Ha inizio il MEETING 2015 dell’ISTITUTO DI GESTALT HCC Italy: incontro dei collaboratori delle diverse sedi del CENTRO CLINICO E DI RICERCA

20141129_fronte-WEB
Oggi tutti i collaboratori del Centro Clinico e di Ricerca dell’Istituto di Gestalt HCC Italy si riuniscono a Torino per fare il punto sulle attività cliniche e di ricerca delle diverse sedi e per la programmazione del nuovo anno di lavoro.
Sono psicoterapeuti di tutta Italia, provenienti da Siracusa, Palermo, Milano, Torino e Vicenza.
Auguriamo loro un buon inizio dei lavori e un buon meeting!
10407644_10152312538308262_465769893119430303_n
Nei prossimi giorni il meeting vedrà la partecipazione di tutti i didatti, allievi didatti e collaboratori delle tre sedi dell’Istituto: Siracusa, Palermo e Milano. Si condividerà una nuova esperienza, sfondo comune per rispondere insieme a “cosa vuol dire essere una scuola di specializzazione in psicoterapia oggi”.

PREPARATIVI PER IL MEETING ANNUALE 2015

L’istituto di Gestalt HCC Italy sta vivendo in questi giorni i momenti preparativi per un importante appuntamento organizzativo e formativo che si rinnova ogni anno: il Meeting dei didatti, allievi-didatti e collaboratori dell’Istituto.
Quest’anno l’incontro si svolgerà dal 23 al 26 luglio a Pracatinat (Torino) ed il tema sarà centrato su “Essere una Scuola di Specializzazione in psicoterapia della Gestalt oggi”.

Seguiteci, vi daremo notizie!10559873_10152312545898262_6169839219935525107_nMeeting Istituto di Gestalt HCC Italy – Terrasini (PA) 2014

 
«È compito etico di ogni organizzazione sociale riconoscere il desiderio e lo sforzo che ogni individuo fa per fare crescere con la propria individualità il patrimonio comune».
Margherita Spagnuolo Lobb

È morto KEN EVANS. L’Istituto di Gestalt HCC Italy comunica con grande tristezza la perdita del collega

È morto KEN EVANS.
imagesL’Istituto di Gestalt HCC Italy comunica con grande tristezza la perdita del collega, psicoterapeuta della Gestalt inglese che ha significato molto per l’Istituto.
Così lo ricorda Margherita Spagnuolo Lobb.
Ken è stato presidente della EAP (European Association for Psychotherapy), poi presidente della EAGT (European Association for Gestalt Therapy) e di molte altre associazioni. Per il lavoro che ha fatto per la psicoterapia della Gestalt è stato nominato membro onorario della EAGT.
Qualcuno ricorderà il commovente seminario che ha svolto nel nostro Istituto, a Siracusa, diversi anni fa.
La sua carriera è stata brillante, si è occupato di un’ampia gamma di aspetti della psicoterapia e della formazione, dagli standard formativi alla ricerca, ha condotto diversi programmi universitari di psicoterapia, ha dato un contributo notevole alla istituzionalizzazione della formazione alla psicoterapia in Europa.
Ken è stato molte cose importanti, sia a livello di politica della professione che a livello di metodologia formativa, ma soprattutto è stato un amico per me e per molti colleghi, capace di una profonda umanità. La sua frase «non si può uccidere un nemico se lo si guarda negli occhi» continua ad essere per me fonte di grande saggezza.
Con lui abbiamo condiviso momenti di impegno per la professione, di vicinanza umana e di divertimento.
Aveva attraversato con grande coraggio la morte della prima moglie, Mary, per cancro. Era riuscito a dare a quella esperienza il valore di una profonda crescita umana, scrivendo un articolo memorabile nel British Gestalt Journal (tradotto nei Quaderni di Gestalt) “Living with Dying” (Vivere con chi muore). Questa la referenza per chi volesse leggerlo:
Evans K. (2005). Vivere con il morire. In: Quaderni di Gestalt, vol. XXI, 36/41, pp. 67-79. Ed or. Living with Dying, The British Gestalt Journal, IX, 2000, n. 2: 87-97.
Aveva aggredito il dolore con coraggio, diventando subito dopo la morte della moglie, all’età di 54 anni, un paracadutista.
La morte lo ha colto nel sonno, senza dargli la possibilità di salutarci, lasciandoci un patrimonio enorme di umanità e coraggio di vivere.
E’ morto nella notte tra martedì 14 e mercoledì 15 luglio 2015, nella sua casa della Normandia, per un infarto. Non ha avuto coscienza del passaggio.
Aveva trascorso una bella giornata con i nipotini, nella tenuta in cui lui e la moglie Johanna Hewitt Evans da anni amavano coltivare la terra e allevare pecore Suffolk, oltre a dirigere l’Istituto di formazione internazionale da loro fondato, The European Centre for Psychotherapeutic Studies.
E’ per me importante condividere con voi questo passaggio evolutivo della comunità gestaltica, e dare la possibilità di una condivisione a chi ci è vicino.
 
Margherita Spagnuolo Lobb

IL CAMPO RELAZIONALE

 
qdg blog«Il concetto di “sfondo condiviso”, che possiamo definire “campo co-creato”, o “campo relazionale”, ci consente di non restare schiacciati sul “qui e ora” dell’incontro tra paziente e terapeuta e di considerare anche la dimensione temporale della relazione che si sviluppa tra loro. Solo collocando il momento di contatto all’interno di un contesto temporale, di una storia condivisa, possiamo dargli significato».
 
Albino Macaluso
(QdG 2012/2, p.78)

I QUADERNI RACCONTANO: Lo sfondo dell’esperienza e l’intenzionalità di contatto

Lo sfondo dell’esperienza e l’intenzionalità di contatto

qdg blog
Il terapeuta della Gestalt ha bisogno di strumenti per gestire la co-creazione del confine di contatto terapeutico, ma anche di una mappa che gli consenta di orientarsi nello sviluppo del paziente per come si presenta all’evidenza clinica, dunque nel setting di cura.
Un approccio relazionale, processuale e fenomenologico come quello gestaltico, infatti, considera sia il livello diacronico – lo sfondo dell’esperienza evolutiva del paziente – sia il livello sincronico – la figura del disagio attuale e dell’intenzionalità di contatto che cerca di portare a compimento.
Margherita Spagnuolo Lobb
QdG 2012/2, p. 35

CRESCERE COME TERAPEUTI DELLA GESTALT, TRA APPARTENENZA E VITALITÀ

IMG-20150705-WA0002SEDE DI PALERMO – XVIII MIUR

Formare psicoterapeuti è un dono alla società: e proprio per questo la formazione deve tenere conto della condizione sociale, non solo per formare psicoterapeuti “adatti” a curare il disagio psichico contemporaneo, ma anche per usare un linguaggio formativo adatto ai giovani aspiranti terapeuti.
[…] L’allievo deve sentirsi “contenuto” dall’ambiente formativo per sviluppare innanzitutto un senso di appartenenza, grazie al quale potrà affrontare l’incertezza che regna sovrana nella nostra attuale società, sviluppare un senso ben definito di sé e individuare la diversità a cui aprirsi.
L’etica dell’appartenenza è dunque necessaria per arrivare ad un’etica dell’apertura al “diverso”, allo “straniero”.
Margherita Spagnuolo Lobb

Da dove nasce il senso di efficacia quando ci si prende cura degli altri?

Le scienze umane aiutano a recuperare la spontaneità di tendere verso il mondo e l’altro. La fiducia nell’altro e nella possibilità di essere efficaci con lui nasce dalla determinazione, tipica dell’essere umano, a trasformare il dolore in bellezza; è un atteggiamento attivo, trasformativo, non una passiva acquisizione di dogmi (o di lauree). Per aiutare l’altro occorre trascendere se stessi: mettere le proprie esigenze e progetti nello sfondo per occuparsi di quella meravigliosa “parentesi” che è il non sé, e gettarsi nel mondo con il proprio canto, la propria danza, facendo ad esso dono di sé.
E nel canto dell’altro c’è sia il dolore che il desiderio di superarlo, c’è una modalità armonica, una gestalt vibrante e comunicativa.
Perché tutto il dolore delle persone di cui ci prendiamo cura non sia invano, impariamo a conoscere noi stessi così pienamente da poterci trascendere per aprirci alla bellezza del loro dolore, a ricostruire la trama della loro vita, il senso di sé che deriva dal riconoscersi con un corpo sensibile come cittadino di un luogo.
Margherita Spagnuolo Lobb
(Tratto da: “Cammino”, 25 giugno 2015)

Congratulazioni al nostro Istituto per la Presidenza FISIG!

IMG_4711Il 23 giugno 2015 Margherita Spagnuolo Lobb, direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, è stata eletta presidente della FISIG (Federazione delle Scuole Italiane di Gestalt riconosciute dal Ministero).
L’elezione del presidente ha sempre seguito, in FISIG, il criterio della rotazione tra i direttori di Istituti. Siamo certi che questa presidenza rappresenterà un’opportunità per tutto il nostro Istituto di dare maggiore visibilità scientifica alla Psicoterapia della Gestalt in Italia.
Congratulazioni, Margherita!
La tua competenza nell’individuare e sostenere le risorse di ciascuno, la tua capacità di connettere le persone, unite nell’amore per la Gestalt, ti renderà la persona più adatta in questo momento storico.
Con l’augurio di mantenere luminose, anche in quest’avventura, tali tue doti e la tua bella energia.
Roberta La Rosa e lo staff del tuo Istituto