Segui i prossimi eventi internazionali su www.gestaltitaly.com
Il ruolo del perito psicologo nei processi di nullità matrimoniale
Cosa è la perizia in ambito canonico?
La perizia in ambito canonico è un’area di applicazione della psichiatria forense e della psicologia giuridica. Al perito psicologo o allo psichiatra viene richiesto di valutare la capacità matrimoniale, ogni qualvolta è necessario un parere tecnico motivato e fondato su determinate conoscenze scientifiche, in questo caso in materia psichiatrica e psicologica. Il compito dell’esperto è quello di rilevare eventuali cause psichiche, presenti al momento della celebrazione del matrimonio, che possano determinarne la nullità, tramite le teorie e le metodologie tipiche della propria disciplina applicata al settore forense.
Quante sono le richieste di nullità matrimoniale in Italia per cause di natura psichica?
Le richieste di nullità del matrimonio per cause di natura psichica sono in continuo aumento, come rilevano le statistiche dei vari Tribunali Ecclesiastici. Diversi studiosi collegano tale aumento all’intrinseco legame tra le caratteristiche della società liquida post-moderna e lo svilupparsi di fragilità psicologiche e disagi familiari, culturali, sociali e religiosi che vedono coinvolte, soprattutto, le nuove generazioni.
Per quali capi di nullitá viene richiesta la perizia dell’esperto in scienze psicologiche o psichiatriche?
Sono quelli che fanno riferimento al Canone 1084 (impotentia coeundi) e al Canone 1095 § 1, 2 e 3 (carenza di sufficiente uso di ragione, grave difetto di discrezione di giudizio circa la scelta matrimoniale, incapacitá di assumere gli oneri coniugali per motivi di natura psichica).
Quale è il ruolo dello psicologo nei processi di nullità matrimoniale?
Lo psicologo, chiamato dal giudice in qualità di perito, dovrebbe:
– essere in grado di riconoscere i disturbi di natura psichica;
– valutare se tali disturbi sono antecedenti o meno all’epoca delle nozze;
– esprimersi sull’immaturità psicoaffettiva della persona, sulle sue capacità volitive ed elettive;
– esprimersi sul suo grado di libertà interiore nell’esprimere un atto decisionale importante come quello del consenso matrimoniale.
Quali passaggi deve seguire uno psicologo per valutare i casi di nullità matrimoniale?
Il giudice normalmente nomina un perito, scelto tra i professionisti che hanno segnalato al Tribunale la loro competenza documentata in questo settore. E’ facoltà del giudice nominare più di un perito, richiedendo in tal caso una relazione unica o due distinte relazioni. Come avviene in ambito civile e penale, anche nel campo canonico il giudice non è vincolato al parere espresso dai periti, ma è ovviamente interessato a leggere la perizia e al fatto che il lavoro svolto sia altamente professionale.
Dopo aver ricevuto l’incarico dal giudice, lo psicologo, presa visione degli atti di causa, organizza una serie di incontri con una delle due parti coinvolte e/o con entrambe per un approfondimento psicodiagnostico della personalitá e della storia relazionale della coppia. I colloqui possono essere seguiti dalla somministrazione dei tests, se il perito lo ritiene necessaio.
La perizia dovrà quindi ripercorrere la storia della coppia sin dall’epoca del fidanzamento, contenere una parte descrittiva della personalità, una diagnosi psicopatologica secondo le categorie diagnostiche universalmente riconosciute ed esprimersi, infine, sui quesiti specifici del giudice relativi al singolo capo di nullitá.
L’ importanza della formazione in ambito peritale
Come spesso accade, le capacità di un professionista si costruiscono gradualmente con una serie di esperienze formative che partono dall’università e si completano con corsi ad-hoc.
La proposta che l’Istituto di Gestalt HCC Italy da diversi anni sta portando avanti in ambito forense (vedi Master forense, Master psicodiagnostica, etc..) è quella di affiancare strumenti pratici (quali roleplaying, case-studies, esercitazioni guidate in piccoli gruppi) alla teoria sviluppata nel campo della psicoterapia della Gestalt e all’esperienza di professionisti del settore.Viene quindi proposto un corso breve ECM dal titolo “Il matrimonio nel diritto canonico e i casi di nullità matrimoniale. Il ruolo del perito psicologo” che si svolgerà a Palermo il 27-28 ottobre 2018 al fine di chiarire la funzione del perito psicologo nei procedimenti canonici di nullità matrimoniale.
Il seminario sarà introdotto dall’avvocato canonista Sergio Bellafiore, iscritto all’albo degli avvocati presso il TEIS (Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Siculo) che tratterà i seguenti moduli:
– il matrimonio come atto giuridico e sacramento nell’ambito del diritto canonico,;
– l’iter processuale necessario per ottenere la dichiarazione di nullità matrimoniale da parte del Tribunale Ecclesiastico competente;
– i capi di nullità (singoli motivi) per cui è possibile adire il tribunale.
La parte tecnica dell’avvocato è affiancata dalla psicoterapeuta, dott.ssa Angela Basile, iscritta all’albo dei periti del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Siculo, la quale tratterà il ruolo del perito psicologo nei processi di nullità matrimoniale.
Il secondo giorno di corso sarà dedicato alle esercitazioni pratiche sulla stesura della perizia psicologica e all’esemplificazione di varie tipologie di casi trattati.
Per informazioni sul programma, attestato ECM e costi è disponibile questa pagina web
Formazione internazionale all'Istituto di Gestalt di Minsk
Tra il 7 e il 9 settembre 2018, Margherita Spagnuolo Lobb ha condotto l’ultimo seminario di formazione sulla terapia gestalt familiare presso l’Istituto Gestalt di Minsk, presieduta da Elena Lasaja.
Il programma è durato 3 anni e ha incluso argomenti riguardanti la terapia gestaltica di famiglia, la terapia gestaltica con i bambini, la terapia gestalt delle coppie e un modello estetico per lavorare con i genitori.
Altri conduttori sono Silvia Tosi e Piero Cavaleri, dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
I partecipanti erano tutti psicologi, psichiatri e medici già formati in terapia della gestalt.
Tre anni pieni di incontri profondamente umani – e strumenti clinici per lavorare con famiglie, bambini, genitori e coppie.
Jean-Marie Robine sarà ospite dell'Istituto di Gestalt HCC Italy
Il 23 Novembre 2018 a Milano Jean-Marie Robine sarà ospite dell’Istituto di Gestalt HCC Italy al convegno internazionale dal titolo ” L’estetica della relazione di cura. Riflessioni tra clinica, formazione e società.” un tema attuale poichè, in un lento processo, la crisi delle relazioni nella nostra società ha portato ad una preoccupante destabilizzazione delle istituzioni. Dalla posizione della società narcisistica che attribuiva al benessere personale il valore delle relazioni, al pensiero debole che cercava di accogliere il limite come fonte di nuovi territori, allo scarto prometeico descritto da Anders, in cui l’individuo non sa più per chi e per cosa lavora, la ribellione a oltranza sembra essere diventata il valore (vuoto) a cui attingere.
Come una lunga coda, questa crisi si è snodata fino alla desensibilizzazione attuale dei giovani, alla mancanza di contenimento delle relazioni educative, al deterioramento delle condotte sociali e alla confusione di ruoli. Tutte le relazioni di cura hanno bisogno di un nuovo sguardo e di nuove tecniche. Come Merleau-Ponty (1965; 1979) ci ricorda, la conoscenza fenomenologica implica ogni volta un “ri-apprendere a guardare” e dunque è strettamente legata al giudizio estetico.
L’approccio gestaltico propone strumenti fenomenologici in un’ottica di campo: chi fornisce la cura e chi la riceve condividono un campo esperienziale, in cui è possibile ricostituire il senso di sé e riconoscere il processo di adattamento creativo che ogni sofferenza implica.
Ciò consente alla psicoterapia di passare da un modello estrinseco di salute ad un modello estetico, basato sulla percezione attuale dell’incontro tra terapeuta e paziente, quindi su fattori intrinseci alla relazione.
Il convegno ospiterà un dialogo sull’ottica estetica nella clinica, nella formazione e nella società e sui valori rivoluzionari che essa porta in questi ambiti.
Per maggiori informazioni sull’evento e per richiedere la partecipazione clicca qui
Master in Arteterapia.
Arteterapia come arte del contatto: la creatività nelle relazioni di aiuto.
Perchè partecipare al Master in Arteterapia?
La psicoterapia della Gestalt, in accordo con le più accreditate teorie delle neuroscienze, sostiene da tempo ciò che oggi è universalmente riconosciuto: tutti noi siamo creativi nella nostra quotidianità, poiché possediamo la dote innata di entrare in risonanza con lo stato emotivo di coloro con cui stabiliamo un contatto. Possiamo, però, vivere questa creatività relazionale in modo più pieno ed efficace se impariamo a sviluppare la nostra capacità di sentire, vedere, ascoltare, narrare, muoverci e stupirci di fronte al dolore nostro e dell’altro, e nel cogliere la bellezza nascosta anche nella sofferenza. E’ questa – assieme al superamento della paura del ridicolo e della vergogna – la base ottimale per instaurare una relazione di aiuto che, in ogni ambito (terapeutico, educativo, riabilitativo), può risultare efficace e facilitare il contatto umano attraverso la co-creazione di forme artistiche.
Quali sono gli obiettivi del Master?
Fornire ai partecipanti esperienze di sensibilizzazione e di sperimentazione creativa attraverso:
- la consapevolezza del sentire e del movimento corporeo
- l’uso delle immagini e della fotografia
- la scrittura creativa
- la lettura del linguaggio cinematografico
- l’espressione musicale del sé
Particolare attenzione è posta nel far sì che i corsisti sviluppino una mentalità creativa – ispiratrice del modello terapeutico gestaltico – che consenta di: prendere consapevolezza della propria duttilità espressiva; facilitare la stessa consapevolezza nella persona di cui ci si prende cura; utilizzare i diversi canali espressivi (arte come “ponte” relazionale) per entrare in risonanza con l’Altro; integrare le varie esperienze in modo da poter elaborare percorsi personali e originali, secondo le inclinazioni e le finalità di ciascuno.
SCOPRI TUTTI I DETTAGLI
clicca qui
Il now-for-next tra neuroscienze e psicoterapia della Gestalt
(…)
Tratto da Quaderni di Gestalt, vol XXIV, 2011/2, Psicoterapia della Gestalt e Neuroscienze
Rivista semestrale di psicoterapia della Gestalt edita da FrancoAngeli
Scopri Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna di Margherita Spagnuolo Lobb
Margherita Spagnuolo Lobb riceve a Toronto il prestigioso Premio alla Carriera AAGT
Con Margherita Spagnuolo Lobb, direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, per la prima volta il Premio Internazionale alla Carriera della AAGT (Association for the Advancement of Gestalt Therapy) – già tributato in passato ai professori Ed Nevis, Ansel Woldt, Erving Polster e Bud Feder – va a una donna; e per la prima volta giunge in Europa, anzi in Italia.
La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento si è svolta nell’ambito del Congresso Biennale dell’AAGT sul tema “Radical Respect. Contemporary Gestalt Therapy in Troubled Times”, svoltosi a Toronto dal 14 al 19 agosto 2018, dove la dottoressa Spagnuolo Lobb è stata invitata a tenere il discorso di apertura.
La sua relazione “Social Evolution and Gestalt Therapy: What and How to Respect Today?” è stata molto apprezzata dai partecipanti – circa trecentocinquanta psicoterapeuti della Gestalt provenienti da tutto il mondo – per la capacità di collegare lo sviluppo della società con i bisogni clinici emergenti in questi ultimi decenni, e di integrare gli studi di neuroscienze, epigenetica, sulla mente relazionale e gli sviluppi della psicoanalisi con la psicoterapia della Gestalt.
Al termine è avvenuta la consegna del Premio per mano della Presidente della AAGT, la britannica Toni Gilligan. La motivazione è stata letta dallo psicoterapeuta americano Dan Bloom, decano del New York Institute for Gestalt Therapy, che ha enumerato alcuni dei contributi che Margherita ha dato per lo sviluppo della psicoterapia della Gestalt e per il confronto tra diversi approcci.
Margherita ha accolto il premio ringraziando i colleghi Toni Gilligan, Dan Bloom, Bud Feder e Lee Zevy e il Direttivo della AAGT. Ha rivolto un ringraziamento particolare a tutto lo staff dell’Istituto di Gestalt HCC Italy – i didatti e l’amministrazione – che lavorano con lei tutti i giorni e che hanno contribuito in modo significativo al suo lavoro. Ha poi dedicato il premio a due donne della sua vita: la madre, che l’ha sempre incoraggiata a studiare e portare avanti i suoi sogni, e la figlia, una giovane donna cresciuta meravigliosamente anche grazie all’amore del padre, che ha accettato l’impegno lavorativo della moglie. Margherita ha augurato a tutte le donne psicoterapeute della Gestalt di potere svolgere la loro professione pienamente, con la mente e il cuore, e con il supporto del loro partner, per contribuire in modo significativo al dibattito internazionale e allo sviluppo della psicoterapia della Gestalt.
I colleghi presenti hanno seguito l’evento con molta partecipazione, sfociata in un lungo e caloroso applauso finale; si sono poi stretti attorno ad un’emozionata Spagnuolo Lobb per porgerle le loro congratulazioni per il premio e i loro ringraziamenti per la stimolante relazione di apertura.
Messaggi di felicitazione sono poi arrivati da ogni parte del mondo.
Video della presentazione
Aspettami in cielo.
Il processo del lutto in psicoterapia della Gestalt.
-Carmen Vàzquez Bandìn.
Questo articolo presenta il risultato di venti anni di studi, ricerche ed esperienze con il lutto condotte e vissute dall’autrice. Dopo un’introduzione sul tema della morte, sulla letteratura psicologica esistente e di come la discussione su queste tematiche si sia evoluta nella società, l’autrice presenta il suo originale modello gestaltico di sostegno a persone che hanno subito un lutto. Descrive le fasi di questo processo che vanno dalla negazione all’accettazione, passando per contrattazione, ira e tristezza, e riportando anche degli spezzoni di sedute che aiutano a comprendere quali emozioni accompagnano e coinvolgono terapeuta e paziente in questo viaggio verso la rinascita.
All’interno di questo lavoro, l’autrice non dimentica di rivolgere la sua attenzione al lutto nei bambini, tema questo su cui generalmente gli adulti sono spesso in difficoltà. L’ultima parte dell’articolo fa riferimento a quanto sia importante la sensibilizzazione tanto dei professionisti quanto della gente comune al tema della morte e a come una sua rilettura gestaltica possa aiutare a vivere meglio, godendo pienamente delle proprie esperienze al confine di contatto.
Letteratura tecnica sul lutto
Sia nella letteratura psicologica che sociologica, sono ogni volta più frequenti libri e articoli che riguardano il lutto, le cure palliative, l’attenzione psicologica ai malati terminali, e il lavoro sulle emozioni con le famiglie che hanno subito una perdita significativa. Nonostante ciò, ogni autore tratta il tema dalla sua prospettiva e dalla sua esperienza sia personale che professionale. Il profano, interessato all’argomento non arriva ad avere un’idea chiara, né elementi teorici comunemente accettati che guidino la sua ricerca. Siamo oggi in una fase che potremmo definire di “espansione e divulgazione del tema”. In questo terreno rimane ancora molto da fare poiché c’è una certa urgenza nel reperire, sistematizzare e mettere insieme tutte queste informazioni in una metodologia coerente, non per sacrificare la parte profondamente umana del lavoro con le persone in lutto, ma per stabilirne dei criteri di comprovata efficacia. Ho fiducia nel fatto che tutto arriverà a suo tempo, e che questo argomento diventerà interesse della comunità tutta e che da essa verrà sostenuto, senza che sia perso quell’aspetto vocazionale più esplicito nei professionisti che si occupano di questo tema specifico. (…)
L’articolo affronta i seguenti temi:
- Inquadramento e definizione del processo di lutto
-
Le fasi del lutto
Fase 1- negazione e isolamento
Fase 2- negoziato e rito
Fase 3- ira
Fase 4- tristezza
Fase 5- accettazione
-
Il lutto nei bambini
Tratto da Quaderni di Gestalt, vol XXIIV, 2011/1, Concentrazione, emergenza e trauma
Rivista semestrale di Psicoterapia della Gestalt edita da FrancoAngeli
Consulta indice e contenuti
Summer Programme for Gestalt Psychotherapists
Per saperne di più clicca qui
La psicoterapia della Gestalt con le coppie.
Corso ECM di perfezionamento e supervisione per psicoterapeuti condotto da Margherita Spagnuolo Lobb.
Nel lavoro psicoterapeutico con le coppie convergono due problemi fondamentali della società contemporanea: la desensibilizzazione corporea e la difficoltà di restare nelle relazioni. L’evoluzione sociale ha portato ad un disorientamento nelle relazioni di coppia: quando si può dire di essere coppia? E come si fa a restare coppia? Le difficoltà delle coppie oggi non riguardano più, come un paio di decenni fa, il diritto di realizzarsi al di là del legame. Oggi le coppie patiscono un addormentamento dei sensi, una confusione nel desiderio verso l’altro o una noia. Il richiamo dell’altro è debole e incostante.
Lo psicoterapeuta deve trovare strumenti metodologici nuovi per aiutare le coppie a vivere la relazione con l’altro in modo piacevole e rilassato, imparando a sentirsi a casa nella terra straniera che il rapporto di coppia diventa quando non ci si sente visti nel desiderio e nei tentativi di raggiungersi.
Il corso offre un modello pratico di lavoro psicoterapico capace di risolvere queste nuove evidenze cliniche della coppia. E’ stato elaborato da Margherita Spagnuolo Lobb sulla scia della tradizione americana fondata da Sonia Nevis e Joseph Zinker. E’ stato finora pubblicato con il titolo “Essere al confine di contatto con l’altro: la sfida di ogni coppia”, nel libro il linguaggio segreto dell’intimità (curato da R. Lee) e nella rivista Terapia Familiare n. 86, 2008, pp. 55-73.
Programma
Il modello di lavoro gestaltico con le coppie verrà approfondito in due incontri:
Il setting gestaltico: fenomenologia ed estetica del campo di coppia
10 Ottobre 2018 dalle 14.30 alle 19.30
L’intervento gestaltico con le coppie: il sostegno al now-for-next
7 Novembre 2018 dalle 14.30 alle 19.30
La metodologia dei seminari sarà teorico-esperienziale. Ogni partecipante potrà confrontarsi con i propri processi relazionali e collegarli al proprio essere psicoterapeuta. I casi portati in supervisione non devono necessariamente essere riferiti al setting di coppia.
Scarica la brochure del Corso ECM