L’obiettivo terapeutico fondamentale è quello di consentire all’individuo di integrare, cioè di sperimentare una gestalt per lui pregnante e ricca di senso e vitalità, a partire dalle sue caratteristiche relazionali così come si evidenziano nel campo dell’interazione. E tutto questo è possibile grazie alla lettura dello sviluppo umano non più in chiave valutativa (a ogni fase una competenza, a ogni carenza un sostegno specifico), bensì in ottica autenticamente fenomenologica. Una modalità terapeutica che tenga conto della autenticità della persona, del suo essere creativamente unica e proiettata nel next della sua umana avventura.
Giuseppe Sampognaro
da: Quaderni di Gestalt vol. XXV 2012/2 La prospettiva evolutiva in psicoterapia della Gestalt
16 Ottobre, Palermo PRESENTAZIONE DEL LIBRO IL DONO AL TEMPO DELLA CRISI
Siamo lieti di invitarvi alla presentazione del libro “Il dono al tempo della crisi. Per una psicologia del riconoscimento”, di Enrico Molinari e Pietro Andrea Cavaleri che si terrà il 16 Ottobre a Palermo nei locali della libreria Mondadori Megastore.
Durante l’incontro interverranno:
Prof. Anna Maria Pepi, Professore Ordinario di Psicologia dello Sviluppo dell’Università degli Studi di Palermo
Dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb, Psicologa, Psicoterapeuta, Direttore Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto di Gestalt HCC Italy
Uno degli autori Dott. Pietro A. Cavaleri, Psicologo, Psicoterapeuta, Didatta Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto di Gestalt HCC Italy, Assessore Solidarietà e interculturalità del Comune di Caltanissetta
Milano, 23 ottobre 2015 Seminari “In Contatto… con la Gestalt” IL CORPO NELL’APPROCCIO GESTALTICO: da Freud a Reich, da Merleau Ponty a Perls
Per la psicoterapia della Gestalt l’esperienza corporea è innanzitutto esperienza dimovimento-con.
Essa è colta nella sua valenza fenomenologica ed estetica, che consente di dare sostegno al movimento come now-for-next.
Nel setting terapeutico, che è il contesto che ci interessa maggiormente, l’esperienza corporea esprime il movimento di integrazione/contatto per cui il paziente chiede sostegno al terapeuta.
Margherita Spagnuolo Lobb
Il seminario intende esplorare l’evoluzione della concezione corporea in psicoterapia, dalla teoria freudiana alla rilettura di Wilhelm Reich, alla prospettiva fenomenologica di Maurice Merleau Ponty, fino alla teorizzazione di Fritz Perls e alla rilettura gestaltica contemporanea di Margherita Spagnuolo Lobb.
Agevolazioni nelle tre sedi per l’iscrizione all’anno 2015-2016!
L’Istituto di Gestalt HCC Italy mette a disposizione degli studenti che intendono iscriversi all’anno accademico 2015/2016 numerose agevolazioni:
– 500 Euro di rimborso per studenti fuori sede (sede di Siracusa)
– riduzioni della retta per coloro che hanno reddito ISEE basso e/o sono disoccupati(tutte le sedi)
LA VITALITÀ UMANA TRA NATURA E CULTURA
Perls e Goodman appaiono inclini ad un modello antropologico che riguarda la visione dell’uomo espressa da Rank, per il quale la singola persona umana non precede la società, ma nasce con essa; mentre l’esperienza del conflitto psichico non scaturisce dal costituirsi della civiltà, ma è pre-culturale ed esistenziale, fa cioè parte integrante della vicenda umana ed è fonte di quella vitale eccitazione da cui soltanto emerge la creatività adattiva e l’evoluzione.
[…] La tensione corporea coartata e la sofferenza psichica non sono, dunque, l’esito finale di una irreversibile contraddizione esistente tra natura e cultura, quanto piuttosto l’espressione di una mancata o parziale integrazione di dimensioni differenti della medesima vitalità umana, che spontaneamente tendono ad una “unità dinamica” sempre più complessa ed esigente.
Pietro A. Cavaleri
Tratto da “Reich e Perls” in QdG 2013/1 L’esperienza corporea in psicoterapia, pp. 88-89.
Catania, 15 Ottobre 2015 SEMINARI “IN CONTATTO… CON LA GESTALT” SEQUENZE DI GESTALT. È possibile curare col cinema? con Giuseppe Mirone
Dall’ “effetto phi“ ai neuroni specchio, dall’identificazione all’empatia, molti studiosi sono sempre stati attratti dal potere che l’esperienza della visione di un film esercita sullo spettatore.
Il seminario propone un approccio fenomenologico all’uso di sequenze cinematografiche, per sostenere l’emergere di figure significative da uno sfondo condiviso in un setting di gruppo. Attraverso la visione di spezzoni di film, ci si focalizzerà sul confine di contatto tra i partecipanti e le immagini, e tra i partecipanti stessi, in un movimento in cui esperienza estetica ed esperienza relazionale si significano a vicenda.
Condurrà il seminario il dott. Giuseppe Mirone, medico, psicoterapeuta e didatta dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
Per info e iscrizioni clicca qui
Caltanissetta, 15 ottobre 2015 SEMINARI “IN CONTATTO… CON LA GESTALT” GIOVANI FUNAMBOLI: esperienze depressive in adolescenza con Michele Lipani
L’incontro, gratuito, propone una chiave di lettura dell’esperienza depressiva, che può essere vissuta durante l’adolescenza molto più spesso di quanto immaginiamo. Essa a volte si colloca sul crinale tra “fisiologia” e rischio psicopatologico per gli adolescenti.
Sullo sfondo di significati culturali ed evolutivi, ci soffermeremo sulla prospettiva gestaltica al tema, che sottolinea il ruolo dell’aspetto fenomenologico e della qualità della relazione con l’altro.
Condurrà il seminario il dott. Michele Lipani, psicologo psicoterapeuta e didatta dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
Per info e iscrizioni clicca qui
L’ESPERIENZA DEPRESSIVA IN ADOLESCENZA
L’adolescente che attraversa una fase depressiva si macera nel conflitto insanabile, tra ciò che vorrebbe essere e ciò che riesce ad essere, tra ciò che vorrebbe fare, i suoi sogni, le sue aspettative, e ciò che poi effettivamente fa. Ancora peggio se deve mettere in discussione le aspettative che gli altri hanno nutrito per lui e sostituirle con nuove aspettative più sue. Da ciò scaturisce il sentire la fatica di diventare se stesso, il senso di inadeguatezza e di inibizione, l’impotenza, la paura di non essere “visto”, di non valere abbastanza.
Spesso l’esperienza non riesce ad essere narrata, condivisa: come i movimenti, anche le parole sembrano diventare goffe, il chi sono io si connota di senso di frustrazione e fallimento.
(Tratto da: “Giovani funamboli: esperienze depressive in adolescenza”, in Quaderni di Gestalt volume XXVII 2014/2, La psicopatologia in psicoterapia della Gestalt)
Palermo, 1 ottobre 2015 Seminari “In Contatto… con la Gestalt” LA PSICOTERAPIA DELLA GESTALT E LA RELAZIONE CON I FRATELLI: tra legami e conflitti con Viviana Polizzi
«Un modello familiare gestaltico focalizza la diagnosi sull’esperienza di contatto tra i membri, sulla pienezza della loro presenza (o consapevolezza al confine di contatto) e sulla spontaneità o meno con cui si raggiungono. L’intervento clinico sostiene il now-for-nextdei suoi membri, l’intenzionalità di contatto non portata a termine, il gesto incompiuto di ciascun membro, e questo, per effetto dell’autoregolazione, porta all’armonia e alla spontaneità delle relazioni familiari» (Spagnuolo Lobb, 2011, p. 192)
Attraverso il modello della psicoterapia della Gestalt il seminario si propone di osservare le dinamiche familiari e della coppia genitoriale per comprendere la relazione con e tra i figli.