La Gestalt Pedia: La dinamica Figura/Sfondo


“Nell’ambito della psicoterapia della Gestalt, come anche in psicologia della Gestalt, il flessibile emergere dell’interesse dalle possibilità percettive dell’esperienza”.
Entrambi i termini sono parte integrante della dinamica percettiva studiata negli anni Venti del secolo scorso dalla psicologia della Gestalt e poi dai fondatori della psicoterapia della Gestalt applicata, negli anni ’50, alla dinamica relazionale tra organismo e ambiente. Così come la psicologia della Gestalt introdusse una concezione rivoluzionaria della percezione, che da passiva acquisizione di stimoli slegati divenne processo attivo e creativo operato dal soggetto, la psicoterapia della Gestalt introdusse una prospettiva rivoluzionaria sulla dinamica delle relazioni umane, non più determinata da fattori inconsci, ma considerata come realtà fenomenica esperita nel qui-e-ora del contatto organismo/ambiente, regolata dalla dinamica figura/sfondo. Per gli psicologi della Gestalt, lo sfondo è ciò con cui la figura è in relazione per potere emergere; è la condizione percettiva che consente la dominanza della figura, mentre la figura «organizzata», significativa, è «l’unità di misura della percezione», che risponde a una serie di leggi, la più importante delle quali è la legge della pregnanza.
In psicoterapia della Gestalt, la formazione di figura è un adattamento creativo, basato sul principio dell’autoregolazione della relazione: la figura, che chiamiamo Gestalt, emerge dallo sfondo esperienziale come migliore organizzazione possibile di energie percepite in sé e nell’ambiente e delle intenzionalità di contatto; la figura è la co-creazione del confine di contatto, luogo dell’esperienza condivisa in cui il sé dei soggetti coinvolti prende forma differenziandosi e acquisendo la novità. La formazione di figura è sostenuta da una forza vitale (un ad-gredere creativo) che Perls identificò con la capacità di mordere del bambino, che si sviluppa nella fase evolutiva da lui denominata «aggressione dentale») che consente di destrutturare e ristrutturare la realtà in maniera assolutamente creativa e unica. Per ambedue le scuole di pensiero, la dinamica figura/sfondo non costituisce un ritorno alla dicotomia conscio/inconscio. L’inconscio è stato rimosso, mentre lo sfondo è definito come ciò che è stato assimilato, eventualmente dimenticato, e come il sistema di supporto necessario all’instaurarsi di nuove percezioni (per la psicologia della Gestalt) o di nuovi contatti (per la psicoterapia della Gestalt). Lo sfondo, inteso come le infinite e attuali possibilità di creazione in una situazione data, ha proprietà emergenti che non hanno a che fare con meccanismi di rimozione, bensì con la motivazione per il contatto, dunque per la crescita.
La psicoterapia della Gestalt considera due tipi di sfondo; uno è lo sfondo dei contatti scontati, costituito dagli apprendimenti psico-corporei che concorrono al senso di sicurezza; questo sistema di sostegno è stato descritto da Perls come ciò che «proviene dalla fisiologia primaria libera che implica l’assimilazione e l’integrazione dell’esperienza». Un esempio è lo stare seduti sulla sedia dando per scontato che la sedia ci sostenga. Quando questo tipo di sfondo è messo in discussione, si prova una profonda angoscia esistenziale o psicotica. L’altro tipo di sfondo è quello dell’esperienza diretta, che dà risalto alla figura e le consente di emergere con brillantezza e chiarezza. Quando si è di fronte a una novità del campo, solo una parte dello sfondo si mobilita, quella cioè necessaria alla creazione della nuova figura. Per la psicoterapia della Gestalt, quando non c’è contatto tra organismo e ambiente nessuna figura può emergere dallo sfondo” (Spagnuolo Lobb, Cavaleri, 2013, pp. 294-295).

TRATTO DA GESTALTPEDIA
L’ENCICLOPEDIA DELLA GESTALT

 

Open day della Scuola di Specializzazione Diventare psicoterapeuti della Gestalt: Palermo, 17 Ottobre 2014

Open day della Scuola di Specializzazione
Diventare psicoterapeuti della Gestalt: Il modello e la formazione
con M. Spagnuolo Lobb e A. Macaluso

17/10/2014, Palermo

Non esistono approcci migliori di altri, ma solo “vestiti” o “linguaggi” con cui l’aspirante psicoterapeuta si identifica al momento in cui sceglie l’approccio presso il quale formarsi. Dunque la diversità tra metodi esiste, ogni approccio ha un proprio pensiero e conseguentemente una propria prassi clinica, ma questa peculiarità riguarda la coerenza teorica e metodologica, non una supremazia.

Margherita Spagnuolo Lobb (2011, pag. 35)

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La Gestalt in Pillole: il Campo Organismo/Ambiente

“Organismo e ambiente sono in un rapporto di reciprocità, l’esperienza è unitaria, non può essere rimandata a ciascun termine della relazione, ma deve essere ricondotta alla comune realtà del campo che si crea continuamente attraverso l’interazione reciproca delle sue componenti. […] In quanto gestalt intera che comprende sia la figura che lo sfondo, il campo include le molte possibilità dell’evento fenomenologico” (Conte E., 2005, p. 177).

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Seminari gratuiti per conoscere il modello gestaltico: Milano, 10 Ottobre 2014

La coppia che cambia: L’influenza del campo fenomenologico sui rapporti affettivi con Sergio La Rosa
10/10/2014, Milano

 

La psicoterapia della gestalt offre uno sguardo alla relazione di coppia che mette insieme sia il vissuto corporeo dell’essere-con che l’autoregolazione del campo fenomenologico condiviso dalla coppia, dello spazio “tra” i partner, del loro contatto co-creato.

M. Spagnuolo Lobb (2009)

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Convegno F.I.A.P: L’Emergere del Sé in psicoterapia. Neuroscienze, psicopatologia e fenomenologia del sé.

Inizia oggi a Riva del Garda il convegno organizzato dalla F.I.A.P. (Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia) dal titolo:
L’Emergere del Sé in psicoterapia.
Neuroscienze, psicopatologia e fenomenologia del sé.

L’Istituto di Gestalt HCC Italy è stato tra gli Istituti promotori e sostenitori dell’evento ritenendolo un’importante occasione di confronto e dialogo tra approcci diversi su una tematica trasversale a tutta la comunità scientifica psicoterapica.
Il sé è una struttura o una funzione emergente? Appartiene all’individuo o è un fenomeno intersoggettivo? Come si sviluppa e matura? In che modo coinvolge la dimensione corporea e affettiva? Quali caratteristiche presenta nelle diverse esperienze psicopatologiche?

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Seminari gratuiti per conoscere il modello gestaltico: Palermo, 9 Ottobre 2014

Seminari “In Contatto…con la Gestalt”
Il lavoro con i bambini abusati in PdG
con Rosanna Militello
 

Il bambino ha messo in scena u’armonia incantevole (..)
 Il linguaggio terapeutico deve partire dalle “ragioni del
corpo” del paziente, così come si riverberano nel corpo del terapeuta.
 Il criterio dell’appropiatezza della soluzione adottata dal bambino è quindi estetico, intrinseco all’esperienza.

Margherita Spagnuolo Lobb (2013, pp.36,37)

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Jean Marie Robine ospite dell'Istituto di Gestalt HCC Italy. 15-16 Ottobre 2014 Palermo

Workshop internazionale con crediti ECM
Campo fenomenologico e psicoterapia della Gestalt
Un’esperienza di co-terapia con Jean Marie Robine e Margherita Spagnuolo Lobb

   da 15/10/2014 a 16/10/2014, Palermo

                                             

       Poliedriche sono le possibilità creative per il terapeuta della Gestalt generate dalla prospettiva del campo fenomenologico, dall’essere al confine dell’ignoto, con tutte le incertezze e le paure, così come delle possibilità aperte alla speranza che lo stare con il processo riconosce alla natura umana.

                                                                                               Margherita Spagnuolo Lobb

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La Gestalt in Pillole: l'Olismo

“Col termine olismo (totalità) Smuts (1926) indica un fattore che si pone alla base della vita e dell’evoluzione dell’universo. La totalità è, a suo giudizio, ciò che conferisce una struttura, una conformazione specifica a ciascuna delle parti e al contempo le organizza fra di loro.
La totalità, però, non è un terzo al di sopra delle parti che la compongono, ma consiste nelle parti, nella loro unione e nelle nuove relazioni che da questa unione derivano. Anche la personalità può essere considerata come una totalità composta da diverse tendenze e attività (parti). Anzi, in un’ottica olistica, la personalità ha la funzione specifica di mantenere nell’unità e nell’armonia le diverse tendenze e attività, pur nel loro continuo evolversi. Nella misura in cui si realizza una tale ‘unità olistica’, viene raggiunta una integrazione delle diverse tendenze, risulta composto il conflitto interno e scongiurata ogni forma di deterioramento psicologico. […] Il comportamento [umano] è sempre organizzato e coinvolge sempre l’intero organismo in relazione al campo. Nei processi vitali, [sostiene] Goldstein (v. Goldstein, 1939; 1940), è l’organizzazione del comportamento a controllare le parti e non viceversa. Da qui la sua critica a tutte le teorie della pulsione e della riduzione della tensione, le quali isolano tali parti del comportamento, senza alcun riferimento alla totalità organizzata dell’organismo. Quest’ultimo, infatti, in quanto totalità o ‘Sé’, ha una funzione organizzante dalla quale non è possibile prescindere e sul cui sfondo soltanto ciascuna parte acquista un suo specifico significato” (Cavaleri, 2003, pp. 121-122).

Tratto da GESTALTPEDIA
l’Enciclopedia della Gestalt 

Narrative Self: Donna Orange a Milano 19-20 Settembre 2014

Si è appena concluso il workshop tenuto dalla Professoressa Donna Orange, ospite dell’Istituto di Gestalt HCC Italy il 19 e 20 Settembre.L’ incontro si inserisce nella tradizione, instaurata dall’Istituto di apertura al dialogo con altri modelli epistemologici.
Donna Orange viene presentata dal Direttore, Margherita Spagnuolo Lobb, come una “studiosa a vita”, sostenitrice dell’introduzione dei principi fenomenologici in psicoanalisi e delle “Conference for the Other”, conferenze in cui i diversi psicoterapeuti si confrontano sul tema dell’alterità.

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