I quaderni raccontano: l’esperienza corporea nella clinica

L’esperienza corporea si costituisce […] attraverso la sensazione di essere riconosciuti e contenuti dall’altro e la sensazione di essere liberi di muoversi nel mondo.
Ai due sostegni fondamentali suddetti sono legate le varie forme di sofferenza dell’espressione corporea.
Senza le informazioni che la base sensoriale fornisce al confine di contatto, i significati che creiamo e le azioni che intraprendiamo sono scollegati dal nostro esser-ci e dall’intenzionalità di contatto. In questo caso l’esperienza corporea può prendere la forma dei disturbi d’ansia (includendo il disturbo di panico e il DPTS) o delle desensibilizzazioni (includendo le forme dissociative).
Quando manca la sensazione di libertà che permette e sostiene l’esplorazione, la sofferenza è legata alla mancanza di espressione del sé, dunque alla retroflessione ansiogena. […] Tutto ciò che non si completa si perpetua. In questo casa l’esperienza corporea può prendere la forma dei disturbi psicosomatici.
 

Margherita Spagnuolo Lobb, p.51, 2013.
(tratto da «Il corpo come “veicolo” del nostro essere nel mondo.
L’esperienza corporea in psicoterapia della Gestalt»,
Quaderni di Gestalt volume XXVI 2013/1)

Convegno aperto al pubblico Corpo, cibo e vissuti: integrazioni possibili, equilibri complicati

«Non è possibile comprendere il bisogno relazionale del paziente,
e quindi pensare al percorso terapeutico, senza considerare il delicato intreccio
tra il vissuto corporeo e il vissuto mentale che il nostro essere “incarnati” impone».

Il now-for-next in psicoterapia.
La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna,
Spagnuolo Lobb M., 2011, p. 93

Per maggiori informazioni CLICCA QUI  

Continua a leggere…

La Gestalt in Pillole: Il qui-e-ora

da: www.gestaltpedia.it, l’Enciclopedia della Gestalt.

«Nell’ambito della psicoterapia della Gestalt, il qui-e-ora costituisce la dimensione spazio-temporale attraverso cui la persona psicologicamente sana si pone in contatto con sé stessa e con il mondo.
Dal punto di vista fenomenologico, tale dimensione rimanda all’esperienza del proprio corpo, delle proprie sensazioni, dei propri sentimenti, della propria realtà. Attraverso il “continuum di consapevolezza”, rimanendo in contatto con ciò che qui-e-ora sta accadendo, la situazione irrisolta o il bisogno inappagato vengono alla luce con forza per essere affrontati. L’istanza aperta, che emerge alla superficie del qui-e-ora, trova espressione nei movimenti spontanei del corpo, nella voce, nei comportamenti non verbali. Porre attenzione all’esperienza, che nel presente sta fluendo, permette di sostenere il processo di consapevolezza del paziente, di delinearne l’intenzionalità e l’orientamento nel “campo”, di integrare i conflitti polari, di ricomporre l’unità fra sentire e agire. Più di recente, Stern ha elaborato delle interessanti riflessioni sul “momento presente”, individuandolo come esperienza psicologica fondamentale e come elemento fondante di ogni relazione intersoggettiva» (Spagnuolo Lobb, Cavaleri, 2013, p. 518).

Voce tratta, per gentile concessione dei curatori, da:
G. Nardone e A. Salvini (a cura di) – 2013, Dizionario internazionale di psicoterapia, Milano, Garzanti editore. 

CORSO PER PSICOTERAPEUTI DELL’ASP DI PALERMO

Giovedì 4 dicembre 2014 si è concluso, anche per quest’anno, il corso per Psicoterapeuti dell’ASP di Palermo, tutor degli allievi della Scuola di Specializzazione dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.

Quest’anno il corso si è svolto in otto incontri, centrati sul tema del benessere dell’operatore sanitario. I partecipanti, circa 25 psicoterapeuti, hanno condiviso in gruppo la responsabilità del proprio lavoro e l’amore per i propri pazienti, al di là delle difficoltà che in questo periodo la struttura pubblica attraversa. Il clima di gruppo è stato di condivisione umana e di amicizia tra colleghi, un valore prezioso che ha ricadute positive anche sui pazienti, i quali percepiscono di essere assistiti da una rete, non dal singolo operatore.

Cari auguri a questi simpatici e competenti colleghi dell’ASP di Palermo e un arrivederci all’anno prossimo!

Margherita Spagnuolo Lobb, con Piero Cavaleri, Gina Merlo e Viviana Polizzi

Seminario gratuito per conoscere il modello dell'Istituto di Gestalt HCC Italy: Catania, 12 Dicembre 2014

In un Sé “senza pelle”, tutto ciò che accade all’esterno
 viene sperimentato come se accadesse anche all’interno:
il sé si muove senza la percezione chiara dei confini con l’ambiente”

 Il now-for-next in psicoterapia.
La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna,
M. Spagnuolo Lobb, 2011, p. 85

Per richiedere la partecipazione gratuita clicca qui 
Per maggiori informazioni sul seminario clicca qui  

Continua a leggere…

OPEN DAY della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia: 12 Dicembre 2014 Milano.

“La conoscenza incarnata, intenzionata-al-contatto ed estetica,
radicata nell’unitarietà organismo/ambiente,
è ciò che rende più giustizia al nostro approccio”

 Il now-for-next in psicoterapia.
La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna,
M. Spagnuolo Lobb, 2011, p. 30

Per richiedere la partecipazione gratuita all’evento clicca qui 
Per avere maggiori informazioni sull’Open day clicca qui

Continua a leggere…

L’esperienza del corpo come movimento verso l’altro. Margherita Spagnuolo Lobb

Da: “ESSERE NEL TEMPO”
del 16-10-2014
Rubrica quindicinale
a cura di Margherita Spagnuolo Lobb
 
L’esperienza del corpo come movimento verso l’altro
Molti mali del nostro tempo sono riconducibili alla perdita del nostro essere corporeo, ad una sorta di rifugio nella mente, nella virtualità delle relazioni, che ci mantiene lontani dalla realtà primaria del nostro sé, che è il vissuto corporeo […].
Il concetto di unitarietà tra corpo e psiche è ampiamente condiviso sin dai tempi più antichi. Tra i greci, per esempio, non esistevano parole per indicare una realtà psichica differenziata da quella corporea: il dolore, la gioia, le ansie, la paura, l’ira, la pazzia ecc. erano considerati come forze dotate della stessa fisicità di una lancia che colpisce gli organi senzienti. E oggi Damasio, uno dei neuroscienziati contemporanei più influenti, afferma che i sentimenti sono una percezione del corpo reale modificato dall’emozione, ponendo il corpo al centro dell’esperienza e superando la dicotomia cartesiana tra res cogitans e res extensa. La scienza occidentale, basandosi sulle dicotomie e sulla parcellizzazione della conoscenza, ha rotto, cartesianamente, questa unità corpo/mente, creando non pochi problemi (vedi Galimberti, 1999).
Ma c’è di più: quando ci sentiamo riconosciuti e contenuti nell’esperienza corporea (sentimenti, sensazioni, rilassamento o rigidità, ecc.) sappiamo chi siamo e dove vogliamo andare nel mondo. Più impariamo ad ascoltare il corpo e a stare con l’altro nella pienezza dei nostri sensi, più saremo in grado di percepire la novità portata dall’altro, e saremo capaci di crescere. Il corpo non è un “contenitore” di emozioni e conflitti, ma il mezzo che ci consente di essere in relazione con l’altro.
Quando ci manca la base sensoriale del nostro corpo, i significati che creiamo e le azioni che intraprendiamo sono scollegati dal nostro esser-ci e l’esperienza corporea può prendere la forma di disturbi d’ansia (inclusi gli attacchi di panico e il disturbo post traumatico da stress) o di desensibilizzazioni (fino alle forme più gravi dissociative).
Tutto il mondo della psicoterapia (e in particolare la psicoterapia della Gestalt) si confronta oggi con questa necessità di riportare le relazioni alla concretezza dei vissuti corporei. Pensate all’importanza di questo aspetto nella relazione dei genitori o degli insegnanti con i bambini. Le nostre relazioni sociali hanno un grande bisogno di psicoterapia. Ma a volte le persone hanno paura di capire di più se stessi, come se questo portasse ad alterare il proprio equilibrio. Il coraggio e la curiosità di conoscersi rappresentano il primo necessario passo verso la civiltà.