LA NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO DI GESTALT HCC ITALY A MILANO!

L’Istituto di Gestalt HCC ha una nuova sede a Milano!

IMG-20150501-WA0011Abbiamo il piacere di condividere con i lettori questo passaggio, che rimanda ad una crescita della nostra presenza nella capitale lombarda.
L’Istituto è stato presente in città, da alcuni anni, nell’accogliente sede di via dei Pellegrini, che risultava ormai da tempo insufficiente per le esigenze dell’Istituto.
Al gruppo “casa Milano”, composto dalle dott.sse Roberta La Rosa, Paola ZariniStefania Benini, Paola Maffi, Elisa Profeta, Alessia Repossi, Silvia Tosi, che hanno lavorato con una sinergia meravigliosa per “mettere su casa”, un sentito e commosso ringraziamento dall’intero Staff Didattico dell’Istituto.
Siamo certi che, con la loro passione pulita, il loro impegno di studio e di sviluppo professionale, possiedono quel quid che porterà avanti, ancora in futuro, il lavoro della sede di Milano.

Venite a trovarci in via P. da Palestrina 2, su Corso Buenos Aires!

Seminari "In Contatto… con la Gestalt" PRENDO IL CORPO IN PAROLA. L’ESPERIENZA CORPOREA E LA SCRITTURA CREATIVA IN PSICOTERAPIA DELLA GESTALT

Seminari-in-contatto-new99Secondo la visione della psicoterapia della Gestalt, vissuto corporeo e modalità relazionali della persona si integrano profondamente. Il corpo reca con sé la storia delle relazioni vissute in precedenza e manifesta, a partire dai processi sensoriali, le intenzionalità di contatto con l’ambiente. Nell’approccio fenomenologico anche la parola nasce dal corpo, al confine di contatto, e può costituire uno spazio per esprimere più ampiamente le potenzialità creative e la capacità integratrice del corpo stesso.

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La psicoterapia della Gestalt tra corpo e parola

Per la psicoterapia della Gestalt, la parola non è un processo parallelo al vissuto corporeo: essa fa parte della capacità integratrice del corpo stesso. La parola nasce dal corpo.
Abbiamo un modo nuovo di pensare alla parola, non come mentalizzazione di un impulso, né come capacità parallela dell’esperienza corporea, ma come integrazione socializzata di un vissuto corporeo. La parola nasce al confine di contatto, non nella mente, quindi è un tutt’uno con il processo corporeo, è la capacità dell’organismo di condividere il proprio essere-con rimanendo integrato nell’esperienza corporea.
Margherita Spagnuolo Lobb

Palermo, 28 maggio. Secondo incontro del CICLO DI SEMINARI DI SUPERVISIONE

Secondo incontro del CICLO DI SEMINARI DI SUPERVISIONE “Il confine in evoluzione”LE ESPERIENZE BORDERLINE
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Avrà luogo il prossimo 28 maggio, dalle 14,30 alle 19,30, il secondo seminario a Palermo del ciclo di supervisioni “Il confine in evoluzione” condotte dal direttore, Margherita Spagnuolo Lobb, nelle tre sedi dell’Istituto. I seminari di supervisione rappresentano un’occasione di scambio professionale tra colleghi psicoterapeuti e di aggiornamento sulle nuove abilità terapeutiche oggi richieste in ambito clinico.

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La ferita del confine

Il disturbo borderline di personalità affronta un dramma umano molto più complesso rispetto a quello della repressione delle emozioni e conseguente mancanza di autonomia. Esso appartiene al campo esperienziale più delicato, in cui il dire le proprie emozioni porta ad un’espansione di sé che è sempre drammaticamente conflittuale: un senso profondo di scissione porta allo stesso tempo ad odiare il contatto con l’altro. La ferita vissuta da queste persone riguarda proprio il confine di contatto: la difficoltà di definirsi in modo solido e di definire il movimento del sé rispetto all’ambiente, l’io rispetto al tu.
Margherita Spagnuolo Lobb

Catania, 11 aprile 2015 Seminario conclusivo del “Master in psicodiagnostica”

Si è concluso, dopo sei mesi di attività formative, il Master in Psicodiagnostica. Un percorso intenso, iniziato a Catania nel mese di ottobre, durante il quale è stato approfondito lo studio dei principali strumenti psicodiagnostici utilizzati in ambito scolastico, peritale, clinico, neuropsicologico.
IMG-20150411-WA0004Obiettivo del corso è stato quello di fornire ai partecipanti occasioni per sperimentarsi nell’uso degli strumenti, attraverso esercitazioni di gruppo in aula e attraverso una piattaforma on-line supervisionata dai docenti. Il Master si è articolato in 14 moduli formativi ed ha coinvolto docenti universitari e didatti dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
IMG-20150411-WA0034Si è curato molto ciò che fa da sfondo alla somministrazione degli strumenti, ovvero la finalità della diagnosi e la cornice relazionale all’interno della quale è inserito il processo diagnostico. L’attenzione dunque è stata posta soprattutto sul modus operandi, sull’atteggiamento e sul vissuto del diagnosta nel corso della somministrazione e della restituzione, principalmente attraverso simulate in coppia, seguite dal confronto nel grande gruppo.

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L’obiettivo terapeutico nell’ottica fenomenologica della psicoterapia della gestalt

dicembreL’obiettivo terapeutico fondamentale è quello di consentire all’individuo di integrare, cioè di sperimentare una gestalt per lui pregnante e ricca di senso e vitalità, a partire dalle sue caratteristiche relazionali così come si evidenziano nel campo dell’interazione. E tutto questo è possibile grazie ad una lettura dello sviluppo umano non più in chiave valutativa (a ogni fare una competenza, ad ogni carenza un sostegno compensativo), bensì in un’ottica autenticamente fenomenologica. Una modalità terapeutica che renda conto della autenticità della persona, del suo essere creativamente unica e proiettata nel next della sua umana avventura.
Giuseppe Sampognaro
(tratto da: “La teoria evolutiva in psicoterapia della Gestalt”, in Quaderni di Gestalt volume XXV 2012/2, La prospettiva evolutiva in psicoterapia della Gestalt)