Caltanissetta, 17 giugno 2015 Seminari "In Contatto… con la Gestalt" LE FERITE INVISIBILI DEI MIGRANTI con Giuseppe Cannella

«Lo psicoterapeuta svolge una missione sociale e politica quando lavora perché gli individui ritrovino vitalità ispirata, fede divergente e passioni radicate,
superando l’attuale impasse fatto di violenza senza un perché e di un vuoto valoriale
che parte da una fisiologia vissuta senza contenimento»
Margherita Spagnuolo Lobb
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Il seminario, che seguirà di pochi giorni il convegno dal titolo “FLUSSI MIGRATORI TRA CLINICA E SOCIETÀ. METAMORFOSI CULTURALE, CONFLITTO E BISOGNO DI RADICAMENTO”, tenuto a Siracusa dall’Istituto di Gestalt il 5 e 6 giugno, intende focalizzarsi sulla narrazione dell’esperienza clinica e umana che Giuseppe Cannella, psichiatra e psicoterapeuta “al fronte”, vive con chi, ferito nel corpo e nell’anima, giunge da migrante nella nostra terra.
La relazione di cura che accoglie questo ALTRO è innanzitutto uno stare con chi arriva da lontano e talora dalle sponde dello stesso mare, fuggendo da guerre, conflitti e povertà, ed offrire uno spazio di umanità in cui narrare il dolore della propria storia e, forse, le speranze del proprio futuro.
 
Il dr. Giuseppe Cannella, psichiatra e psicoterapeuta della Gestalt, si è formato con i maggiori rappresentanti della psicoterapia della Gestalt: M. Spagnuolo Lobb e G. Salonia, J. Zinker, C.V. Bandin, C. Hodges, J.M. Robine. Ha condotto gruppi per anoressiche e bulimiche presso il Day Hospital dei Disturbi del Comportamento Alimentare del Policlinico Universitario di Catania e, con la supervisione di Raffaele Barone (COIRAG), ha curato per diverse comunità residenziali la costruzione di percorsi terapeutici per soggetti psicotici. Consulente del Centro dietetico e nutrizionale NUTRICARE di Ragusa, opera come psichiatra e psicoterapeuta presso la Comunità CAFEO di Modica e Ragusa e con vittime di torture e trattamenti inumani con l’associazione MEDU(Medici per i diritti umani). Svolge la libera professione a Vittoria, Ragusa e Catania.

25 GIUGNO: Continua il ciclo di supervisioni per gli ex-allievi con l’incontro sul tema “La fenomenologia della violenza nelle relazioni intime: aspetti psico-educativi, clinici e giuridici con R. Militello e M. Smiraglia

25.06.2015-ex-allievi
In quanto psicoterapeuti, possiamo frequentemente trovarci a dover gestire situazioni difficili di violenza familiare o su minori. Avere nel nostro bagaglio formativo gli strumenti (clinici, psicoeducativi, giuridici) idonei per riuscirci prontamente è fondamentale. Per questo l’Istituto ha pensato agli ex-allievi offrendo un seminario gratuito finalizzato ad integrare le loro conoscenze cliniche con gli ultimi contributi dell’Istituto sul fenomeno.

Vi aspettiamo!

Clicca qui per iscriverti

Siracusa, 29 maggio 2015: AUGURI AI NUOVI SPECIALIZZATI!

Il 29 maggio scorso, presso la sede di Siracusa, hanno completato il percorso formativo diventando PSICOTERAPEUTI DELLA GESTALT:
Dott.ssa Federica Marino – Titolo Tesi “Figura e sfondo nella psicoterapia di gruppo: storia di un gruppo di agitatori di sfondo” – Relatore:  Dott.ssa Stefania Pagliazzo
 
Dott.  Andrea Assennato – Titolo Tesi “Il sostegno del paziente cardiopatico e il modello gestaltico. L’incontro con l’altro nell’esperienza della malattia” – Relatore: Dott. Pietro Andrea Cavaleri
 
Dott.ssa Alessandra Roccasalva – Titolo Tesi “Mamme che Nascono-Un Abbraccio che Contiene. Il Sostegno alla Genitorialità in una prospettiva Gestaltica” – Relatore: Dott.ssa Antonella Tavera
 
Dott. Salvatore Greco – Titolo Tesi “Estetica e co-creazione” – Relatore: Dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb
 
Ai nuovi psicoterapeuti della Gestalt un sentito augurio di buona vita e di un grande successo professionale!
 

Seminari "In Contatto… con la Gestalt" L’AMORE IN PSICOTERAPIA DELLA GESTALT

Catania, 9 giugno 2015
Seminari “In Contatto… con la Gestalt”
L’AMORE IN PSICOTERAPIA DELLA GESTALT
con Giuseppe Sampognaro

 
IMG-20150609-WA0004Il primo seminario 2015 “In Contatto… con la Gestalt” a Catania è stato un incontro molto intenso e partecipato, in cui Giuseppe Sampognaro ha approfondito la specificità del modello gestaltico sul processo di innamoramento, che fa della relazione autentica il punto di approdo di ogni processo di cura.
Silvia Alaimo
 
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SECONDO GIORNO DEL CONVEGNO FLUSSI MIGRATORI TRA CLINICA E SOCIETÀ. METAMORFOSI CULTURALE, CONFLITTO E BISOGNO DI RADICAMENTO.

IMG-20150606-WA0009La seconda giornata del convegno si articola in maniera dinamica, dopo i saluti in apertura di Fulvio Giardina, presidente dell’Ordine Nazionale degli Psicologi, con approfondimenti clinici forniti dai relatori.
Michela Gecele, chair della giornata, introduce il lavoro di Piero Coppo, che presenta la prima relazione su “la clinica degli attaccamenti”. Portando esperienze e ricerche, collega la formazione degli operatori al contesto culturale e politico in cui siamo inseriti. Termina con una toccante narrazione di un caso clinico: una declinazione esemplare dell’approccio etnopsichiatrico all’interno della stanza di terapia, che diviene luogo di integrazione tra dimensioni personale, neurofisiologico e culturale.
Margherita Spagnuolo Lobb presenta il suo attualissimo lavoro sui “foreign fighters”, fenomeno di “migrazione al contrario” dei giovani occidentali che si arruolano come guerrieri o martiri del mondo islamico. Presentando una panoramica sull’evoluzione del sentire sociale e sui suoi risvolti nel lavoro terapeutico, propone al pubblico un’emozionante esperienza di connessione tra sentire corporeo e senso di radicamento nella relazione. Esplicita infine la necessità sociale di riconoscere la bellezza celata nella goffaggine degli adolescenti di oggi.
Santo Di Nuovo, con l’atteggiamento brioso che lo caratterizza, mette in evidenza la scottante questione dell’accoglienza del diverso nelle dinamiche identitarie, sottolineando che siamo ancora in tempo per favorire un cambiamento culturale nella psiche dei giovani di oggi.
Daniele La Barbera espone la sua interessante relazione su come fare psicoterapia nella nostra epoca post-moderna, digitalizzata, che ha portato a ciò che Lyotard definisce il collasso della narrazione. Oggi, infatti emergono una serie di “normopatie” in tutte le fasce d’età, legate ad una dipendenza dal virtuale, che svela la condizione di solitudine che le persone vivono.
Antonio Roberto Cascio collega il tema delle emergenze alla teoria della psicoterapia della Gestalt, riprendendo testualmente l’opera di Goodman. Nella nostra società, afferma, occorre ridefinire il concetto di sicurezza poiché esistono eventi storico-cosmici che interferiscono con questa dimensione utopica che si è sviluppata nella classe medio borghese, come dice Baumann. Ecco che allora educarci al rischio ed alla sconfitta come terapeuti significa tenere viva la fiducia nella relazione, nonostante il fallimento delle precedenti, da parte di chi si rivolge a noi.
Laura Deotti, coordinatrice del Team MEDU (medici per i diritti umani), espone la sua toccante testimonianza nell’accoglienza ai migranti, dando voce alle loro emozioni e al loro vissuto di terrore.
Il convegno si conclude con una tavola rotonda dei relatori, coordinata da Margherita Spagnuolo Lobb, che chiede a loro e al pubblico: come ci sentiamo trasformati da questo convegno? Al senso di impotenza, angoscia, rabbia suscitato dalle condizioni disumane di questo esodo dalle popolazioni africane, fa eco la certezza di un valore fondamentale che sta emergendo nella nostra società: la consapevolezza del nostro limite umano e politico e della fragilità del sentire sociale dell’occidente. Stiamo vivendo un’occasione di ristrutturazione delle nostre percezioni, in cui le culture altre sostengono nuove possibilità più che rappresentare una minaccia. Guardare lo straniero con un senso di apertura al nuovo significa superare la società narcisistica, ormai obsoleta.                         Silvia Alaimo, allieva-didatta 1°anno, Siracusa

PRENDE IL VIA IL CONVEGNO A SIRACUSA “FLUSSI MIGRATORI TRA CLINICA E SOCIETÀ. METAMORFOSI CULTURALE, CONFLITTO E BISOGNO DI RADICAMENTO”

IMG-20150605-WA0018Ha inizio l’evento più importante di quest’anno per l’Istituto di gestalt Hcc Italy accolto nella sala convegni del Museo Paolo Orsi, la cui pianta circolare sembra far convergere le energie e l’ascolto del numeroso pubblico, al focus delle relazioni che toccano temi di grande contemporaneità culturale e sociale. Margherita Spagnuolo Lobb, direttore dell’Istituto di Gestalt Hcc Italy, introduce il tema del convegno relativo al rapporto con lo straniero e la diversità, rappresentata dalla metafora dei migranti in terra straniera, proponendo la visione gestaltica e guardando al ruolo del terapeuta che opera in una società in continua metamorfosi culturale e identitaria.
La globalizzazione delle comunicazioni si sostituisce al ground di contatti scontati e annulla definitivamente i riti di passaggio fondamentali per transitare da una dimensione dell’infanzia (oikos) a quella adulta della polis.
Piero Coppo, illustre etnopsichiatra, tratta il tema dell’identità culturale, a partire dalle definizioni di ciò che chiamiamo cultura e umanità sullo sfondo teorico che si dirama nei vari filoni della psichiatria interculturale.
Piero Andrea Cavaleri, didatta dell’Istituto di Gestalt, collega il ruolo di psicoterapeuta a quello politico, in quanto assessore nella sua città. Critica la prospettiva “antica” dell’odierno uomo tecnologico che non guarda al di la del proprio naso, o meglio, del proprio “schermo” virtuale, rischiando quella che lui cita come erosione empatica intesa come incapacità di leggere le proprie ed altrui emozioni.
Segue l’intervento molto suggestivo dell’INDA con il sovraintendente Lanza Tomasi e l’attrice Valentina Banci che recita un frammento della Medea vibrante di emozioni.
Gianni Francesetti, didatta dell’Istituto di Gestalt Hcc Italy, introduce il tema della trasmissione intergenerazionale del trauma attraverso ricerche effettuate nel campo delle neuroscienze e dell’epigenetica, sostenendo come il terapeuta possa sintonizzarsi con l’emozione del paziente che, a seguito del trauma, anestetizza il dolore.

Vogliamo parlare del nostro incontro con la diversità?

Il 5 e 6 giugno a Siracusa, nell’Auditorium del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi”, dalle 9.00 alle 17.30, si terrà il convegno gratuito:

Flussi migratori tra clinica e società.
Metamorfosi culturale, conflitto e bisogno di radicamento.
La prospettiva gestaltica.

 Senza titolo
Un tema fondamentale, che ha animato tutta la teoria della psicoterapia della Gestalt dal suo nascere, verrà rivisitato il 5 e 6 giugno a Siracusa, nel tradizionale evento organizzato dall’Istituto di Gestalt HCC Italy, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, diretto da Margherita Spagnuolo Lobb, in occasione del ciclo di manifestazioni classiche organizzate dall’Inda (Istituto Nazionale del Dramma Antico), giunto alla cinquantunesima edizione.
Psicoterapeuti della Gestalt e accademici dialogheranno con Piero Coppo, il fondatore dell’ETNOPSICHIATRIA ITALIANA, un ramo della psichiatria che indaga i misteri della mente umana davanti alle diversità culturali, e con Graziella Fava Viziello, già professore ordinario dell’Università di Padova, presidente AEPEA (Associazione Europea Psicopatologia infanzia e adolescenza).
Santo Di Nuovo, Professore Ordinario, Presidente del Corso di Laurea di Psicologia Università di Catania interverrà sulla dinamica sé/altro nell’accoglienza del diverso.
Daniele la Barbera, Professore Ordinario, Direttore dell’ U.O. di Psichiatria dell’Azienda Policlinico dell’Università di Palermo parlerà della psicoterapia nei passaggi culturali.
Margherita Spagnuolo Lobb, oltre a presentare il convegno, relazionerà sul fascino del fondamentalismo nei giovani dell’occidente.
Relazioneranno anche i didatti dell’Istituto di Gestalt HCC Italy: Piero Cavaleri, Psicologo psicoterapeuta e Assessore alla Interculturalità del Comune di Caltanissetta, parlerà del conflitto e dei processi di riconoscimento; Gianni Francesetti, Presidente della European Association for Gestalt Therapy, parlerà della trasmissione generazionale dei traumi; Antonio Cascio, esperto di psicologia dell’emergenza, presenterà i concetti di esistenza ed emergenza nella psicoterapia della Gestalt; gli psichiatri Giuseppe Cannella e Michela Gecele e lo psicologo Sebastiano Messina, esperti di clinica dell’immigrazione, porteranno in una tavola rotonda la loro esperienza di psicoterapeuti al fronte.
Laura Deotti, Coordinatrice del team MEDU in Sicilia, porterà le storie dei migranti che ogni giorno raggiungono le nostre coste con un fardello di drammi umani che non possiamo ignorare.
Ospiti particolarmente graditi saranno l’attrice Valentina Banci, che quest’anno interpreta la Medea di Seneca, per la regia di Paolo Magelli, e il Sovrintendente dell’Inda Gioacchino Lanza Tomasi.
Inizierà i lavori il Direttore Generale dell’ASP di Siracusa, Salvatore Brugaletta, per il contributo che la struttura sanitaria dà quotidianamente ai flussi migratori.
Dopo il convegno, sarà possibile recarsi al Teatro Greco usufruendo di uno sconto sul costo del biglietto.
Il convegno rilascia crediti ECM per tutte le professioni sanitarie, è inoltre accreditato presso l’Ordine degli Assistenti Sociali, come formazione continua presso il CNCP, ed è valido come tirocinio interno per gli studenti del corso di Laurea triennale e Magistrale in Psicologia dell’Università di Catania.
Buon convegno a tutti!
Per coloro che per motivi di sicurezza della sala non hanno potuto essere accettati: cercheremo di farvi vivere il convegno attraverso il nostro blog!
Tornate a visitarci domani!

Catania, 9 giugno L’AMORE IN PSICOTERAPIA DELLA GESTALT con GIUSEPPE SAMPOGNARO

IN-CONTATTO-CT-2015La dinamica dell’amore è contenuta sotto varie forme nella relazione terapeutica, vissuta sia dal paziente che intraprende il percorso clinico, sia dal terapeuta che guarda con interesse la bellezza che emerge nell’Altro, e sperimentata reciprocamente nel legame di cura.
Ancora una volta la psicoterapia della Gestalt offre un’inedita visione che va dritta al ‘cuore’ della relazione.
Giuseppe Sampognaro è didatta dell’Istituto di Gestalt Hcc Italy. Specializzato in Psicoterapia della Gestalt presso l’Istituto di Gestalt HCC, lavora come psicologo presso l’Unità di Neuropsichiatria Infantile dell’ASP di Siracusa. E’ interessato all’applicazione delle tecniche creative in psicologia clinica; soprattutto, all’uso dell’immagine, della musica e della scrittura nel setting terapeutico.

28 MAGGIO, PALERMO: AUGURI AI NUOVI PSICOTERAPEUTI DELLA GESTALT

Con gioia ed orgoglio il 28 Maggio a Palermo hanno completato il percorso formativo per diventare psicoterapeuti della Gestalt:
IMG-20150529-WA0028Dott.ssa Maria Luisa Borrelli Tutti i bambini possono volare: la Pdg nei disturbi specifici dell’apprendimento – Dott.ssa Isabella Porrovecchio
Dott.ssa Pietra Corriero – Un viaggio tra emozioni ed empatia al confine di contatto tra neuroscienze e PdG – Dott.ssa Marilena Senatore
Dott.ssa Rosa Rizzuto “L’esperienza dell’infertilità nella coppia: la procreazione medicalmente assistitita come adattamento creativo alla genitorialità” – Dott.ssa Marilena Senatore
Dott.ssa Alessandra Vela Il sostegno raggiungibile in Onco-ematologia: un modello gestaltico di ricerca-intervento – Dott.ssa Donatella Buscemi
Dott.ssa Rosanna Iacono “Ri-conoscersi oltre l’alterità: la fenomenologia gestaltica nel setting meticcio” – Dott. Giuseppe Cannella
Dott.ssa Leonora Cupane – La parola che danza e canta, la parola che crea e incanta: la poesia come canale di integrazione terapeutica nella cornice della terapia della Gestalt – Dott. Giuseppe Sampognaro
Dott.ssa Melania Maggio La PdG ai tempi della crisi: stress lavoro correlato e mobbing. Una lettura gestaltica e l’intervento in terapia – Dott. Salvatore Armando Cammarata
Dott.ssa Irene Ruggirello Trauma e Memoria: L’incisione dei ricordi traumatici nel corpo – Dott.ssa Rosanna Militello
Dott.ssa Crocettarachele Sartorio La pelle che non abito. Costruire lo sfondo per non perdersi nella deriva dell’assenza dei confini – Dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb
 
Buona vita ai nuovi psicoterapeuti della Gestalt dallo staff della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Istituto di Gestalt HCC Italy

Palermo, 4 giugno LA RELAZIONE TERAPEUTICA: TRA CONFINE E RESPONSABILITÀ con VIVIANA POLIZZI

Palermo-web“Ciò che aiuta i pazienti a ritrovare la loro spontaneità
non è soltanto sapere ciò che non è stato buono,
ma anche sperimentare nuove possibilità di fare contatto”
Margherita Spagnuolo Lobb
 Per la psicoterapia della Gestalt la relazione terapeutica crea un campo relazionale, all’interno del quale paziente e terapeuta sperimentano in modo nuovo possibilità diverse dello “stare con” l’altro.

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