seminari in contatto con la gestalt Catania

L’ESPERIENZA DEL TRA

Coerentemente con il pensiero fenomenologico, la terapia della Gestalt afferma che non possiamo conoscere la realtà in se stessa, ma soltanto quella parte di essa di cui facciamo esperienza nel qui ed ora – in altre parole l’esperienza del contatto e del ritiro dal contatto con l’ambiente.
Per l’epistemologia gestaltica il contatto è un evento di confine in continua evoluzione, che il terapeuta della Gestalt guarda come un processo di intenzionalità relazionale. Il contatto si forma nel luogo in cui l’io e il tu arrivano ad una nuova verità, una momentanea configurazione armonica che immediatamente lascia il posto ad altre figure.
Margherita Spagnuolo Lobb

San Giovanni La Punta (CT), 21-24 luglio 2016 MEETING dell’Istituto di Gestalt HCC Italy

 
Ancora una volta il nostro istituto si prepara al meeting annuale che riunisce tutti i didatti, allievi didatti e collaboratori, per condividere alcune intense giornate di riflessioni teorico-cliniche. Il meeting si svolgerà quest’anno in una suggestiva struttura situata alle pendici dell’Etna, intorno al tema dal titolo: “Il sé e il campo: l’attenzione agli sfondi e alle risonanze”.
A tutto lo staff didattico auguriamo un lavoro proficuo e creativo, ispirato al confronto e alla crescita umana e scientifica!
“Il sé non sa in anticipo cosa diventerà, poiché la conoscenza è la forma di ciò che è già accaduto”.
(Perls et al., 1971, p. 384)

LETTURE DI GESTALT: PSICOTERAPIA DELLA GESTALT E NEUROSCIENZE. DALL’ISOMORFISMO ALLA SIMULAZIONE INCARNATA

Il libro curato da Cavaleri costituisce l’avvio di un interessante quanto inedito confronto fra psicoterapia della Gestalt e neuroscienze. In esso, le recenti scoperte ottenute dalla ricerca neuroscientifica si intrecciano con alcuni temi fondamentali del modello gestaltico, offrendo non pochi spunti di dialogo e di approfondimento. Ritengo che uno degli aspetti più specifici dell’approccio gestaltico risieda nel focalizzarsi su quanto accade fra terapeuta e paziente nel momento stesso del loro incontro. Focalizzare l’intenzionalità condivisa che emerge dalla seduta, attribuire un grande rilievo alla nozione gestaltica di campo, considerare la relazione psicoterapeutica come un processo di cocostruzione, rappresentano alcuni punti di vista vicini al modello epistemologico che da anni orienta la mia ricerca.
Se teniamo conto del contributo che ci proviene oggi dalle neuroscienze cognitive, dobbiamo prendere atto che ogni incontro è un incontro “situato” e che la “situazione” esprime sempre un contenuto sensori-motorio. La “situazione” è l’incontro tra due soggettività in relazione, è lo spazio condiviso in cui la dimensione corporea e le risonanze sensorie-motorie e affettive, che essa induce, giocano un ruolo fondamentale.
[…] (tratto dalla prefazione di Vittorio Gallese)

Corso base di Training Autogeno in Psicoterapia della Gestalt rilassamento, concentrazione, consapevolezza e vitalità con Teresa Borino 06/10/2016 – 01/12/2016, Palermo

 
Scade il 15 Luglio 2016 la tariffa agevolata per iscriversi al corso.
Il corso intende contestualizzare l’apprendimento della tecnica del T.A. entro la cornice teorico-epistemologica del modello della psicoterapia della Gestalt avvalendosi dall’esperienza trentennale maturata dall’Istituto in ambito formativo e clinico. In tal modo il T.A. oltre che una tecnica di auto distensione può contribuire ad un percorso di conoscenza e di consapevolezza di Sé.
Il vuoto privo di contenuto diventa vivo, viene riempito. L’esperienza del vuoto fertile non è né oggettiva né soggettiva. Non è neanche l’introspezione. Semplicemente è. E’ la consapevolezza senza la speculazione sulle cose su cui si è consapevole”.
F.Perls

IL SÉ COME CONTATTO

Quando un essere umano si coinvolge nell’atto del contattare l’ambiente, quel momento include tutte le sue capacità e modi di essere nel mondo. In quel momento non c’è soltanto il sé individuale ma molto di più: il sé che è impegnato nel fare contatto è un sé-in-contatto spontaneo e olistico. Tutto ciò che noi conosciamo dalle teorie psicologiche individualistiche, sia psicodinamiche, cognitive o comportamentistiche (e perfino dalla psicologia della Gestalt) può diventare una conoscenza di base del terapeuta sul sé-in-contatto, che è in movimento. Le neuroscienze, l’epigenetica, lo sviluppo delle relazioni primarie, tutte le scienze che studiano come le strutture si integrano nel processo di cambiamento (cfr. Yontef, 1993; Wheeler, 2000) sono per noi un’importante conoscenza di base. Poi facciamo sì che una figura emerga da questa conoscenza di base, per applicare ciò che conosciamo del paziente e ciò che conosciamo di noi stessi e della situazione attuale alla “tensione” terapeutica del momento,
sostenendo l’intenzionalità di contatto del paziente, il now-for-next della situazione (Spagnuolo Lobb, 2013d). Questa è la nostra arte!
 
Margherita Spagnuolo Lobb

PARTECIPA ALLA RICERCA

L’Istituto di Gestalt HCC cerca volontari di ambo i sessi e di età compresa tra i 25 e i 35 anni, per una ricerca sul coinvolgimento emotivo/corporeo nella fruizione di opere d’arte, che si sta svolgendo in collaborazione con l’Università di Parma.
La ricerca viene effettuata presso la sede di Milano, sita in Via G.P. da Palestrina 2, zona Loreto (Fermata MM1 Loreto).
Chi fosse interessato può contattarci all’e-mail: alessandra.balena@alice.it

IL RACCONTO TERAPEUTICO AL CONFINE DI CONTATTO

Il concetto di narrazione in psicoterapia è passato attraverso varie fasi, parallelamente all’evoluzione dei trend culturali: dall’analisi del racconto del paziente finalizzata alla ricerca del materiale inconscio, all’uso del racconto come strumento terapeutico, all’attuale concetto del racconto come chiave ermeneutica del processo terapeutico.
La narrazione del paziente al terapeuta è per noi gestaltici (quindi terapeuti fenomenologico – relazionali) un atto creativo tramite cui il paziente tenta di superare, nel contatto con il terapeuta, schemi relazionali insoddisfacenti appresi in relazioni precedenti.
Il significato narrativo che interessa il terapeuta gestaltico è quello che si sviluppa al confine di contatto tra terapeuta e paziente, è un atto creativo e attivo, co-realizzato dalla persona-terapeuta e dalla persona-paziente. Il racconto dunque crea la relazione, non è né uno dei possibili racconti della relazione, né l’epifenomeno della relazione: è superficie e profondità insieme.
 
Margherita Spagnuolo Lobb

 

Palermo, 24 giugno 2016: Complimenti e auguri ai neo-psicoterapeuti della Gestalt!

Un folto gruppo di specializzandi in psicoterapia della Gestalt della sede di Palermo è giunto al termine del proprio intenso percorso formativo lo scorso venerdì 24 giugno. In presenza di parenti, amici, colleghi e formatori, 17 allievi della scuola di Specializzazione hanno discusso le loro tesi, in due successive sessioni, presso l’aula Magna del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, di fronte alla commissione e al direttore della Scuola, Margherita Spagnuolo Lobb, che al termine li ha proclamati con emozione ed orgoglio psicoterapeuti della Gestalt.
 
Ecco i loro nomi e i titoli dei loro lavori, che, con competenza e sensibilità terapeutica, hanno attraversato molteplici aspetti clinici e sociali della realtà contemporanea del territorio siciliano:
 

  1. MARIANGELA PATTI – Titolo Tesi “Il valore del legame che orienta e contiene: essere adulti significativi nella relazione con gli adolescenti.” – Relatore: Dott.ssa Angela Basile
  2. AZZURRA GIUSEPPA MARIA ALU’ – Titolo Tesi “L’incontro con i migranti richiedenti asilo. Una lettura gestaltica” – Relatore: Dott. Giuseppe Cannella
  3. FRANCESCO LOTTA – Titolo Tesi “Migrazione dei MSNA tra trauma e rinascita. La creazione di sfondi nuovi” – Relatore: Dott. Giuseppe Cannella
  4. FRANCESCA BENIGNO – Titolo Tesi “Il corpo vissuto nelle addiction” – Relatore: Dott. Giancarlo Pintus
  5. ALFONSO GIAMBRA – Titolo Tesi “Ridere per non piangere: l’ironia come strumento di contatto nella relazione terapeutica e nelle cure palliative” – Relatore: Dott.ssa Donatella Buscemi
  6. LUCIA CILANO – Titolo Tesi “La funzione terapeutica del lavoro d’équipe nelle cure palliative. Un modello gestaltico di assistenza domiciliare” – Relatore: Dott.ssa Donatella Buscemi
  7. ANGELA DI NOTO – Titolo Tesi “I minori stranieri non accompagnati e la co-costruzione dell’appartenenza: un’esperienza di leadership nei gruppi di lavoro delle comunità di accoglienza” – Relatore: Dott.ssa Silvia Tinaglia
  8. VALENTINA DI LORENZO – Titolo Tesi “Dalla fiducia nel corpo all’esplorazione del mondo. L’esperienza dello sportello d’ascolto con gli adolescenti” – Relatore: Dott.ssa Teresa Maggio
  9. LORENA ESPOSITO – Titolo Tesi “La co-genitorialità possibile nelle separazioni conflittuali. Un modello di intervento gestaltico nel setting dello Spazio Neutro” – Relatore: Dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb
  10. VALENTINA GNIZIO Titolo Tesi “Quando la violenza si traveste da “amore”. Il trauma relazionale in PdG” – Relatore: Dott.ssa Valeria Campo
  11. ELEONORA GAGLIARDI Titolo Tesi “Genitori di figli disabili. Il gruppo che sostiene: l’attivazione delle risorse in ottica gestaltica” – Relatore: Dott.ssa Isabella Porrovecchio
  12. CRISTINA MARIA RUSSOTTO Titolo Tesi “PdG e Mindfullness: un incontro nella consapevolezza” – Relatore: Dott. Albino Mercurio Macaluso
  13. GRAZIA MARIA QUARANTA Titolo Tesi “L’emicrania: osservazione e sentire da un punto di vista gestaltico” – Relatore: Dott. Salvatore Armando Cammarata
  14. GAVIN VICARI Titolo Tesi “Il tra: un ponte tra neuroscienze e Gestalt” – Relatore: Dott. Salvatore Armando Cammarata
  15. ANNA MARIA MARINARO Titolo Tesi “La PdG tra le corsie di un ospedale. Esperienze cliniche e di ricerca” – Relatore: Dott.ssa Teresa Borino
  16. GIUSEPPINA FRANCESCA OLIVERI Titolo Tesi “Partner: l’ amore e le sue facce” – Relatore: Dott.ssa Teresa Borino
  17. FEDERICA AMENTA Titolo Tesi “Al di là del principio della tristezza”. Estetica e co-creazione gestaltica di un’emozione – Relatore: Dott.ssa Teresa Borino

Ai nuovi psicoterapeuti della Gestalt i più vivi complimenti per il traguardo raggiunto e gli auguri più sentiti affinché ogni passo futuro, come professionisti delle relazioni umane, possa tracciare la strada di un cammino lavorativo ricco di soddisfazioni e successi.