Team‐working e gestione dello stress. Palermo 6 Novembre 2014


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Il concetto di salute organizzativa suggerisce che le organizzazioni possano contribuire o meno al benessere e influire direttamente sullo stato di salute dell’intero sistema, attraverso la definizione dei contenuti del lavoro e l’adozione di alcune pratiche organizzative e relazionali. Occuparsi del tema del benessere organizzativo comporta dunque una riflessione sugli aspetti che lo determinano e sulle conseguenze che può avere a livello sia organizzativo che individuale. La Psicoterapia della Gestalt, abituata a guardare (e valorizzare) la ‘bellezza’ e le risorse presenti, piuttosto che ciò che manca, il malessere e le sue ipotetiche cause, ben si adatta ad un mondo, come quello delle organizzazioni, centrato sul concreto raggiungimento degli obiettivi e focalizzato sul next.

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Open day della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt: 29 Ottobre Catania

Quando la creatività relazionale diventa scienza
con Margherita Spagnuolo Lobb

 

“Lo scopo della formazione gestaltica è sostenere il desiderio dell’allievo di diventare un professionista della cura dell’anima e immettere nella società dei professionisti capaci di sostenere la creatività e l’intenzionalità di contatto insite nel disagio relazionale attuale”.

Il now for next in psicoterapia.
La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna.
Spagnuolo Lobb M., 2011, p. 268

 
Oggi più che mai c’è la necessità di confrontarsi sui problemi della clinica contemporanea e di rendere quanto più possibile fertile quel dialogo scientifico che permette alla psicoterapia di essere “arte creativa”. L’Istituto di Gestalt HCC Italy da sempre integra e arricchisce l’esperienza clinica con i più recenti contributi scientifici, grazie ai quali si può pervenire ad una sempre maggiore chiarezza epistemologica e al significato profondo insito nell’esperienza relazionale terapeutica.
Il seminario presenterà gli ultimi risultati della ricerca neuroscientifica e psicoterapica, e offrirà la possibilità di sperimentare le tecniche cliniche del modello gestaltico.
Condurrà l’incontro il Direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, Margherita Spagnuolo Lobb, che ha dedicato il proprio impegno e la propria esperienza formativa e di ricerca alla ridefinizione ermeneutica della teoria del Sè e all’applicazione clinica, con un particolare sguardo ai processi creativi che emergono nella relazione terapeuta-paziente.
 

Seminario gratuito per conoscere la psicoterapia della Gestalt: 20 Ottobre 2014 Caltanissetta


Ciò che salverà il mondo liquido
non sarà la bellezza
ma la capacità di attraversare il dolore
e renderlo bellezza per l’altro.
Margherita Spagnuolo Lobb

Le dipendenze patologiche rappresentano oggi uno dei canali principali per comprendere i cambiamenti, a livello sociale, dell’espressione del malessere. Nelle dipendenze predomina il senso della vergogna più profonda, della propria inadeguatezza davanti all’altro, il dolore di non essere stati riconosciuti nelle relazioni significative. In una società liquida, la dipendenza permette di creare una realtà illusoria in cui rifugiarsi, in cui liberarsi dal senso del limite e dalla propria “indegnità”. Una realtà parallela che permette di evitare l’ansia dell’eccitazione del contatto, in cui avviene la perdita del senso di radicamento nelle relazioni. Il seminario propone la prospettiva della psicoterapia della Gestalt nella cura delle dipendenze: un percorso di ri-fondazione di appartenenze solide, grazie alle quali sentirsi “efficaci” nell’attraversamento delle proprie emozioni e nel processo di autonomia e differenziazione dall’altro.
Durante l’incontro verranno presentati dei video sul tema dell’addiction.
Il seminario verrà condotto dal Dr. Giancarlo Pintus, Psicologo, Psicoterapeuta e Didatta dell’Istituto di  Gestalt HCC Italy. Lavora presso il Centro di Riabilitazione Neuromotoria A.I.A.S. di Enna. Ha preso parte a numerosi progetti clinici e riabilitativi c/o il Dipartimento per le dipendenze dell’ASP n. 4 di Enna.
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Premio per la Ricerca e Premio per l’Attività Clinica FIAP

 Per sostenere il lavoro clinico e di ricerca dei giovani colleghi, la FIAP (Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia)  ha indetto due Premi all’interno del Convegno Nazionale del 2014, tenutosi a Riva del Garda all’inizio di ottobre.  

Alessandra Vela, allieva del quarto anno della sede di Palermo, ha vinto il
PRIMO PREMIO RICERCA con un lavoro dal titolo:

 Isolamento e sostegno in Onco-ematologia:
un’esperienza di Psicoterapia della Gestalt di gruppo

La ricerca di Alessandra indicava:

  • l’ipotesi di ricerca
  • la metodologia utilizzata per la verifica
  • il campione
  • gli strumenti utilizzati
  • i risultati ottenuti
  • la bibliografia
  • la data bank search

Congratulazioni ad Alessandra, che fa onore all’impegno nell’attività di ricerca che la nostra Scuola di Specializzazione in Psicoterapia sostiene e porta avanti da anni.

 Laura Cutrera, allieva del terzo anno della sede di Palermo, ha ricevuto il quarto
PREMIO ATTIVITA’ CLINICA con un lavoro dal titolo:

 Tangoterapia. Un’esperienza estetica complessa

 

Il lavoro di Laura evidenziava:

  • i processi diagnostici e/o psicoterapeutici
    • l’originalità dell’esperienza clinica
    • la sua validità nel favorire l’apprendimento per altri clinici
    • le eventuali ricadute sullo sviluppo della clinica
    • la bibliografia

Congratulazioni anche a Laura.
Con orgoglio, celebriamo il riconoscimento della passione e della competenza di queste due allieve della sede di Palermo, segno di uno sfondo di qualità formativa a sostengo delle potenzialità degli allievi della nostra scuola.
 

Convegno gratuito con Jean Marie Robine. Palermo 15 Ottobre 2014


Un appassionante confronto tra psicoterapia gestaltica, junghiana e gruppo-
analitica alla ricerca degli elementi comuni e della diversità come promotrice
di crescita e apprendimenti.
Il dialogo dei tre approcci, sui concetti attuali e trasversali al mondo della
psicoterapia di campo fenomenologico e relazione, costituisce la possibilità
concreta di sperimentare la fiducia nella differenze e riconoscere nell’
alterità la dimensione costituiva della convivenza civile.
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Vi aspettiamo in tanti!

Seminari gratuiti per conoscere il modello gestaltico: Catania, 16 Ottobre 2014

Il buon contatto e la fatica della posizione mediana
con Antonio Roberto Cascio

16/10/2014, Catania

 La realtà contattata non è
un immutabile stato di cose ‘oggettivo’ di cui ci si appropria,
ma una potenzialità che nel contatto diventa reale
Teoria e pratica della Terapia della Gestalt.

Perls, Hefferline e Goodman, 1997, p.182

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La Gestalt Pedia: La dinamica Figura/Sfondo


“Nell’ambito della psicoterapia della Gestalt, come anche in psicologia della Gestalt, il flessibile emergere dell’interesse dalle possibilità percettive dell’esperienza”.
Entrambi i termini sono parte integrante della dinamica percettiva studiata negli anni Venti del secolo scorso dalla psicologia della Gestalt e poi dai fondatori della psicoterapia della Gestalt applicata, negli anni ’50, alla dinamica relazionale tra organismo e ambiente. Così come la psicologia della Gestalt introdusse una concezione rivoluzionaria della percezione, che da passiva acquisizione di stimoli slegati divenne processo attivo e creativo operato dal soggetto, la psicoterapia della Gestalt introdusse una prospettiva rivoluzionaria sulla dinamica delle relazioni umane, non più determinata da fattori inconsci, ma considerata come realtà fenomenica esperita nel qui-e-ora del contatto organismo/ambiente, regolata dalla dinamica figura/sfondo. Per gli psicologi della Gestalt, lo sfondo è ciò con cui la figura è in relazione per potere emergere; è la condizione percettiva che consente la dominanza della figura, mentre la figura «organizzata», significativa, è «l’unità di misura della percezione», che risponde a una serie di leggi, la più importante delle quali è la legge della pregnanza.
In psicoterapia della Gestalt, la formazione di figura è un adattamento creativo, basato sul principio dell’autoregolazione della relazione: la figura, che chiamiamo Gestalt, emerge dallo sfondo esperienziale come migliore organizzazione possibile di energie percepite in sé e nell’ambiente e delle intenzionalità di contatto; la figura è la co-creazione del confine di contatto, luogo dell’esperienza condivisa in cui il sé dei soggetti coinvolti prende forma differenziandosi e acquisendo la novità. La formazione di figura è sostenuta da una forza vitale (un ad-gredere creativo) che Perls identificò con la capacità di mordere del bambino, che si sviluppa nella fase evolutiva da lui denominata «aggressione dentale») che consente di destrutturare e ristrutturare la realtà in maniera assolutamente creativa e unica. Per ambedue le scuole di pensiero, la dinamica figura/sfondo non costituisce un ritorno alla dicotomia conscio/inconscio. L’inconscio è stato rimosso, mentre lo sfondo è definito come ciò che è stato assimilato, eventualmente dimenticato, e come il sistema di supporto necessario all’instaurarsi di nuove percezioni (per la psicologia della Gestalt) o di nuovi contatti (per la psicoterapia della Gestalt). Lo sfondo, inteso come le infinite e attuali possibilità di creazione in una situazione data, ha proprietà emergenti che non hanno a che fare con meccanismi di rimozione, bensì con la motivazione per il contatto, dunque per la crescita.
La psicoterapia della Gestalt considera due tipi di sfondo; uno è lo sfondo dei contatti scontati, costituito dagli apprendimenti psico-corporei che concorrono al senso di sicurezza; questo sistema di sostegno è stato descritto da Perls come ciò che «proviene dalla fisiologia primaria libera che implica l’assimilazione e l’integrazione dell’esperienza». Un esempio è lo stare seduti sulla sedia dando per scontato che la sedia ci sostenga. Quando questo tipo di sfondo è messo in discussione, si prova una profonda angoscia esistenziale o psicotica. L’altro tipo di sfondo è quello dell’esperienza diretta, che dà risalto alla figura e le consente di emergere con brillantezza e chiarezza. Quando si è di fronte a una novità del campo, solo una parte dello sfondo si mobilita, quella cioè necessaria alla creazione della nuova figura. Per la psicoterapia della Gestalt, quando non c’è contatto tra organismo e ambiente nessuna figura può emergere dallo sfondo” (Spagnuolo Lobb, Cavaleri, 2013, pp. 294-295).

TRATTO DA GESTALTPEDIA
L’ENCICLOPEDIA DELLA GESTALT