IL NOW FOR-NEXT ADESSO ANCHE IN FRANCESE

Con grande piacere condividiamo la notizia della pubblicazione dell’edizione francese del Now-for-Next in Psicoterapia!
Si tratta della sesta edizione del testo di Margherita Spagnuolo Lobb, dopo quelle in lingua inglese, italiana, russa, spagnola e rumena.
Potrete trovare la nuova edizione su www.exprimerie.fr
Buona lettura!

ESSERE RICONOSCIUTI DALL’ALTRO SIGNIFICATIVO

Il setting di coppia è per me intrigante, più di qualsiasi altro lavoro psicoterapico, forse perché le dinamiche di coppia richiamano il rapporto con il doppio, con l’uguaglianza e la diversità, con l’altro che è la realtà più sconvolgente dell’esperienza umana.
Il dramma della coppia rivisita il dramma dell’essere riconosciuto dall’altro significativo, esperienza che è alla base di ogni senso di identità e di gioia della vita.
 

Margherita Spagnuolo Lobb

Incontro a Roma della federazione italiana delle associazioni di psicoterapia (FIAP)

Il dott. Gianni Francesetti, didatta dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, past president FIAP e EAGT, ha coordinato il lavoro sulla definizione delle competenze del terapeuta della Gestalt durante il meeting della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (FIAP), svoltosi a Roma il 7 aprile 2016. Presente anche la dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb, direttore dell’Istituto, past president FIAP e EAGT, che ha sostenuto questo progetto sin dal suo nascere. IL dott. Michele Cannavò, didatta dell’Istituto e Presidente SIPG, ha collaborato attivamente con un gruppo di soci SIPG (Roberta La Rosa, Paola Vianello, Silvia Tosi, Monica Bronzini, Carla Cerrini, e altri). Presenti anche i direttori e rappresentanti dei vari Istituti di Gestalt confederati FISIG. Il numeroso gruppo rappresentativo di Scuole di Specializzazione gestaltiche, molto diverse tra loro, è arrivato ad una “miracolosa” condivisione del minimo comune denominatore delle competenze dei terapeuti della Gestalt.
Siamo felici di questo risultato.

NUOVI SVILUPPI DELLA TEORIA DEL SÉ E RISVOLTI CLINICI Riflessioni cliniche per psicoterapeuti con Margherita Spagnuolo Lobb

Siracusa, 13 aprile 2016
Avrà luogo il prossimo 13 aprile il secondo seminario di supervisione condotto dal direttore del nostro Istituto a Siracusa. L’incontro verterà sul tema: “Gli sfondi esperienziali del sé e le sofferenze al confine di contatto”
La qualità percettiva dello sfondo costituisce la base da cui emergono le figure cliniche contemporanee. Verranno individuati quattro tipi di sfondi percettivi da cui, con una logica dimensionale e non categoriale, emergono diverse sofferenze del “tra”. Sarà presentato uno strumento clinico per l’individuazione e il sostegno specifico nelle varie configurazioni figura/sfondo. La supervisione dei casi portati dai partecipanti consentirà di esercitarsi su questa competenza terapeutica.

Per info e iscrizioni clicca qui

IL SÉ

Chiamiamo “sé” il complesso sistema di contatti necessario per l’adattamento in un campo difficile. Si può considerare che il sé si trovi sulla linea di demarcazione dell’organismo, ma la linea di demarcazione stessa non è isolata dall’ambiente; essa è in contatto con l’ambiente; appartiene ad entrambi, all’organismo e all’ambiente. Il contatto consiste nel toccare, nel toccare qualcosa. Non si deve pensare al sé come ad un’istituzione fissa; esso esiste ogni qualvolta e dovunque vi sia nei fatti un’interazione sulla linea di demarcazione. Per parafrasare Aristotele: “Quando il pollice viene pizzicato, il sé esiste nel pollice che duole”.

F.Perls, R.F.Hefferline, P.Goodman

ATTACCAMENTI TRAUMATICI. Un approccio fenomenologico.

Si è appena concluso, il 18 marzo a Milano, il workshop internazionale organizzato dall’Istituto di Gestalt HCC Italy e condotto dalla dott.ssa Ruella Frank, psicoterapeuta della Gestalt del New York Institute.
I partecipanti, un gruppo internazionale di 60 persone, sono stati pienamente coinvolti sul piano teorico, ma soprattutto hanno contribuito a creare un’esperienza condivisa sul tema del processo di attaccamento traumatico.
Grazie a Ruella Frank per aver trasmesso con i suoi occhi, la sua voce, i suoi movimenti, tutta la sua passione per il tema del movimento; a Stefania Benini per aver tradotto con grazia, coerenza e competenza; a tutti coloro che hanno partecipato per essere riusciti, all’interno di un gruppo così ampio, a lasciare ognuno una narrazione di sé attraverso il movimento.
OCCHI E ORECCHIE PER ASCOLTARE
«… non ascoltate le parole, ma soltanto quello che vi dice la voce, quel che vi dicono i movimenti,quel che vi dice l’atteggiamento, quel che vi dice l’immagine. (…) Se abbiamo occhi e orecchie, il mondo è aperto»
Fritz Perls

WORKSHOP INTERNAZIONALE CON ECM “ATTACCAMENTI TRAUMATICI: UN APPROCCIO FENOMENOLOGICO”

MILANO, 17 – 18 marzo 2016

Con Ruella Frank
(New York Institute For Gestalt Therapy)

 
Le tradizionali teorie sull’evoluzione del trauma nei primi anni di vita del bambino hanno messo in evidenza il contributo dei genitori in quella che poi diventa una reazione traumatica abituale del bambino. Di conseguenza, il bambino risponde al genitore con modalità rigide e ripetitive. Questa lettura evolutiva del trauma non considera le dinamiche relazionali che sono parte integrante di ogni organizzazione dell’esperienza.
Ruella Frank, docente internazionale, che ha esplorato i modelli di movimento dei neonati e la loro relazione con l’adulto a partire dalla metà degli anni ’70, ha fondato e dirige il Center for Somatic Studies, (facoltà del New York Institute for Gestalt Therapy), offre una diversa prospettiva relazionale e contestuale. Se si osservano i micro-movimenti nell’interazione bambino/genitore, si può notare come il rischio di ri-traumatizzare il bambino nasca dall’impatto potente che i suoi comportamenti hanno sui genitori, nel qui e ora della loro relazione.
Il workshop, attraverso una metodologia esperienziale e teorica, si focalizzerà su quegli schemi interattivi – sia dei genitori che del bambino – che creano un attaccamento traumatico e che possono essere responsabili anche della trasmissione intergenerazionale dei traumi.
Verrà inoltre approfondito l’influsso che questi schemi precoci hanno sullo sviluppo della relazione tra terapeuta e paziente, nel qui e ora.
 

Per consultare il programma clicca qui

CONTATTO E RELAZIONE

Robine sottolinea la differenza esistente tra il concetto di contatto e quello di relazione: «Essendo “la realtà primaria più semplice”, il contatto non indica ancora la relazione. La tematica del contatto è al di qua dell’oggetto, al di qua dell’altro. Il contatto non denota ancora l’investimento di un oggetto o di un altro, ma denota uno schema senso-motorio, dei modi di sentire e muoversi, di “andare verso e prendere”» (Robin, Il rivelarsi del sé nel contatto, 2006, p. 41). La relazione rimanda, invece, all’interazione tra due o più persone, e quindi alla reciprocità dell’esperienza di incontro.
Vi è un’altra fondamentale differenza tra contatto e relazione, pure evidenziata da Robine. Il contatto indica l’esperienza dell’incontro nel qui e ora. La relazione, invece, consiste nell’insieme degli incontri che sono avvenuti nel tempo. Il concetto di relazione rinvia alla dimensione del tempo, alla storia del rapporto tra due persone. Contatto e relazione sono riconducibili a due diverse concezioni del tempo, presenti nella cultura greca. Il contatto rinvia a kairòs, la concezione soggettiva del tempo, vale a dire il momento presente in cui qualcosa accade, qualcosa è vissuto. La relazione fa riferimento a chrònos, l’idea oggettiva del tempo, ossia il tempo che scorre attraverso il succedersi degli eventi.

Albino Macaluso (da QdG 2012/2)

Enna, 23 marzo 2016 Seminario “LA PSICODIAGNOSTICA TRA NOSOGRAFIA ED ESTETICA” con Margherita Spagnuolo Lobb

 
 
Il prossimo 23 marzo presso l’Università KORE di Enna si terrà un seminario sul tema della Psicodiagnostica, organizzato dalla Facoltà di Scienze dell’Uomo e della Società. L’Istituto di Gestalt HCC Italy ha il piacere di essere presente con gli interventi del nostro direttore, prof.ssa Margherita Spagnuolo Lobb, e della didatta in formazione, dott.ssa Annalisa Molfese.
 

Per info e iscrizioni vai su: www.unikore.it