Palermo, 19 marzo 2015 Inizia il ciclo di SUPERVISIONI “Il confine in evoluzione”: le esperienze depressive


“In terapia incontriamo l’esperienza depressiva innanzitutto come una condizione nella quale la dinamica figura/sfondo stenta a mettersi in movimento: la figura fatica a sorgere da uno sfondo senza energia. Non vi sono interessi, né stimoli, né slanci dell’intenzionalità. Il paziente in seduta spesso si siede sulla poltrona e resta in silenzio: nulla abbozza a diventare figura, nulla è rilevante, nulla ha senso. Il senso, infatti, si sviluppa a confine di contatto nella dinamica figura/sfondo, dove la prima acquisisce dimensione, profondità e significato nel suo rapporto con lo sfondo. Non emerge intenzionalità: questa non è una proprietà dell’individuo isolato, ma emerge e si rivela nel contatto: è il moto che anima al confine di contatto il nostro incontrarci. Quando entriamo in un campo relazionale depressivo, i sensi trovano il nulla, una stasi a volte pietrificata a volte di nebbia fluida avvolgente”.

Gianni Francesetti, Jan Roubal

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La gestalt in pillole: Metodo fenomenologico e psicoterapia della Gestalt


Il rapporto fra il metodo fenomenologico e la psicoterapia della Gestalt è complesso e diversificato.
Con Jaspers, il terapeuta è teso a comprendere i vissuti del paziente attraverso l’immedesimazione, senza cercare spiegazioni naturalistiche; a questo si aggiunge l’attenzione ai vissuti controtransferali e co-costruiti. In accordo con la lezione di Merleau-Ponty, i vissuti corporei (costitutivamente in relazione) sono il luogo che mette in contatto paziente e terapeuta con il flusso del «mondo-della-vita» da cui emergono sensazioni, emozioni, pensieri e, quindi, la direzione terapeutica.

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Palermo, 12 marzo 2015 Inizia il NUOVO CICLO di SEMINARI GRATUITI


Il primo dei seminari gratuiti previsti a Palermo per l’anno 2015 intende presentare gli elementi fondamentali della teoria della clinica gestaltica, delineando la loro evoluzione da Gestalt Therapy, il testo fondante della psicoterapia della Gestalt, ad oggi.
La psicoterapia della Gestalt nasce, a metà del XX secolo, come approccio in risposta al bisogno dell’individuo di affrancarsi dal modello autoritario della cultura del tempo, per valorizzare la propria crescita personale nell’ambiente di vita. Ogni esperienza non può che avvenire al confine del contatto tra un organismo animale umano e il suo ambiente. Il processo di contatto consente all’individuo di imparare ad orientarsi nel mondo e ad agire su di esso al fine autoconservativo di assimilare la novità – il diverso da sé – e di crescere.
L’approccio, teorico e clinico insieme, si è sempre adattato nel tempo ai cambiamenti sociali e culturali e intende rispondere anche oggi ai problemi, alle criticità e ai bisogni tipici della post-modernità.
L’incontro sarà condotto dal dott. Albino Macaluso, psicologo psicoterapeuta, didatta della Scuola di Psicoterapia dell’Istituto di Gestalt H.C.C. Italy, specializzato in EMDR. Attualmente lavora presso l’A.S.L. n. 6 di Palermo.
Richiedi la partecipazione gratuita, invia una email a info@gestalt.it

Palermo, 19 marzo 2015 Inizia il ciclo di SUPERVISIONI “Il confine in evoluzione”: Le esperienze depressive


Inaugurata il 16 febbraio a Milano, si aprirà il 19 Marzo anche a Palermo l’edizione 2015 del ciclo di seminari di supervisione Il confine in evoluzione, condotti ogni anno dal direttore Margherita Spagnuolo Lobb presso le tre sedi dell’Istituto di Gestalt HCC Italy (Palermo, Siracusa, Milano). I seminari di supervisione rappresentano un’occasione di scambio tra colleghi psicoterapeuti e di aggiornamento sulle nuove abilità terapeutiche oggi richieste in ambito clinico.
Il ruolo dello psicoterapeuta è fondamentale nella società contemporanea, in quanto essere efficaci con i pazienti implica dare un contributo generativo alla comunità di cui tutti facciamo parte.
Ognuno dei tre incontri offrirà la possibilità di cogliere e sperimentare l’attualità e il fascino della psicoterapia della Gestalt contemporanea attraverso momenti teorici ed esperienze personali e sarà dedicato ad un tema clinico emergente:
1) Le esperienze depressive
2) Le esperienze borderline
3) Le esperienze dissociative
La partecipazione al corso è a numero chiuso ed è riservata a Psicoterapeuti della Gestalt e di altri approcci.
La supervisione del 19 marzo sarà condotta dalla dott.ssa Teresa Borino

Per info e iscrizioni scegli la città in cui preferiresti frequentare il corso:

Milano
Palermo
Siracusa 

CULTURE DIFFERENTI… ESPERIENZE COMUNI:

l’Istituto di Gestalt HCC Italy dall’Italia alla Russia

Le numerose esperienze di insegnamento presso l’Istituto di Gestalt di Mosca del direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb, hanno condotto, oltre che ad un reciproco e proficuo scambio umano e culturale, ad importanti riflessioni interculturali.
Seppure sussistano in Russia condizioni sociali e politiche differenti dalle nostre, che in queste ultime settimane stanno venendo alla ribalta con drammaticità, sono visibili effetti simili a quelli che scorgiamo nella nostra realtà sociale, quali imprevedibilità del futuro da parte delle giovani generazioni, percezione problematica dell’appartenenza sociale e desensibilizzazione corporea.
Il modello della psicoterapia della Gestalt risponde al disagio dell’attuale società post moderna proponendo, ad ogni latitudine, la possibilità di riconoscersi nel contatto. La relazione “da essere umano ad essere umano”, proposta da Perls e Goodman negli anni ’50, è ancora sfondo solido su cui potersi radicare per affrontare l’interculturale sofferenza di oggi.
Di seguito riportiamo uno stralcio dell’intervista a Margherita Spagnuolo Lobb, rilasciata nel corso del suo ultimo viaggio in Russia nell’aprile 2014 e pubblicata in un periodico russo.

INTERVISTA a MARGHERITA SPAGNUOLO LOBB

Com’è possibile rimanere persone normali quando la società stessa sta diventando folle?Siamo testimoni del fatto che ogni cosa che ci circonda sta tragicamente cambiando. Non c’è più il senso di un ground solido e vi sono pochi elementi di unità. Ciò sta creando l’impressione di una rottura con il mondo precedente. Ne parliamo con Margherita Spagnuolo Lobb, docente di psicoterapia della Gestalt presso vari Istituti di Formazione qui a Mosca e a San Pietroburgo.
Come è possibile destreggiarsi in una società borderline, fare in modo che se stessi, la propria famiglia e i contatti più stretti non siano affetti da una perdita del senso di sé?
Provo a trovare una somiglianza. Non solo in Russia non c’è stabilità. In Italia c’è disoccupazione ed è il motivo per cui molte cose sono cambiate. I giovani devono imparare a vivere senza futuro. Non possono andar via dalle case dove sono cresciuti, è difficile per loro iniziare a vivere con un partner. Il loro senso di identità è sofferente, perché sono membri improduttivi della società.
Viviamo situazioni diverse, ma sia in Russia che in Europa c’è il problema di come sopravvivere rimanendo integri. Penso che dobbiamo tener conto delle caratteristiche dei giovani contemporanei e capire il contesto sociale. I giovani di oggi sono nipoti della società definita narcisistica. […]
Ed oggi le giovani generazioni sono desensibilizzate. Devono fare tatuaggi e piercing per sentire il proprio corpo. E quando una persona è debole o desensibilizzata è veramente difficile trovare la propria strada. Credo che sia molto importante che gli psicologi e gli psicoterapeuti oggi possano supportare la capacità di orientarsi nell’imprevedibilità, provando a fidarsi di ciò che accade nel qui ed ora.
E la liquidità ne è una conseguenza. Prima le persone richiedevano al terapeuta qualcosa per se stessi, oggi invece richiedono valori capaci di farli sentire radicati in ciò che fanno. È importante per loro comprendere cosa accade attorno a sé. È comprensibile in circostanze in cui non sai chi è il tuo nemico e dov’è la verità. I valori etici e relazionali sono importanti per sentirsi radicati in un terreno solido. E una tale domanda da parte di un paziente significa che non sente un ground solido sotto i suoi piedi e sta tentando di trovarlo.
[…] È importante sentire il proprio corpo, per diventare consapevoli della presenza dell’altro nel qui ed ora. E ciò aiuterà a vivere in una situazione di imprevedibilità.
 
Come possiamo farci sostenere dalle relazioni con coloro che ci circondano quando riteniamo che non sono come noi e la pensano in modo differente?
È davvero interessante! Il filosofo Eraclito diceva che tutto nasce dal fuoco. Il fuoco è l’energia che accompagna il conflitto sano, quello interessato a scoprire nuove verità, attraverso l’incontro con la diversità. C’è qualcosa di nuovo quando le persone difendono la propria posizione e nello stesso tempo sono capaci di accogliere la novità portata dall’altro. Ma solo nel caso in cui le persone in contrasto non lottano per i propri interessi, per annientare l’altro, ma per trovare nuove definizioni di sé.

Convegno “FENOMENOLOGIA DELLE RELAZIONI INTIME E DELLA VIOLENZA” 20 Febbraio 2015, Palermo

Venerdì 20 febbraio si è svolto a Palermo, nell’elegante e storica sede del Palazzo Steri, il convegno dal titolo “Fenomenologia delle relazioni intime e della violenza”, convegno di apertura dell’omonimo master organizzato grazie alla collaborazione del nostro Istituto con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Così come nel pensiero degli organizzatori, Dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb e Prof. Vittorio Cigoli, il convegno ha riunito assieme i contributi e le testimonianze delle diverse professionalità impegnate a vari livelli ed in più ambiti nella prevenzione, valutazione e cura della violenza nelle relazioni intime. L’evento, che ha trovato una risposta pronta, numerosa (circa 500 presenze) e sensibile (molti giovani e molti operatori dei servizi) nella città di Palermo, per la sua ricchezza di interventi nell’integrazione di modelli culturali e teorici, assieme alle testimonianze dei rappresentanti dei servizi territoriali, ha proposto una possibile lettura complessa e diversificata della fenomenologia della violenza nelle relazioni intime. Partendo dall’analisi dei fatti di cronaca, delle statistiche, delle storie, dei paradigmi culturali in evoluzione, della clinica e della patologia, del diritto e della gestione dell’emergenza, si è delineato ai presenti un quadro del fenomeno in cui complessità, integrazione e lavoro di rete si definiscono come i capisaldi della prevenzione e dell’intervento nei casi di violenza nelle relazioni intime.

Barbara Crescimanno

Il Master Universitario istituito dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e organizzato a Palermo dall’Istituto di Gestalt HCC Italy (via Lincoln 19) ha ancora posti disponibili.

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Citazione Teorica: Il sentirsi nella relazione

Fino a vent’anni fa era difficile restare nella relazione, oggi è difficile proprio sentirsi nella relazione, a volte anche sessualmente: le evidenze cliniche vanno dall’ambiguità nella scelta del partner all’incapacità di sentire il desiderio sessuale nel corpo. La lettura gestaltica della “paura liquida” corrisponde ad un sentire in cui l’eccitazione che dovrebbe portare al contatto diventa energia non definita: manca il rispecchiamento e il contenimento relazionale, il senso della presenza dell’altro, il “muro” che consente di sentire che ci siamo.
Penso che oggi la psicoterapia abbia un duplice compito: quello di risensibilizzare il corpo, e quello di dare strumenti di sostegno relazionale orizzontale, che possano far sentire le persone riconosciute dallo sguardo dell’altro paritario.
 

Margherita Spagnuolo Lobb

Palermo, 5 Marzo Inizia il ciclo dei Seminari in post-contatto per ex-allievi

La supervisione nelle situazioni di impasse
con T. Borino e B. Crescimanno

Il seminario, gratuito, è destinato a tutti gli ex-allievi dell’Istituto di Gestalt HCC e intende rispondere al bisogno di sostegno e formazione continua di tanti colleghi psicoterapeuti specializzati presso il nostro Istituto, in continuità con il convegno per ex-allievi dello scorso 13 novembre, che ha rappresentato per i partecipanti un importante momento di incontro e ripensamento condiviso delle proprie radici professionali.
L’offerta formativa proposta per il 2015 comprende, oltre all’incontro del 5 marzo, altri seminari “in post-contatto” ed il convegno per ex-allievi che si svolgerà in dicembre. L’intento è sostenere l’intenzionalità degli psicoterapeuti della Gestalt, il loro now-for-next nel tempo attuale, l’esigenza di aggiornare la lettura della sofferenza legata a nuove forme di malessere e conseguentemente le modalità di intervento nelle relazioni di cura.
Il primo seminario, dal titolo “La supervisione nelle situazioni di impasse”, intende offrire uno spazio idoneo per una riflessione comune sul tema, un’opportunità di confronto tra colleghi sulle competenze terapeutiche imposte dalla società odierna e necessarie ad attraversare situazioni di impasse, che possono emergere nelle poliedriche realtà lavorative a cui quotidianamente ci si accosta.
La cornice epistemologica proposta è quella fenomenologico-estetica dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, che coniuga le solide radici teoriche della psicoterapia della Gestalt con la complessità degli sviluppi teorico-clinici e di ricerca prospettati negli ultimi anni dal nostro istituto.
L’incontro sarà condotto dalla dott.ssa Teresa Borino, psicologa, psicoterapeuta, didatta dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, coordinatore editoriale della rivista Quaderni di Gestalt, responsabile dei seminari “In contatto con la Gestalt” e dalla dott.ssa Barbara Crescimanno, psicologa, psicoterapeuta e didatta dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
 
Prossimi appuntamenti con i “seminari…in post-contatto”: 25 giugno e 9 dicembre 2015.
Per info e iscrizioni clicca qui