Corso base di Training Autogeno in Psicoterapia della Gestalt rilassamento, concentrazione, consapevolezza e vitalità con Teresa Borino 06/10/2016 – 01/12/2016, Palermo

 
Scade il 15 Luglio 2016 la tariffa agevolata per iscriversi al corso.
Il corso intende contestualizzare l’apprendimento della tecnica del T.A. entro la cornice teorico-epistemologica del modello della psicoterapia della Gestalt avvalendosi dall’esperienza trentennale maturata dall’Istituto in ambito formativo e clinico. In tal modo il T.A. oltre che una tecnica di auto distensione può contribuire ad un percorso di conoscenza e di consapevolezza di Sé.
Il vuoto privo di contenuto diventa vivo, viene riempito. L’esperienza del vuoto fertile non è né oggettiva né soggettiva. Non è neanche l’introspezione. Semplicemente è. E’ la consapevolezza senza la speculazione sulle cose su cui si è consapevole”.
F.Perls

IL SÉ COME CONTATTO

Quando un essere umano si coinvolge nell’atto del contattare l’ambiente, quel momento include tutte le sue capacità e modi di essere nel mondo. In quel momento non c’è soltanto il sé individuale ma molto di più: il sé che è impegnato nel fare contatto è un sé-in-contatto spontaneo e olistico. Tutto ciò che noi conosciamo dalle teorie psicologiche individualistiche, sia psicodinamiche, cognitive o comportamentistiche (e perfino dalla psicologia della Gestalt) può diventare una conoscenza di base del terapeuta sul sé-in-contatto, che è in movimento. Le neuroscienze, l’epigenetica, lo sviluppo delle relazioni primarie, tutte le scienze che studiano come le strutture si integrano nel processo di cambiamento (cfr. Yontef, 1993; Wheeler, 2000) sono per noi un’importante conoscenza di base. Poi facciamo sì che una figura emerga da questa conoscenza di base, per applicare ciò che conosciamo del paziente e ciò che conosciamo di noi stessi e della situazione attuale alla “tensione” terapeutica del momento,
sostenendo l’intenzionalità di contatto del paziente, il now-for-next della situazione (Spagnuolo Lobb, 2013d). Questa è la nostra arte!
 
Margherita Spagnuolo Lobb

PARTECIPA ALLA RICERCA

L’Istituto di Gestalt HCC cerca volontari di ambo i sessi e di età compresa tra i 25 e i 35 anni, per una ricerca sul coinvolgimento emotivo/corporeo nella fruizione di opere d’arte, che si sta svolgendo in collaborazione con l’Università di Parma.
La ricerca viene effettuata presso la sede di Milano, sita in Via G.P. da Palestrina 2, zona Loreto (Fermata MM1 Loreto).
Chi fosse interessato può contattarci all’e-mail: alessandra.balena@alice.it

IL RACCONTO TERAPEUTICO AL CONFINE DI CONTATTO

Il concetto di narrazione in psicoterapia è passato attraverso varie fasi, parallelamente all’evoluzione dei trend culturali: dall’analisi del racconto del paziente finalizzata alla ricerca del materiale inconscio, all’uso del racconto come strumento terapeutico, all’attuale concetto del racconto come chiave ermeneutica del processo terapeutico.
La narrazione del paziente al terapeuta è per noi gestaltici (quindi terapeuti fenomenologico – relazionali) un atto creativo tramite cui il paziente tenta di superare, nel contatto con il terapeuta, schemi relazionali insoddisfacenti appresi in relazioni precedenti.
Il significato narrativo che interessa il terapeuta gestaltico è quello che si sviluppa al confine di contatto tra terapeuta e paziente, è un atto creativo e attivo, co-realizzato dalla persona-terapeuta e dalla persona-paziente. Il racconto dunque crea la relazione, non è né uno dei possibili racconti della relazione, né l’epifenomeno della relazione: è superficie e profondità insieme.
 
Margherita Spagnuolo Lobb

 

Palermo, 24 giugno 2016: Complimenti e auguri ai neo-psicoterapeuti della Gestalt!

Un folto gruppo di specializzandi in psicoterapia della Gestalt della sede di Palermo è giunto al termine del proprio intenso percorso formativo lo scorso venerdì 24 giugno. In presenza di parenti, amici, colleghi e formatori, 17 allievi della scuola di Specializzazione hanno discusso le loro tesi, in due successive sessioni, presso l’aula Magna del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, di fronte alla commissione e al direttore della Scuola, Margherita Spagnuolo Lobb, che al termine li ha proclamati con emozione ed orgoglio psicoterapeuti della Gestalt.
 
Ecco i loro nomi e i titoli dei loro lavori, che, con competenza e sensibilità terapeutica, hanno attraversato molteplici aspetti clinici e sociali della realtà contemporanea del territorio siciliano:
 

  1. MARIANGELA PATTI – Titolo Tesi “Il valore del legame che orienta e contiene: essere adulti significativi nella relazione con gli adolescenti.” – Relatore: Dott.ssa Angela Basile
  2. AZZURRA GIUSEPPA MARIA ALU’ – Titolo Tesi “L’incontro con i migranti richiedenti asilo. Una lettura gestaltica” – Relatore: Dott. Giuseppe Cannella
  3. FRANCESCO LOTTA – Titolo Tesi “Migrazione dei MSNA tra trauma e rinascita. La creazione di sfondi nuovi” – Relatore: Dott. Giuseppe Cannella
  4. FRANCESCA BENIGNO – Titolo Tesi “Il corpo vissuto nelle addiction” – Relatore: Dott. Giancarlo Pintus
  5. ALFONSO GIAMBRA – Titolo Tesi “Ridere per non piangere: l’ironia come strumento di contatto nella relazione terapeutica e nelle cure palliative” – Relatore: Dott.ssa Donatella Buscemi
  6. LUCIA CILANO – Titolo Tesi “La funzione terapeutica del lavoro d’équipe nelle cure palliative. Un modello gestaltico di assistenza domiciliare” – Relatore: Dott.ssa Donatella Buscemi
  7. ANGELA DI NOTO – Titolo Tesi “I minori stranieri non accompagnati e la co-costruzione dell’appartenenza: un’esperienza di leadership nei gruppi di lavoro delle comunità di accoglienza” – Relatore: Dott.ssa Silvia Tinaglia
  8. VALENTINA DI LORENZO – Titolo Tesi “Dalla fiducia nel corpo all’esplorazione del mondo. L’esperienza dello sportello d’ascolto con gli adolescenti” – Relatore: Dott.ssa Teresa Maggio
  9. LORENA ESPOSITO – Titolo Tesi “La co-genitorialità possibile nelle separazioni conflittuali. Un modello di intervento gestaltico nel setting dello Spazio Neutro” – Relatore: Dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb
  10. VALENTINA GNIZIO Titolo Tesi “Quando la violenza si traveste da “amore”. Il trauma relazionale in PdG” – Relatore: Dott.ssa Valeria Campo
  11. ELEONORA GAGLIARDI Titolo Tesi “Genitori di figli disabili. Il gruppo che sostiene: l’attivazione delle risorse in ottica gestaltica” – Relatore: Dott.ssa Isabella Porrovecchio
  12. CRISTINA MARIA RUSSOTTO Titolo Tesi “PdG e Mindfullness: un incontro nella consapevolezza” – Relatore: Dott. Albino Mercurio Macaluso
  13. GRAZIA MARIA QUARANTA Titolo Tesi “L’emicrania: osservazione e sentire da un punto di vista gestaltico” – Relatore: Dott. Salvatore Armando Cammarata
  14. GAVIN VICARI Titolo Tesi “Il tra: un ponte tra neuroscienze e Gestalt” – Relatore: Dott. Salvatore Armando Cammarata
  15. ANNA MARIA MARINARO Titolo Tesi “La PdG tra le corsie di un ospedale. Esperienze cliniche e di ricerca” – Relatore: Dott.ssa Teresa Borino
  16. GIUSEPPINA FRANCESCA OLIVERI Titolo Tesi “Partner: l’ amore e le sue facce” – Relatore: Dott.ssa Teresa Borino
  17. FEDERICA AMENTA Titolo Tesi “Al di là del principio della tristezza”. Estetica e co-creazione gestaltica di un’emozione – Relatore: Dott.ssa Teresa Borino

Ai nuovi psicoterapeuti della Gestalt i più vivi complimenti per il traguardo raggiunto e gli auguri più sentiti affinché ogni passo futuro, come professionisti delle relazioni umane, possa tracciare la strada di un cammino lavorativo ricco di soddisfazioni e successi.

Palermo, 16 giugno 2016 Seminari “In contatto… con la Gestalt” MOVIMENTI (AUTO)BIOGRAFICI

Questo il titolo del secondo incontro nel programma dei seminari “In contatto”, organizzati dalla sede di Palermo dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
Il seminario, condotto dalle dott.sse Fabiola Maggio e Marilena Senatore, psicoterapeute della Gestalt e didatte in formazione dell’Istituto, ha proposto le tematiche del movimento e della scrittura autobiografica, quali strumenti di narrazione del sé-in contatto, a partire dal concetto trasversale di memoria corporea.
I partecipanti sono stati coinvolti in semplici esperienze corporee e di scrittura, che nella loro essenzialità hanno lasciato tracce significative nella memoria dei partecipanti al gruppo e delle conduttrici.

Milano, 16 Giugno Auguri alle nuove terapeute della Gestalt

E’ con immensa gioia che l’istituto di Gestalt Hcc Italy offre al mondo tre nuove psicoterapeute della Gestalt che hanno discusso, presso la sede di Milano il proprio lavoro di tesi.

  1. CHIARA CAGETTI Titolo Tesi “Tossicodipendenza e corporeità: sperimentando il Medilates” – Relatore: Dott. Michele Cannavò
  2. GRETA TOMASIN Titolo Tesi “L’estetica in psicopatologia: il dolore raccontato attraverso i sensi” – Relatore: Dott. Michele Cannavò
  3. REBEKKA WEGER Titolo Tesi “Aggressività, intenzionalità bloccata e esperienze depressive” – Relatore: Dott. Bernd Bocian

Che ognuna di voi possa diventare un professionista della cura dell’anima e che possa portare nel mondo tutta la bellezza e la creatività di cui la psicoterapia della Gestalt è fautrice.

Convegno 10-11 Giugno 2016: La relazione come ponte tra natura e cultura. Epigenetica, sviluppi antropologici e psicoterapia della Gestalt

Si è appena concluso il tradizionale convegno – l’ ottavo! – organizzato dall’Istituto di Gestalt HCC Italy in occasione delle rappresentazioni classiche presso il teatro greco di Siracusa, che vuole favorire una riflessione sul rapporto psicoterapia e società. Quest’anno il tema generale è stato “il rapporto tra natura e cultura”, sviluppato attraverso le ultime ricerche di epigenetica e le riflessioni filosofiche e politiche sulle teorie gender.
Nello sfondo, il grande tema della relazione come ponte del rapporto natura/cultura e come antidoto ai traumi.
 
Negli anni passati questi eventi hanno presentato le ricerche del Prof. Vittorio Gallese (Università di Parma) sui neuroni specchio e sui traumi dei bambini soldato, le riflessioni del prof. Umberto Galimberti sulla società tecnologia e su una genitorialità che si lasci trasformare dai figli, l’esperienza del prof. Piero Coppo sui flussi migratori e l’etnopsichiatria, il pensiero del prof. Robert Lee di Boston sulla coppia nella società contemporanea, l’ampiezza culturale di Fernando Balestra (che ci ha lasciati proprio in questi giorni) sulla corruzione dei valori e il tradimento di sé.
Sono stati parte integrante di questi convegni colleghi universitari con cui siamo in costante dialogo: il prof. Santo Di Nuovo (Università di Catania), il prof. Franco di Maria (Università di Palermo), il professore La Barbera (Università di Palermo), la professoressa Di Vita (Università di Palermo), il prof Cigoli (Università Cattolica di Milano).
L’Istituto di Gestalt HCC Italy, nei vari convegni, è stato rappresentato oltre che dalla direttrice Margherita Spagnuolo Lobb, da colleghi delle tre sedi: Piero Cavaleri, Gianni Francesetti, Giuseppe Sampognaro, Antonio Cascio, Sebastiano Messina, Valeria Rubino e molti altri. Quest’anno sono state chair delle due giornate Alessia Repossi (Milano) e Barbara Crescimanno (Palermo).
I lavori di questo convegno sono stati stimolati dalle relazioni magistrali del prof Francesco Bottaccioli, fondatore della società di PNEI, in prima giornata, e della prof Michela Marzano, filosofa saggista politica, in seconda giornata. I loro contributi per la comprensione dei cambiamenti antropologici, dei traumi e sulla necessità di radicamento corporeo/relazionale che la società attraversa hanno offerto uno spaccato sugli avanzamenti della ricerca in materia di epigenetica e un vibrante pensiero in tema di gender.
Un ringraziamento particolare va al presidente dell’Ordine degli Psicologi, dott. Fulvio Giardina, per la presenza non scontata e per il suo intervento sulla funzione della professione psicologica nel rapporto tra natura e cultura.
Vigorosa la partecipazione del pubblico, più di 360 partecipanti. Il convegno si è avvalso di una metodologia interattiva che ha consentito ai partecipanti la possibilità di esprimersi e dialogare con i relatori sui temi proposti.
L’evento ha visto la collaborazione della Cattedra di Psicologia del Dipartimento dei Processi Formativi dell’Università di Catania, dell’INDA, e il patrocinio oneroso dell’Ordine degli Psicologi Regione Sicilia, dell’Ordine dei Medici di Siracusa, della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia, dell’Ordine Nazionale degli Psicologi, dell’Ordine degli Assistenti Sociali, della Società Italiana Psicoterapia Gestalt, del Comune di Siracusa.
Infine, un caloroso ringraziamento al magnifico staff organizzativo dell’Istituto di Gestalt HCC Italy: le dott.sse Adriana Santoro e Marianna Indomenico e l’ing. Marco Lobb.
 
“Ringrazio tutti voi che avete partecipato, per l’entusiasmo con cui rispondete a questi appuntamenti dell’Istituto: è un riconoscimento (superiore alle mie attese) che dà senso alla passione con cui dirigo questa scuola di psicoterapia e al desiderio di condivisione umana che sento in me e in voi”.
Margherita Spagnuolo Lobb
 
 

QUADERNI DI GESTALT: NUOVA USCITA del VOLUME XXVIII – 2015/2 IL SÉ E IL CAMPO IN PSICOTERAPIA DELLA GESTALT

 
 
Abbiamo il piacere di annunciare l’uscita del nuovo numero dei Quaderni di Gestalt vol. XXVIII 2015/2, dedicato ai concetti di e campo in psicoterapia della Gestalt.
 
“Questo numero dei Quaderni di Gestalt ruota intorno ai concetti di sé e di campo, rivisitati in chiave ermeneutica. L’occasione è stata data dagli studi e dalle riflessioni compiute nel nostro Istituto in questi ultimi due anni per aggiornare e sviluppare i principi originari alla luce delle nuove teorie epigenetiche, neuro-scientifiche e dello sviluppo. La peculiarità del nostro approccio viene così messa in luce e declinata secondo i nuovi bisogni sociali e le nuove evidenze cliniche.
La sfida epistemologica ed estetica, che impose agli autori del testo fondante di creare una teoria che cogliesse la spontaneità della vita (e non la devitalizzasse in nome di una rigidità teorica), si confronta oggi con le nuove condizioni sociali di desensibilizzazione corporea ed emozionale. Come deve essere oggi una teoria capace di stare con la vita e con la creatività che le è propria? che sia di aiuto reale per lo psicoterapeuta al fine di sostenere la vitalità e non la conoscenza razionale di sé del paziente? che non corra il rischio dell’egotismo, critica da cui partirono i fondatori per superare alcuni limiti della psicoanalisi del tempo?”
 
Dall’editoriale a cura di Margherita Spagnuolo Lobb