Palermo, 20 gennaio 2017: Auguri alla nuova psicoterapeuta della Gestalt!

Cerimonia di Specializzazione in psicoterapia

Un augurio alla dott.ssa Giulia Milazzo, nuova psicoterapeuta della Gestalt, che il 20 gennaio presso la sede di Palermo ha discusso la tesi di specializzazione dal titolo L’AMORE TERAPEUTICO: L’ARTE DEL PRENDERSI CURA IN PSICOTERAPIA DELLA GESTALT ( Relatore: Gina Merlo) , alla presenza del direttore dell’Istituto, Margherita Spagnuolo Lobb, della propria famiglia e del gruppo di formazione che l’ha affiancata nei quattro anni di studio.

L’entusiasmo e la gioia di questo giorno possano accompagnarla nel suo futuro professionale!

Margherita Spagnuolo Lobb

Nuova maturità, l’esperta: “Penalizza i ragazzi; è l’istituzionalizzazione del disimpegno educativo”

Dal 2018 non sarà più richiesta la sufficienza in tutte le materie per essere ammessi all’esame di maturità, ma basterà avere la media del 6. “La scuola sta venendo meno alla sua funzione educativa. I ragazzi non hanno bisogno di ulteriori sconti nella loro presenza” dice la psicoterapeuta Margherita Spagnuolo Lobb

Dal 2018 non sarà più richiesta la sufficienza in tutte le materie per essere ammessi all’esame di maturità, basterà avere la media del 6. Inoltre le prove scritte non saranno più tre ma due e non ci sarà più la tesina agli orali. È quanto prevede lo schema del decreto sugli esami di stato.

“La nuova maturità non solo non aiuta i ragazzi, ma li penalizza: la scuola sta venendo meno alla sua funzione educativa e questo decreto è l’istituzionalizzazione del 6 politico” dice Margherita Spagnuolo Lobb, psicoterapeuta e direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.


“Le nuove disposizioni per l’ammissione alla maturità mi sembrano preoccupanti: è come mettere il sigillo, da una parte, all’incompetenza di noi adulti a motivare e sostenere i giovani a studiare; dall’altra allo sbandamento dei giovani che non riescono a concentrarsi sul compito e a sentire la soddisfazione di portarlo a termine” continua l’esperta.

“In una società desensibilizzata come la nostra, i giovani hanno bisogno di ritrovare il senso di sé e la motivazione a esistere come cittadini che danno il loro contributo alla società. Il compito della scuola va sicuramente rinnovato, ma non serve alleggerire lo studio. La situazione dei giovani oggi è drammatica: sempre più ragazzi sono preda di atti impulsivi o di vissuti depressivi. La famiglia deve fare la sua parte, certo, ma la scuola non è meno importante – continua la dottoressa Spagnuolo Lobb -. Da anni il sistema scolastico non riesce a fornire linee pedagogiche chiare, capaci di incontrare i bisogni dei ragazzi. I programmi sono ancora pieni di contenuti che, per quanto importanti per la crescita e potenzialmente interessantissimi, vengono trasmessi con modalità dissociate dal vissuto degli alunni”.

“La nuova maturità non incontra il bisogno degli alunni che è quello di non annoiarsi a scuola, di essere guidati nella scoperta dei grandi temi culturali e nella conoscenza delle principali discipline, di trovare finalmente qualcuno che li valorizzi, che creda in loro e li faccia lavorare a pieno regime coltivando il desiderio di diventare cittadini attivi nella società in cui vivono. Non hanno bisogno di ulteriori sconti nella loro presenza”.
Siracusa, 18 gennaio 2017
Pubblicato da Mascia Quadarella in OraNews.net

RISTAMPA del libro “Il corpo consapevole”

A 12 anni dalla prima edizione italiana, una nuova edizione del libro “Il corpo consapevole” di Ruella Frank è inserito della collana “Psicoterapia della Gestalt” della FrancoAngeli, diretta da Margherita Spagnuolo Lobb.

Ruella Frank, psicoterapeuta della Gestalt, dirige il Center for Somatic Studies di New York ed è Full Member del New York Institute for Gestalt Therapy, ha sviluppato il proprio originale modello clinico a partire da una straordinaria capacità di lettura del linguaggio corporeo. Negli ultimi anni la vicinanza, l’amicizia ed il dialogo teorico-scientifico con il nostro Istituto si sono sviluppati in un confronto epistemologico e clinico sui concetti di movimento e sviluppo, nella loro essenza relazionale e costitutiva del senso di sé.

Ulteriore testimonianza di questa collaborazione sarà la pubblicazione, nel prossimo numero dei Quaderni di Gestalt – dedicato alla psicoterapia della Gestalt con i bambini – di un’intervista in cui Ruella Frank racconta la sua esperienza professionale ed inserisce il suo pensiero teorico nel contesto dell’attaccamento traumatico.

Dall’introduzione, di Margherita Spagnuolo Lobb:

«“Vedo te che vedi me. Facendo esperienza dell’altro, facciamo esperienza di noi stessi”.

Questo libro fornisce una prospettiva di assoluta freschezza fenomenologica e relazionale sia sullo sviluppo del bambino che sul trattamento psicoterapico. Parla della “danza” che il bambino fa con il mondo in cui si trova, per realizzare il bisogno primario di contatto con esso, e del come da questa egli formi il proprio carattere e i propri schemi corporei di relazione. Finalmente lo sviluppo del bambino è visto non più come qualcosa “del” bambino, ma come una co-creazione tra lui e il mondo che lo circonda. La spontaneità della crescita è la “gestalt” risultante, la forma che è sempre originariamente armonica, anche nel caso in cui crea in seguito il disagio, e porta la persona in terapia. Lo psicoterapeuta è chiamato a sostenere le intenzionalità di contatto implicite negli schemi corporei del paziente, attraverso la creazione di una nuova storia relazionale. L’autrice espone quindi il legame esperienziale che esiste tra la relazione terapeutica e gli schemi corporei evolutivi del paziente. Se la terapia ha successo, la persona è libera di vivere una vita spontanea e creativa».

Per maggiori informazioni scrivere una mail a info@gestalt.it

Buon anno dall'Istituto di Gestalt HCC Italy

Grazie a tutti coloro che quest’anno hanno partecipato e si sono lasciati coinvolgere, con curiosità ed interesse,

negli eventi organizzati dall’Istituto di Gestalt HCC Italy… siete stati tantissimi!

A tutti voi auguriamo buon 2017!

… con la speranza di potervi accogliere ed ospitare nei nostri prossimi eventi.

Per consultare il programma degli eventi del 2017 clicca qui

Buon Natale dall'Istituto di Gestalt HCC Italy

Vorrei che tutti i padri potessero amare i loro figli di un amore grandissimo, che sia al di sopra di tutte le cattiverie, che fossero capaci di dire ai figli una bugia piena d’amore, e di coraggio.
Vorrei che l’amore di ogni padre diventasse così poesia, preghiera e canto supremo sulla vita, che è sempre bella.
Buon Natale, cari amici, che il nostro amore possa farci volare alto sulle paure e gli interessi personali, nostri e altrui, per raccontare le favole più belle a coloro che vogliamo vedere crescere.

Margherita Spagnuolo Lobb
 
I wish every father could love his children with such a great love that it could fly them above all the misfortunes of the world and tell his children a lies filled with love and courage.
I wish that the love of every father could in this way become poetry, prayer, and supreme songs of life — which is always beautiful
Merry Christmas dear friends, may our love fly high over fears and selfish interest, ours and others’, so we can tell the best stories of life to those we want to keep safe and see grow.
Margherita Spagnuolo Lobb

Seminario In… Contatto a Palermo: Dialoghi d'arte con Salvo Piparo

 
L’incontro del 2 dicembre con Salvo Piparo in dialogo con Teresa Borino e Barbara Crescimanno, svoltosi presso la sede di Palermo dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, chiude il ciclo dei “Dialoghi d’Arte” proposti all’interno del programma dei Seminari “In Contatto con la Gestalt” del 2016. “Cunti, canti e racconti del sé” è stato proprio un racconto del narratore Salvo Piparo, un racconto del suo vitale essere narratore, in cui hanno preso vita le sue radici, i suoi maestri e le sue passioni. Ha sottolineato il valore del sentimento della parola, quello che in psicoterapia della Gestalt intendiamo come la parola che nasce dal corpo al confine di contatto con l’altro. Raccontarsi è un’esperienza d’identità e di riconoscimento nello sguardo dell’altro e il racconto rivela non solo le emozioni di chi racconta, ma anche il silenzio di chi ascolta.
Grazie per aver regalato ai presenti l’arte, le parole di pancia, l’amore e la semplicità; grazie a Teresa Borino e Barbara Crescimanno che, nel loro ascoltare e riportare ad un altro mondo della narrazione di sé – quello della psicoterapia -, hanno cullato e custodito ogni parola, sotto agli occhi attenti e coinvolti del pubblico.
Il seminario segna il passaggio del testimone ad un nuovo gruppo organizzativo dei Seminari “In Contatto con la Gestalt” per la sede di Palermo. Un ringraziamento speciale, quindi, alle colleghe Teresa Borino e Barbara Crescimanno per aver ideato e portato avanti per più di sei anni, con professionalità, impegno e creatività, questi eventi. La loro sfida ha condotto il nostro Istituto ad aprirsi sempre più allo scambio intellettuale e scientifico con il mondo, con l’obiettivo di guardare alla bellezza delle esperienze e della natura umana, nel suo vigore e nelle sue fragilità.
I nostri migliori auguri al nuovo gruppo di lavoro!

Intervista a Margherita Spagnuolo Lobb

La psicoterapia della Gestalt è un metodo psicoterapico che porta nella clinica e nel rapporto persona/società i valori estetici, il rispetto per la creatività e il riconoscimento della bellezza insita nel relazionarsi umano. In Italia, essa è rappresentata per la triplice attività clinica, di ricerca e formazione dall’Istituto di Gestalt HCC, che – fra le altre cose – organizza un Master sul Disturbo dello Spettro Autistico, a partire dal prossimo gennaio. Abbiamo incontrato il Direttore dell’Istituto, la prof.ssa Margherita Spagnuolo Lobb, per chiederle di farcene conoscere storia e attività.  
D. Professoressa, ci può raccontare quale è stata la storia dell’Istituto di Gestalt e il suo sviluppo dal 1979 ad oggi?
R. L’Istituto di Gestalt HCC è stato la prima scuola di formazione in psicoterapia della Gestalt in Italia. È stato sin dall’inizio espressione di un dialogo ermeneutico con i fondatori dell’approccio (negli USA), e ha sviluppato un modello clinico centrato sulla fenomenologia e sull’estetica della relazione, riconosciuto anche in ambito internazionale. Oggi l’Istituto, che innanzitutto vanta il riconoscimento del Ministero dell’Università come scuola di specializzazione in psicoterapia, nelle sue tre sedi di Siracusa, Milano e Palermo, offre modelli clinici innovativi nell’ambito delle relazioni umane, rispondendo alle nuove esigenze della società contemporanea. Ha vari riconoscimenti, sia sul piano istituzionale (è provider ECM, dal 2004 ha la certificazione qualità ed è l’unico istituto italiano accreditato dalla European Association for Gestalt Therapy) che scientifico (svolge ricerche con università e centri di ricerca internazionali). Svolge attività formativa sia in italiano che in inglese o altre lingue (corsi internazionali).
D. Cosa lo differenzia dalle altre scuole di psicoterapia?
R. Prima di rispondere su cosa lo differenzia mi piacerebbe sottolineare che l’Istituto si muove in sinergia con altre scuole di psicoterapia, che rappresentano l’eccellenza del settore e che cercano di dare il meglio ai propri allievi, secondo i criteri della qualità e il confronto tra approcci diversi per crescere insieme. L’essere una comunità di insegnamento/apprendimento è dunque il metodo formativo di base dell’Istituto, sia al suo interno che con altre scuole. Insegnare è un processo che include sempre l’apprendere: una posizione umile e profondamente scientifica, animata da curiosità verso la novità ma anche dall’aderenza a precisi punti epistemologici. Nel nostro metodo di insegnamento (e questo è peculiare) consideriamo la crescita in gruppo come fondamentale, curiamo i processi di gruppo tra gli allievi come microcosmo sperimentale per il loro cambiamento. Insomma tutto ciò che insegniamo viene fenomenologicamente sperimentato prima di essere applicato nella propria professione.
D. L’Istituto di Gestalt si è sempre caratterizzato anche per una sua propria attività editoriale: ce la può descrivere nei contenuti e nelle finalità?
R. Dalla ricerca dell’Istituto nascono le pubblicazioni. La rivista Quaderni di Gestalt, nata nel 1985, pubblicata dalla casa editrice Franco Angeli, ha rappresentato la nostra anima scientifica e dialogica: ospita contributi inediti dei didatti dell’Istituto (spesso tradotti all’estero in altre lingue), dialoghi con esponenti scientifici di rilievo (sono stati ospitati dialoghi con Daniel Stern, Vittorio Gallese, Massimo Ammaniti, Nino Dazzi, Umberto Galimberti e molti altri), ricerche e studi innovativi, brani clinici. Inoltre, la collana di Psicoterapia della Gestalt da me diretta presso la stessa casa editrice offre volumi su temi clinici fondamentali e su sviluppi teorici. Da qualche anno abbiamo iniziato un settore editoriale internazionale in lingua inglese, parallelamente alla formazione internazionale che stiamo sviluppando.
D. Le scuole di psicoterapia svolgono anche una propria attività clinica: ci spiega come si integrano le due anime – formazione e clinica –, rafforzandosi, immaginiamo, l’una con l’atra?
R. Ogni sede riconosciuta della Scuola di Psicoterapia ha un suo Centro Clinico e di Ricerca, in cui prestano la propria opera i didatti dell’istituto, come referenti e supervisori, e giovani psicoterapeuti che sperimentano assieme ai didatti nuovi modelli clinici sottoposti a riflessione e a ricerca. I centri clinici e di ricerca dell’Istituto hanno una finalità sociale, e offrono servizi di psicoterapia e assessment a prezzi accessibili. I centri clinici vengono attivati anche rispetto alle specifiche popolazioni di utenza oggetto di corsi di formazione (come nel caso del Master sui disturbi dello spettro autistico).
D. Svolgete anche attività di ricerca in psicoterapia: ci può spiegare meglio in cosa consiste?
L’attività clinica e di ricerca sono – come diceva lei prima – due anime che si integrano e si rinforzano a vicenda: non si può fare una buona clinica senza ricerca e non si può fare ricerca senza tener conto della clinica. L’istituto di Gestalt HCC Italy fa regolarmente ricerca sui risultati della psicoterapia: tutti i Centri Clinici utilizzano dei questionari validati a livello internazionale per valutare l’esito del lavoro clinico. Inoltre, l’Istituto è impegnato in progetti di ricerca sull’esito dei propri modelli formativi, e anche in ricerche “creative” (ad es., sui processi percettivi del dolore, sul concetto di legalità o sull’interazione caregiver/bambino) collegate alla sperimentazione teorico/clinica della Scuola di Specializzazione e dei propri Master.
D. Una delle vostre novità nel campo della formazione per il 2017, è un Master sull’autismo. Perché questa iniziativa?
R. Come riportato dai dati epidemiologici, il Disturbo dello Spettro Autistico interessa un bambino ogni 68. Ciò significa che tale disturbo rappresenta, oggi, una vera e propria emergenza sociale. Pertanto l’obiettivo primario, come clinici e ricercatori, è quello di offrire una formazione di alto livello a tutti i soggetti protagonisti di una presa in carico terapeutica. In questo senso il Master che abbiamo organizzato risponde alle richieste di approfondimento pervenute da neuropsichiatri infantili che operano nelle realtà territoriali, da psicologi, logopedisti, neuropsicomotricisti e altre figure che ruotano attorno alla persona con autismo.
D. Cosa offre il Master?
R. Il nostro Master traccerà un excursus di approfondimento che fornirà ai partecipanti una mappa orientativa approfondita nell’ambito delle attuali procedure di screening, con particolare attenzione agli strumenti adoperati, sottolineandone punti di forza e di debolezza. Sarà dedicato uno spazio ampio alle procedure di tipo diagnostico, offrendo ai partecipanti una conoscenza dettagliata dei segni del Disturbo dello Spettro Autistico. Saranno discusse le più note strategie di intervento precoce nell’ambito dell’autismo, con riferimento all’importanza del coinvolgimento genitoriale. I partecipanti impareranno ad orientarsi nell’arena dei trattamenti e a ragionare in modo critico sulle strategie d’intervento. Nel corso delle lezioni sarà dedicato uno spazio anche ai temi del Disturbo dello Spettro Autistico ad alto-funzionamento, delle nuove tecnologie, alla ricerca sui fattori eziologici ambientali, alle prospettive epidemiologiche e agli indispensabili punti di vista del pediatra e dei genitori.
D. Qual è il valore aggiunto di questo Master?
R. Abbiamo pensato di offrire ai partecipanti anche una specifica formazione “professionalizzante”. In tal modo gli allievi parteciperanno a un corso ADOS-2 per uso clinico (docente: Antonio Narzisi, ricercatore dell’IRCCS Stella Maris di Calambrone) e a un corso Vineland-II (docente: Giulia Balboni, Università degli Studi di Perugia). Entrambi questi strumenti rientrano nel protocollo di valutazione internazionale usato nel corso del processo diagnostico per il Disturbo dello Spettro Autistico. I partecipanti al master avranno la possibilità, durante alcuni sabati, di esercitarsi in modo pratico all’uso e/o alla conoscenza dell’ADOS-2, attraverso somministrazioni dal vivo o attraverso l’osservazione di video con attribuzione di punteggi e discussione con il docente.
D. Il titolo del corso dichiara che il tema dei Disturbi dello Spettro Autistico sarà affrontato secondo l’approccio gestaltico: cosa intendete?
R. Il Master si basa sul metodo fenomenologico ed estetico della psicoterapia della Gestalt. Si tratta di una prospettiva innovativa nel campo del trattamento del disturbo autistico, che vede la neuro-diversità come una condizione (piuttosto che meramente come uno svantaggio) che ha le proprie risorse e caratteristiche relazionali. Non il tentativo di “normalizzare” il disturbo quindi, ma il riconoscimento di un linguaggio diverso di cui è possibile sostenere le risorse e con cui è possibile dialogare. Una caratteristica interessante del master è inoltre il fatto che le emozioni del professionista (o genitore) che si prende cura del bambino autistico vengono prese in considerazione sia per chiarire il “campo” in cui si lavora, sia per sostenere gli aspetti relazionali tra bambino in cura e operatore della cura.
D. Come sarà formata la “faculty”?
R. Coordinatore del Master, innanzitutto, sarà Antonio Narzisi, che da tempo si occupa dei disturbi dello spettro autistico presso l’IRCCS Stella Maris. Faranno, poi, parte dello staff docente ricercatori universitari esperti nella percezione come funzione gestaltica, olistica e creativa appunto, della relazione, e studiosi che lavorano sul disturbo dello spettro autistico con i metodi più aperti e creativi. I loro nomi sono già pubblicati nel programma sul sito web del corso.

Mi preme infine ricordare che il Master ha ricevuto il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’IRCCS Stella Maris, che è considerato uno dei centri europei maggiormente riconosciuti per la diagnosi e la ricerca nell’area del Disturbo dello Spettro Autistico. Anche Hogrefe, come sa, figura fra i patrocinatori, come editore italiano dell’ADOS-2, oltre che di altri test e importanti volumi sull’autismo.

DIALOGO D'ARTE “LA DANZA DELLA SPONTANEITA'”

Lo scorso giovedì 25 novembre si è svolto a Palermo, presso la sede dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, il secondo dei dialoghi d’arte previsti dall’edizione 2016 dei “Seminari in… Contatto”. Il dialogo ha visto come protagonisti il danzatore Carlomauro Maggiore e Margherita Spagnuolo Lobb, psicoterapeuta della Gestalt e direttore dell’Istituto. È stato affascinante per i partecipanti assistere alla ricerca condivisa di aspetti comuni tra le due “forme d’arte”, danza e psicoterapia: sentire l’altro, lasciarsi guidare dai propri sensi, la spontaneità e la risonanza del gesto orientano il movimento-verso l’altro e la nostra percezione del mondo.

Grazie a Carlomauro Maggiore per essersi prestato al confronto e a numerose sperimentazioni degli aspetti teorici condivisi e a Margherita Spagnuolo Lobb, che ha offerto ancora una volta alla psicoterapia della Gestalt la possibilità di espandere i propri confini di confronto e di arricchimento.

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Auguri ai nuovi Psicoterapeuti della Gestalt della sede di Milano!

Giovedì 3 novembre, presso la sede di Milano dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, si è svolta la cerimonia di specializzazione di cinque allieve che hanno terminato il percorso di formazione in Psicoterapia della Gestalt.

Ecco i loro nomi:

Dott.ssa ALESSANDRA BOLLA

Tesi dal titolo: L’insegnamento dei morenti al personale hospice: una lettura gestaltica

Relatore: Roberta La Rosa

Dott.ssa ELISA CRISTANINI

Tesi dal titolo: Cuori pieni e liberi. Adolescenti alla ricerca di una terra per poter volare

Relatore: Paola Zarini

Dott.ssa ELISA FERRERO

Tesi dal titolo: La psicoterapia della Gestalt in ambito militare: il rapporto figura-sfondo attraverso il Training Autogeno e il Debriefing Psicologico

Relatore: Fabrizio Demaria

Dott.ssa ELENA PALMERO

Tesi dal titolo: L’esperienza della vergogna nella relazione di coppia: la possibilità di ri-conoscersi

Relatore: Elisabetta Conte

Dott.ssa ELISA SPINI

Tesi dal titolo: Disturbi Specifici dell’Apprendimento e approccio gestaltico: una proposta per la presa in carico globale

Relatore: Michele Borghetto

Ai nuovi terapeuti della Gestalt auguriamo un futuro personale e professionale ricco di creatività e bellezza. Che possiate portare nel mondo i valori scientifici ed umani che la psicoterapia della Gestalt propone.

Buona vita!

LA CONOSCENZA INCARNATA

La prospettiva fenomenologica, pur nel dilemma tra soggettività ed oggettività che costituisce un nodo centrale del pensiero di molti filosofi, considera l’esperienza come ciò che dà la conoscenza, e che non è in alcun modo sostituibile con l’analisi concettuale. Occorre allora considerare l’intenzionalità di un comportamento, ossia il contatto che lo anima e lo motiva. La conoscenza incarnata, intenzionata-al-contatto ed estetica, radicata nell’unitarietà organismo/ambiente, è ciò che rende giustizia al nostro approccio.

Margherita Spagnuolo Lobb