalt con le coppie

La psicoterapia della Gestalt con le coppie.

Corso ECM di perfezionamento e supervisione per psicoterapeuti condotto da Margherita Spagnuolo Lobb.

Nel lavoro psicoterapeutico con le coppie convergono due problemi fondamentali della società contemporanea: la desensibilizzazione corporea e la difficoltà di restare nelle relazioni. L’evoluzione sociale ha portato ad un disorientamento nelle relazioni di coppia: quando si può dire di essere coppia? E come si fa a restare coppia? Le difficoltà delle coppie oggi non riguardano più, come un paio di decenni fa, il diritto di realizzarsi al di là del legame. Oggi le coppie patiscono un addormentamento dei sensi, una confusione nel desiderio verso l’altro o una noia. Il richiamo dell’altro è debole e incostante.
Lo psicoterapeuta deve trovare strumenti metodologici nuovi per aiutare le coppie a vivere la relazione con l’altro in modo piacevole e rilassato, imparando a sentirsi a casa nella terra straniera che il rapporto di coppia diventa quando non ci si sente visti nel desiderio e nei tentativi di raggiungersi.
Il corso offre un modello pratico di lavoro psicoterapico capace di risolvere queste nuove evidenze cliniche della coppia. E’ stato elaborato da Margherita Spagnuolo Lobb sulla scia della tradizione americana fondata da Sonia Nevis e Joseph Zinker. E’ stato finora pubblicato con il titolo “Essere al confine di contatto con l’altro: la sfida di ogni coppia”, nel libro il linguaggio segreto dell’intimità (curato da R. Lee) e nella rivista Terapia Familiare n. 86, 2008, pp. 55-73.
Programma
Il modello di lavoro gestaltico con le coppie verrà approfondito in due incontri:
Il setting gestaltico: fenomenologia ed estetica del campo di coppia
10 Ottobre 2018 dalle 14.30 alle 19.30
L’intervento gestaltico con le coppie: il sostegno al now-for-next
7 Novembre 2018 dalle 14.30 alle 19.30
La metodologia dei seminari sarà teorico-esperienziale. Ogni partecipante potrà confrontarsi con i propri processi relazionali e collegarli al proprio essere psicoterapeuta. I casi portati in supervisione non devono necessariamente essere riferiti al setting di coppia.
Scarica la brochure del Corso ECM
 

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scuola

La Scuola di Specializzazione che vorresti

La scelta di una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia comporta una riflessione importante: occorre ponderare bene i contenuti formativi, ma anche la qualità organizzativa della scuola e l’efficienza dei processi amministrativi,  l’accoglienza verso i bisogni degli allievi, le possibilità di sperimentare la pratica clinica, i contatti con il mondo del lavoro, la rete internazionale in cui i docenti sono inseriti, la valutazione del metodo evidence based, ecc.

L’Istituto di Gestalt HCC Italy è una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con Decreti Ministeriali del 09/05/1994, 07/12/2001, 24/10/2008, 28/04/2011. Le Sedi riconosciute sono Siracusa – Palermo – Milano. Il Coordinamento Nazionale delle Scuole Private di Psicoterapia ha valutato, nell’anno 2015, il sistema di Qualità dell’Istituto come il più elevato rispetto agli standard nazionali (fonte www.cnspscuolepsicoterapia.it)
L’Istituto è inoltre  riconosciuto dalla European Association for Gestalt Therapy. L’accreditamento EAGT costituisce un riconoscimento europeo di Qualità dei corsi di formazione erogati dall’Istituto (unico Ente in Italia con questo riconoscimento).
La Qualità dell’Istituto dal 1979

  • La prima Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt in Italia
  • Una comunità di insegnamento/apprendimento internazionale con esperienza didattica trentennale
  • Seminari con i più rilevanti esponenti internazionali della psicoterapia
  • Ricerca scientifica
  • Pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali

 
Servizi per gli studenti

  • Agevolazioni economiche per gli studenti disoccupati e con reddito basso
  • Possibilità di avviamento alla professione presso il Centro Clinico
  • Piattaforma e-learning per la consultazione di testi
  • Servizi esclusivi tramite portale allievo (visualizzazione assenze effettuate e prenotazione recuperi online, prenotazione consultazione tesi)
  • Abbonamento gratuito alla rivista italiana di psicoterapia Quaderni di Gestalt edita da Franco Angeli
  • Orientamento nella scelta della struttura per il tirocinio
  • Supervisione e assicurazione per il tirocinio inclusi nella retta
  • Partecipazione attiva a convegni internazionali

 
Finalità e obiettivi del corso
La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia abilita psicologi e medici all’esercizio della professione di psicoterapeuta, secondo l’art. 3 della Legge 56/89.
L’Istituto attua un modello formativo che integra la competenza professionale specifica con il processo di crescita personale, professionale e di gruppo.
Sono obiettivi prioritari del percorso formativo della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia:

  • Dare strumenti fenomenologico-relazionali di lettura e di intervento per il disagio psichico, in vari setting:individuale, di coppia, di famiglia e di gruppo;
  • Fornire una competenza diagnostica e psicopatologica per tutta la gamma dei disturbi psichici, da quelli “evolutivi” ai disturbi gravi;
  • Fornire un modello esperienziale di intervento sui processi relazionali in gruppo;
  • Sviluppo creativo delle risorse personali

 
Staff didattico
Composta da un corpo docente di esperienza trentennale, la Scuola costituisce, assieme al Direttore, una comunità di  insegnamento/apprendimento in continua evoluzione.
La Scuola offre un confronto diretto con i grandi maestri della Psicoterapia e della ricerca: Daniel Stern, Vittorio Gallese, Umberto Galimberti, Erving Polster, Robert Lee, Ruella Frank, Donna Orange, Vittorio Cigoli, Massimo Ammaniti, Jean Marie Robine, Antonio Damasio, Eugenio Borgna, Carmen Vazquez Bandin e altri (visita il blog dei grandi eventi dell’Istituto).
Dal 1979 l’Istituto di Gestalt HCC ha formato un migliaio di psicoterapeuti, alcuni dei nostri allievi sono diventati docenti internazionali e collaboratori dell’Istituto.
 

Titolo di Psicoterapeuta
Al termine del corso verrà rilasciato all’allievo il diploma legittimante l’esercizio dell’attività psicoterapeutica, ai sensi dell’art. 3 della Legge 56/89.
Il titolo è riconosciuto equipollente alla specializzazione universitaria al fine della partecipazione ai concorsi pubblici, inclusi quelli per la copertura dei posti in organico presso il Servizio Santitario Nazionale (art.2 – comma 3 della legge 29/12/2000, n.401).

Riconoscimento internazionale del titolo rilasciato
La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Istituto di Gestalt HCC Italy è riconosciuta dalla Euroepan Association for Gestalt Therapy. Il diploma rilasciato consente l’accesso al network internazionale di psicoterapeuti della SIPG (Società Italiana Psicoterapia Gestalt) e dell’EAGT (European Association for Gestalt Therapy) in modo diretto, senza produrre i certificati solitamente richiesti in fase di iscrizione alle due associazioni internazionali di cui sopra.
 

 

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www.gestalt.it

 
 

salute

Hai mai pensato che la salute dipende dal benessere psicologico?

La Psicoterapia come cura dell’anima

Il termine “psicoterapia” viene dal greco psychè “anima” e theraphéia “cura”: cura dell’anima.
La psicoterapia è una forma di cura di ciò che anima la vita, un sostegno al benessere della persona e delle relazioni, per raggiungere la salute.
La psicoterapia consiste in un intervento specialistico effettuato da medici o psicologi che hanno conseguito un diploma quadriennale in psicoterapia legalmente riconosciuto. Tutti i professionisti del Centro Clinico e di Ricerca sono laureati in psicologia o medicina e abilitati in psicoterapia e lavorano per rispondere ai bisogni di salute delle persone in contesti individuali, di coppia, di famiglia o di gruppo, a seconda delle esigenze e del tipo di disagio.
Il Centro Clinico e di Ricerca in Psicoterapia dell’Istituto di Gestalt HCC Italy offre un servizio di psicoterapia, svolto da psicoterapeuti abilitati e in collaborazione con psichiatri, accogliente e aperto alle richieste dei cittadini e garantisce tariffe accessibili, in funzione del reddito o di altre condizioni. Nasce per dare una risposta accessibile ad un bisogno di cura psicoterapeutica che sta crescendo e si rivolge a tutte quelle persone che in un momento di difficoltà economica non riuscirebbero altrimenti a sostenere il costo di un percorso psicoterapico.
La funzione svolta del Centro Clinico e di Ricerca in Psicoterapia ha una ricaduta positiva sui territori in cui è presente, creando un movimento etico di solidarietà e condivisione delle professionalità. Attualmente le sedi attive si trovano a:
MilanoVicenzaPalermoSiracusa

Servizio di psicoterapia per:

  • Depressione
  • Attacchi di Panico
  • Ansia e stress
  • Disturbo ossessivo compulsivo
  • Disturbo bipolare e di personalità
  • Disturbi alimentari
  • Difficoltà legate a specifiche fasi di vita:
    gravidanza, genitorialità, adolescenza, scelte scolastiche o professionali
  • Disagi legati a situazioni critiche:
    lutto, malattia, emergenze o stress lavorativo
  • Difficoltà di comunicazione in vari contesti

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Adattamento creativo e tumore al seno: Imparare a prendersi cura di sé attraverso la malattia

L’attuale dialogo tra psicoterapia della Gestalt e neuroscienze favorisce un’importante riflessione sui contributi che la psicoterapia della Gestalt può apportare alla psiconcologia, in particolare all’interno del processo di elaborazione di una patologia così dolorosa e disintegrante come il tumore al seno, il quale comporta per la donna una doppia chirurgia, fisica e simbolica. Il seno, infatti, è simbolo di femminilità e fertilità e modificazioni nel suo aspetto possono alterare la percezione che la donna ha di sé, della propria immagine corporea e della propria autostima, con inevitabili ricadute sul piano relazionale.

Le recenti scoperte ottenute dalla ricerca neuro-scientifica si intrecciano con alcuni temi fondamentali del modello gestaltico, offrendo diversi spunti di incontro e consolidando la concezione che vede il cancro come “processo patologico”, che coinvolge l’individuo globalmente, eliminando la dicotomia mente-corpo, e che scaturisce da una alterata relazione con il mondo interno/esterno.

Generalmente la malattia è vista come qualcosa di indipendente dal paziente, qualcosa che attacca l’organismo, interrompendone il funzionamento. Tuttavia, secondo l’attuale visione olistica della persona, la malattia è parte e si riferisce non solo al corpo fisico e alle attività che interferiscono direttamente con esso, ma anche al contesto relazionale e agli atteggiamenti dell’individuo con cui affronta la vita. Quindi, il sintomo fisico emerge come un segnale di avvertimento, che porta un’intenzione e viene caricato con messaggi e significati.

Gli attuali studi e l’interessamento della comunità scientifica alla correlazione tra  l’insorgenza di sindromi neoplastiche e lo stato psicologico ed emotivo dei soggetti che ne sono vittime, ha dato l’input alla nascita di una nuova branca della medicina chiamata Psiconeuoroendocrinoimmunologia (PNEI), la quale studia le relazioni tra i grandi sistemi di regolazione dell’organismo umano: il nervoso, l’endocrino e l’immunitario, e tra questi e la psiche cioè l’identità emozionale e cognitiva che contraddistingue ciascuno di noi.

La patologia tumorale, e non solo, deve essere considerata in questa ottica globale. La psicologia oncologica è un passo fondamentale verso questa tendenza, un esempio importante di come la psicologia possa e debba trovare la sua collocazione accanto alle scienze mediche, per una comprensione unitaria della persona affetta da una patologia. In tal senso, enorme importanza riveste la psicoterapia della Gestalt, la cui principale intuizione riserva grande attenzione al corpo e ai suoi vissuti, segnalando come la superficie del corpo sia in realtà custode di una ricca e complessa profondità (Cavaleri, 2003).

Secondo l’approccio gestaltico, infatti, la perdita del seno determina una profonda ferita all’immagine corporea, e questo sottolinea il fondamentale ruolo che riveste il corpo nella vita di un individuo, origine della funzione costitutiva e genetica dell’intersoggettività (Gallese 2006), concetto fortemente sostenuto anche dalle recenti ricerche neuro-scientifiche. Tutto ciò a sostegno della straordinaria attualità di una delle scoperte più geniali di Perls: “il confine di contatto”. Esso rappresenta il fulcro intorno al quale nasce e si sviluppa tutta la psicoterapia della Gestalt. Nel modello di Perls e Goodman (1951), è “l’organo della consapevolezza”, strettamente collegato al qui ed ora della pelle, degli organi di senso, della risposta motoria, della concreta interazione fra l’organismo e il suo ambiente. Oggi, quello stesso confine, viene riconosciuto dalla scienza ufficiale come la chiave di svolta indispensabile per una piena comprensione della mente umana.

Pur essendo, tuttavia, un evento traumatico dirompente e distruttivo, che inizialmente sconvolge la vita di chi ne è vittima e dell’intero sistema familiare (secondo la teoria del campo, uno dei concetti fondamentali su cui si fonda la psicoterapia della Gestalt), il tumore al seno può rappresentare un punto di svolta per riscoprire un nuovo sé. Questo, però, è possibile soltanto accettando di farsi aiutare e di vivere consapevolmente tutte le fasi della malattia, attraversandole e, grazie alla Psicoterapia della Gestalt, portando nel “qui e ora” i propri reali e attuali bisogni per poterli gestire ed elaborare al fine di trovare un nuovo “adattamento creativo”.

L’accompagnamento terapeutico gestaltico offre al paziente la possibilità di ottenere un’altra visione della sua malattia, di conoscere più approfonditamente la dinamica e il significato che essa ha nella sua vita, inserendo il tumore all’interno della propria storia e trovando un modo nuovo per riconfigurare la propria essenza e la propria esistenza; in questo modo il paziente può diventare parte attiva del processo di recupero, in quanto comprende come le sue emozioni interferiscano direttamente o indirettamente in questo processo.

Fondamentale è il ruolo che rivestono, all’interno del processo terapeutico, la narrazione, motore di una possibile rielaborazione delle esperienze, del trauma, della sofferenza, e induttore di un cambiamento, e la scrittura espressiva, un altro modo “creativo” al quale spesso si ricorre quando l’intraducibilità della sofferenza del paziente gli impedisce di narrarla a voce e di trovare le parole giuste o il coraggio di parlarne. Grazie a questi due strumenti terapeutici è possibile percepire “una progettualità futura”, recuperare la creatività, bloccata dal trauma, e la capacità di agire e di tornare ad avere interesse per la realtà, stabilizzare le proprie risposte emozionali, attivare una vera e propria riorganizzazione di sé e dell’ambiente, all’interno della quale individuare nuovi significati esistenziali, per giungere all’accettazione e al riorientamento del nuovo itinerario di vita, in stretta relazione alla presenza della malattia. Tutto questo dimostra che dalla sofferenza si può rinascere più forti e vitali di prima e che attraverso il dolore è possibile persino intravedere la bellezza.

Dott.ssa Ornella Lo Porto
Psicologa, psicoterapeuta della Gestalt

 
 
Riferimenti bibliografici:
Perls F.S., Hefferline R.F, Goodman P. (1951), Gestalt Therapy, excitement and growth in the hunman personality,  Julian press, N.Y.C., trad. It (1971), Teoria e pratica della Psicoterapia della Gestalt, vitalità ed accrescimento nella personalità umana, Roma, Astrolabio.
Cavaleri P. A. (2003), La profondità della superficie, percorsi introduttivi alla psicoterapia della Gestalt. Franco Angeli, Milano.
Gallese V. (2006), Corpo vivo, simulazione incarnata e intersoggettività. Una prospettiva neuro-fenomenologica, in Cappuccio M. (a cura di), Neurofenomenologia. Le scienze della mente e la sfida dell’esperienza cosciente, Bruno Mondadori, pp. 293-326.

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Il caso di Simona da una prospettiva psicoanalitica

– Laura Grignola.
Questo articolo rappresenta un commento di una esponente della scuola psicoanalitica ortodossa all’esposizione di un caso centrato su un disturbo da attacchi di panico, seguito con approccio gestaltico. Risaltano quattro elementi di divergenza metodologica tra i due modelli:

  • la diagnosi
  • il tempo del percorso
  • l’azione nel setting terapeutico
  • la conclusione del lavoro clinico

Pur nella diversità degli approcci, e nel rispetto delle rispettive peculiarità, è evidente la possibilità di un confronto e l’opportunità di una reciproca “legittimazione” tra due scuole di pensiero e di prassi terapeutica che godono entrambe di dignità scientifica ed epistemologica. (…)

L’inflazionata diagnosi di attacco di panico, dal punto di vista della psicoanalisi non significa molto, perché può costituire ad esempio l’espressione di una sindrome fobica in senso stretto (il paziente riesce a circoscrivere il panico in determinati spazio situazioni), o essere l’angoscia senza nome di una strutturazione narcisistica e psicotica della personalità. La psicoanalisi (e questa è una delle critiche più accese che le vengono dirette), non si pone problemi di tempo. Naviga controcorrente, accompagna il paziente, come una guida, alla scoperta del mondo interno e delle modalità relazionali che gli sono proprie; va alla ricerca, in altre parole, della sua verità affettiva nel qui ed ora, lo aiuta ad orientarsi nella propria dimensione simbolica ( etimologicamente “mettere insieme” e cioè unire il fatto con il significato emotivo che esso ha per il soggetto). (…)

La patologia, in fondo, non è altro che interruzione dei nessi, un velo di mistificazione che si distende sul pensiero pervertendone o annullandone i significati. In una analisi, che si concede molto tempo (anni, a tre o quattro sedute settimanali), il sintomo non viene corretto o contrastato, viene accolto e dimenticato insieme, fino a che il suo significato affiora sullo sfondo proprio nel momento in cui il sintomo stesso non ha più troppi motivi di sussistere. (…)
 

Tratto da Quaderni di Gestalt, vol XXII, 2009/2, Psicoterapia della Gestalt e psicoanalisi
Rivista semestrale di Psicoterapia della Gestalt edita da FrancoAngeli
 
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Carta docente Bonus insegnanti corsi riconosciuti MIUR bonus scolastico insegnanti formazione Home

Carta del Docente: come utilizzarla con l'Istituto di Gestalt HCC Italy

Come funziona la Carta del Docente?
Ad ogni docente sono assegnati 500 Euro attraverso l’applicazione web “Carta del Docente” disponibile ai docenti all’indirizzo cartadeldocente.istruzione.it;
per registrarsi sull’applicazione e utilizzare la “Carta del Docente” è necessario ottenere l’identità digitale SPID. È possibile richiedere le credenziali SPID presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid);
attraverso l’applicazione ogni docente potrà generare dei “Buoni di spesa” per l’acquisto, presso gli esercenti ed enti accreditati, di prodotti editoriali, corsi di formazione, e altri servizi che rientrano nelle categorie previste dalla legge;
i 500 euro della Carta del Docente possono essere spesi in qualunque momento, durante tutto il corso dell’anno scolastico.
Chi ha diritto ai 500 Euro previsti dalla formazione continua dei docenti?
Tutti i docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di II grado.
Cosa posso acquistare presso l’Istituto di Gestalt HCC Italy con la Carta del Docente?
E’ possibile utilizzare il Bonus per:
– partecipare a corsi di aggiornamento e di qualificazione professionale (visualizza tutti i corsi);
– per acquistare libri, testi, riviste e pubblicazioni utili all’aggiornamento professionale (visualizza tutte le pubblicazioni);
Quando si possono spendere i 500 euro?
Nel corso dell’intero arco dell’anno scolastico, cioè dall’1 settembre al 31 agosto.
Il bonus dei 500 euro vale anche per gli insegnanti delle scuole paritarie?
No. Come specificato dalla legge, ne hanno diritto tutti i docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di II grado.
 

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La ricerca sulla psicoterapia della Gestalt ad Amsterdam

Le ricerche sulla  psicoterapia della Gestalt  sono state presentate in una Tavola Rotonda dal titolo: ” Sfide della ricerca nell’approccio esistenziale-esperienziale della terapia della Gestalt”.
La Tavola Rotonda è  stata  coordinata  da Jan Roubal, con interventi di Madeleine Fogarty ( la Gestalt Therapy Fidelity Scale), Pablo Herrera Salinas (Single Case Time Series, una metodologia per esplorare l’efficacia e il cambiamento nei setting  clinici) e Margherita Spagnuolo Lobb (Uno strumento osservare la fenomenologia e l’estetica delle relazioni primarie: i  ” passi di danza ”  tra  caregivers e bambino).

Tutti gli interventi hanno presentato diverse applicazioni  alla  ricerca dell’epistemologia della psicoterapia della Gestalt, che sono state poi  commentate in modo molto interessante da Tomas Rihacek, dell’Università di Brno.

Altri interventi di rilievo sono stati: quello di  Silvia Alaimo che ha condotto, insieme a Michele Cannavò, una  relazione  teorico pratica estesa  su “Dream-working: images, embodied aesthetics and neuroscience”; quello di  Roberta La Rosa e Silvia Tosi  che hanno presentato un a   brief lecture su ” Una ricerca di risultato nella terapia della Gestalt condotta con CORE-OM”; quello di  Jelena Zeleskov Doric e Michele Cannavò  che hanno presentato un breve articolo “Psicoterapia della Gestalt con  offenders: esplorazione quantitativa e qualitativa”.

Margherita Spagnuolo Lobb ha coordinato una relazione  estesa strutturata sul suo studio “I  ‘ passi di danza ‘ tra psicoterapeuta e  paziente: uno strumento di osservazione estetico, fenomenologico e orientato  a l campo per gli psicoterapeuti”. Hanno partecipato alla discussione strutturata  Jan Roubal, Masaryk University di Brno, Repubblica Ceca; Wolfgang Tschacher, Università di Berna, Svizzera; Silvia Tosi, Istituto di Gestalt HCC Italy.

Molti altri hanno partecipato più liberamente alla discussione, in particolare Pablo Herrera Salinas, Madeleine Fogarty, Peter Schulthess, Tine van Wijk, dando preziosi suggerimenti per continuare la ricerca.

In generale, la conferenza SPR 2018  di Amsterdam ha registrato una straordinaria presenza di psicoterapeuti della Gestalt. Circa 20 colleghi da tutto il mondo (tra cui anche Lituania, Georgia e Polonia) hanno presentato le loro ricerche o hanno appena partecipato.