Da Settembre 2014 : Seminari di supervisione condotti da Margherita Spagnuolo Lobb

 

Il confine in evoluzione della psicoterapia.
Riflessioni cliniche per psicoterapeuti.

Seminari di supervisione condotti da Margherita Spagnuolo Lobb

 
Inizierà a Settembre la seconda edizione 2014 del ciclo di seminari di supervisione Il confine in evoluzione, condotti da Margherita Spagnuolo Lobb, presso le tre sedi dell’Istituto HCC Italy (Palermo, Siracusa, Milano). I seminari di supervisione sono un’occasione di scambio tra colleghi e di aggiornamento sulle nuove abilità terapeutiche oggi richieste. Il ruolo dello psicoterapeuta è fondamentale nella società contemporanea, ed essere efficaci con i nostri pazienti implica dare un contributo generativo alla comunità di cui facciamo parte.
Ognuno dei tre incontri di questa seconda edizione sarà dedicato ad un tema clinico emergente e includerà momenti teorici ed esperienze personali…. per cogliere e sperimentare l’attualità e il fascino della psicoterapia della Gestalt contemporanea:
1) Il Lavoro sui Sogni in Psicoterapia della Gestalt
2) Il Controtransfert come Evento al Confine di Contatto
3) Diagnosi e Psicopatologia Gestaltica
La partecipazione al corso è a numero chiuso ed è riservata a Psicoterapeuti della Gestalt e di altri approcci.
 
Per maggiori informazioni e iscrizioni nella sede di Palermo clicca qui 
Per maggiori informazioni e iscrizioni nella sede di Siracusa clicca qui 
Per maggiori informazioni e iscrizioni nella sede di Milano clicca qui 

Buona estate dall'Istituto di Gestalt HCC Italy

Con la fierezza di raccontarvi la vita che anima il nostro Istituto attraverso gli eventi, le pubblicazioni, i Quaderni di Gestalt e le narrazioni dei partecipanti ai nostri corsi, ringraziamo tutti i lettori del G-blog, augurandovi…

BUONA ESTATE!

“La vita non è un romanzo, lo so…lo so.
Ma solo lo spirito del romanzo può renderla vivibile”

Daniel Pennac

La redazione del Blog
Teresa, Laura e Fabiola
Vieni a conoscerci www.gestalt.it 

Ricordi dal Meeting 2014 dell'Istituto di Gestalt HCC Italy.

Formare per una comunità di insegnamento/apprendimento

Si è svolto a Terrasini (PA), dal 24 al 27 luglio, il Meeting dell’Istituto di Gestalt HCC Italy dedicato, quest’anno, alla riflessione sulla “Psicopatologia al tempo dei domini”.
Come ogni anno, la nostra comunità di insegnamento/apprendimento (Didatti, Allievi Didatti e Collaboratori) si è riunita in uno spazio e in tempo dedicato alla formazione, al confronto e all’aggiornamento della teoria e del metodo della Scuola di Specializzazione, dei Master, del Centro Clinico e di Ricerca, delle pubblicazioni, dei Corsi Internazionali.
Un momento di bilanci e progettualità che esprime la passione e la cura del Direttore, Margherita Spagnuolo Lobb, per garantire una formazione profonda, capace di offrire “risposte” ai problemi clinici attuali, e anche attenta ai bisogni formativi che emergono con i cambiamenti sociali.
Un humus relazionale fertile e solide radici teoriche ed epistemologiche hanno costituito lo sfondo della nostra riflessione sul modello dello sviluppo polifonico dei domini nei vari setting clinici (individuale, di coppia, familiare, di gruppo) e nelle declinazioni didattiche di ciascuna materia (psicopatologia, abuso e trauma, bambini, adolescenti, mentalità terapeutica, processi corporei, ecc.).
Il vissuto a conclusione delle quattro giornate di lavoro è stato quello dell’appartenenza-verso. Convinti che ci si ri-conosce e si cresce solo nella novità del contatto con l’altro, la nostra appartenenza reca in sé la tensione al dialogo e al confronto. L’impegno del nostro Istituto è dunque orientato al confronto con la comunità internazionale e con attività di ricerca e di studio.    
Un Grazie speciale a Marco Lobb, per la sua capacità discreta e costante di trasformare le sue competenze informatiche e gestionali in cura, attenzione e sostegno alle risorse individuali.
Un grazie a Rosanna Militello, per avere organizzato con “un sorriso” la location dell’evento.
Chiudiamo questi quattro giorni di lavoro con uno stralcio di una poesia di Nazim Hikmet, che lo staff didattico ha dedicato a Margherita.
Parole che esprimono la nostra gratitudine per il sostegno al passaggio “da una psicoterapia come esperienza valutativa e correttiva ad una psicoterapia come esperienza di crescita e maturazione”, parafrasando Perls, Hefferline e Goodman.
Un sostegno a leggere i comportamenti, diagnosticati spesso come disfunzionali e patologici,  sempre e comunque come un tentativo di raggiungere l’altro e di essere raggiunti.
Lo sguardo sulla relazione di cura proposto da Margherita con lo sviluppo polifonico dei domini è per noi il faro amoroso con cui vedere nel disagio possibilità di cura.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.

I tuoi Didatti, Allievi Didatti e Collaboratori

 
 
[nggallery id=20]

Innamorarsi…

Si dice che la scintilla dell’amore scatti in modo imprevedibile. Ciò che ci attira nell’altro rompe gli argini della nostra quiete razionale, e diventa ossessione quotidiana, finché il mistero che ci attrae non si svela a noi.
Ciò che ci fa innamorare è il mistero dell’altro, la parte che l’altro, senza rendersene conto, tiene chiusa al mondo. L’innamoramento è possibile grazie a un intuito profondo: vediamo nell’altro ciò che ha nascosto, il suo mistero appunto. E la forza amorosa ci porta a svelare questo mistero, con un potere terapeutico naturale (che è l’innamoramento), per rivelare all’altro la bellezza che ha celato.
Allo stesso modo, sentirsi toccati dallo sguardo dell’innamorato ha l’effetto di una carica vitale: ci si sente rinati a nuova vita, ricaricati di un’energia buona e primaria che fa riappropriare di tutta la vitalità di cui si è capaci. L’innamoramento è un grande momento terapeutico della vita, in cui è possibile riprendersi le parti di sé che sono state sacrificate per risolvere situazioni difficili.
Erving Polster, un famoso psicoterapeuta della Gestalt, dice che la nevrosi consiste nell’offuscare la propria bellezza, il proprio essere interessante. Nel corso della vita, a volte si fanno delle scelte di annullamento di se stessi, per adattarsi alle situazioni difficili. Un bambino smette di giocare con il fratellino perché la mamma è sempre nervosa e ha bisogno delle sue attenzioni. Quel bambino diventa un baby sitter della madre, e deve nascondere l’interesse per il gioco.
La nevrosi è una rinuncia all’interesse spontaneo per la vita. Si diventa così, a vari livelli, noiosi e annoiati. Si perde il gusto per la vita, la capacità di essere interessati/interessanti.
Qualsiasi forma di cura deve ridare l’interesse per la vita propria e altrui. L’innamoramento è una cura istantanea, potente, e proprio per questo a volte rischiosa. Oggi, in particolare, è difficile da sperimentare, per la desensibilizzazione diffusa di cui soffrono le nuove generazioni (non ci si sente, nel corpo, nell’anima, nelle emozioni..).
L’esperienza amorosa, spesso vicina all’esperienza mistica, è esperienza del mistero dell’altro. Amare l’altro vuol dire amare l’armonia che egli ha reso invisibile, sapere intuire il dolore e la bellezza più profonda che hanno forgiato l’anima errante dell’altro, le domande che dirigono la sua vita, e fornire una casa per questo errare, un luogo che contiene.
Per questo l’esperienza del mistero è esperienza d’amore, sia verso gli uomini che verso Dio.

Margherita Spagnuolo Lobb

… In contatto con la Gestalt nella nuova sede di Catania

Il 30 giugno, Margherita Spagnuolo Lobb ha inaugurato la nuova sede dell’Associazione Siciliana Gestalt a Catania proponendo il seminario gratuito del ciclo …In Contatto con la Gestalt dal titolo:

Introduzione alla psicoterapia della Gestalt

La Direttrice dell’Istituto di Gestalt HCC Italy ha ripercorso il passaggio tanto pionieristico quanto necessario, compiuto dalla psicoterapia della Gestalt da un modello di cura focalizzato sul paziente portatore di un sintomo ad modello che propone la co-costruzione della diagnosi e della “cura” all’interno della relazione terapeutica. In psicoterapia della Gestalt lo spazio terapeutico diventa il confine di contatto tra terapeuta e paziente, il tempo è il qui ed ora dell’incontro rivolto all’orizzonte del next elicitato dall’intenzionalità insita in ogni relazione.

La competenza richiesta al terapeuta della Gestalt, e offerta dalla formazione proposta dall’Istituto di Gestalt HCC Italy, è la possibilità di incontrare l’altro con la freschezza dello stare nel qui ed ora del contatto con l’altro con i sensi svegli e aperti alla novità, all’intenzionalità e alle risorse presenti nel campo relazionale. Il terapeuta della Gestalt che ha coltivato radici epistemologiche e teoriche forti, reca in sé la forza, la saggezza e l’umiltà di potere stare dinanzi al proprio paziente come un artista di fronte alla bellezza della propria opera d’arte.

Le parole e il modo di Margherita di dirle hanno creato, nel gruppo dei 25 partecipanti, un clima caldo ed accogliente nel quale poter dar voce e respiro ad ogni individualità in contatto con le altre. E’ stato dato spazio alla possibilità di esperire, con brevi esercizi in gruppo, il vissuto e le emozioni dello stare nel qui ed ora al confine di contatto con l’altro.

Come allieva del quarto anno della Scuola ho sentito una forte emozione nel presentarmi al gruppo e credo sia trapelata l’eccitazione che ha accomunato me ed i miei “compagni” di A.S.G. (dott. G.Mirone, dott. M. Cannavò, dott.ssa S. Mignosa, dott.ssa R. Caruso) in questo ultimo periodo di preparazione della sede.

Eravamo  pronti e desiderosi di accogliere nuove storie, esperienze, pezzi di vita che crea, co-crea e viene co-creata.

Ritengo che oggi a Catania siamo stati testimoni di una nuova nascita, che aprirà spunti di riflessione e nuovo lavoro di studio, ricerca e crescita.

Grazie a tutti gli intervenuti e grazie a Margherita per il sostegno che ci ha sempre donato.

Vi aspettiamo per il prossimo evento gratuito del ciclo …In contatto con la Gestalt , il 23/9/14 Psicoterapia della Gestalt: l’arte del prendersi cura, condotto da Giuseppe Sampognaro, con l’augurio di essere sempre così presenti e fecondi in bellezza ed armonia!

Federica Marino
Allieva del quarto anno
della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia
del’Istituto di Gestalt HCC Italy, sede di Siracusa

Conclusione del Corso di Training Autogeno a Milano

Sabato 5 luglio si è conclusa la prima edizione del corso di Training Autogeno in psicoterapia della Gestalt condotto da Teresa Borino presso la sede di Milano dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.
Il gruppo, rigorosamente costituito da soli 15 partecipanti, si è subito distinto per un grande affiatamento, nonostante la provenienza da diversi orientamenti e modelli di psicoterapia. Insieme, grazie alla guida esperta e attenta di Teresa, abbiamo scoperto il Training Autogeno che, lungi dall’essere una semplice tecnica di rilassamento, è un vero e proprio “viaggio nell’esperienza corporea”. Abbiamo visto come il TA presenti nei suoi principi teorici delle profonde affinità con l’epistemologia gestaltica, prime fra tutte la visione olistica e la fiducia nella capacità spontanea di autoregolazione dell’organismo. Al tempo stesso, il TA possiede un protocollo molto chiaro e preciso, che è in grado di offrire ai terapeuti uno strumento utilissimo per accompagnare con gradualità le persone verso una conoscenza incarnata di sé.
Un’esperienza intensa di condivisione che il gruppo intende proseguire, con un dialogo e un confronto anche a distanza.

Stefania Benini e Roberta La Rosa

Donna Orange ospite dell'Istituto di Gestalt HCC Italy. Milano 19-20 Settembre 2014


La prof.ssa Donna Orange, dell’Institute for the Psychoanalytic Study of Subjectivity di New York e docente presso la New York University, sarà ospite della nostra Scuola per un seminario teorico-clinico su “L’umiltà del terapeuta”.
Lo sfondo filosofico e clinico della collega statunitense, che da anni collabora con Atwood e Stolorow per una rilettura del setting clinico in termini relazionali, e la sua apertura mentale verso gli aspetti relazionali dei vari approcci, anche non strettamente analitici, rendono questo workshop particolarmente adatto ad uno scambio tra metodi e al riconoscimento dell’efficacia di elementi comuni della pratica psicoterapica.
In una società in cui le persone vivono angosciate dalla mancanza del senso di radicamento e “gettate” in un mondo esigente e non contenitivo, emerge il bisogno di riflettere su alcuni aspetti della relazione psicoterapeutica, prima dati per scontati.
Donna Orange rappresenta una voce competente e originale in questo trend della teoria e della pratica psicoterapica, in particolare per i suoi studi sul “necessario” fallibilismo del terapeuta e sull’accettazione dei limiti personali: una visione rivoluzionaria del concetto di responsabilità e potere curativo del terapeuta, oggi condivisa dalle frange più avanzate dei vari approcci.
Il seminario includerà lavori clinici e dialoghi teorici con psicoterapeuti di vari metodi. Sarà un’occasione di scambio tra colleghi e di aggiornamento su nuove prospettive terapeutiche.
NB: Il costo aumenterà per iscrizioni effettuate dopo il 3 Settembre.
L’Istituto potrà prevedere delle riduzioni di costo (a partire da un minimo di 5 partecipanti).
Per info scrivi a info@gestalt.it

Per scaricare la brochure completa dell’evento clicca qui 
Per iscriverti all’evento clicca qui 

ATTO CREATIVO ED ESPERIENZA UMANA in psicoterapia della GESTALT

“Nell’ambito dell’arte, così come della psicoterapia, l’obiettivo è portare in primo piano qualcosa di nuovo, in modo che dalla trasformazione o dalla riorganizzazione dei vecchi elementi una nuova configurazione possa emergere. “La parola ‘informazione’, ci ricorda Arnheim, “presa letteralmente, significa dare forma, e la forma ha bisogno di struttura” (citato in Miller, 1980, p.88). La tendenza insita nella natura umana a formare e trasformare le proprie esperienze nel mondo in modo che sia possibile elaborarle e integrarle, appartiene tanto al mondo dell’arte, quanto a quello della pratica psicoterapeutica. Attraverso l’atto di creare qualcosa di unico e significativo diamo forma all’esperienza umana”.

Nancy Amendt-Lyon (2007) “La concezione gestaltica della terapia
e il processo creativo”.

In: Il permesso di creare. L’arte della psicoterapia della Gestalt, a cura di M. Spagnuolo Lobb, N. Amendt Lyon, , Milano: Franco Angeli, p.33.
Per richiedere il libro scrivi a info@gestalt.it