L’esperienza corporea in psicoterapia

Le nostre riflessioni e contributi per il mese di Aprile saranno dedicate all’esperienza corporea, quella che il fenomenologo Edmund Husserl chiamava il “Punto-Zero” dell’esperienza, sua origine e orientamento fondamentale.

L’esperienza corporea è parte integrante del mondo fenomenico in processo, sperimentata da ognuno di noi, nella sua interezza e immediatezza, nel farsi del contatto con l’ambiente. Ne abbiamo consapevolezza quando il nostro “cuore sobbalza”, quando “guardiamo un arcobaleno nel cielo” (William Wordsworth), oppure quando in una seduta di psicoterapia accade un insight, che viene fortemente “sentito e riconosciuto” in un’unità di pensiero, sensazione e azione: l’“esperienza aha!” (Spagnuolo, 2013).

Introduciamo il tema del mese con le riflessioni e un breve esempio clinico di Ruella Frank tratti da: Quaderni di Gestalt, Volume XXVI,  2013/1,
L’esperienza corporea in psicoterapia

Durante una seduta, osservo l’emergere di schemi ripetitivi o profondi nel paziente ed in me. Questi non sono altro che modalità automatiche con cui il paziente ed io gesticoliamo, respiriamo o camminiamo; e sono inoltre la matrice organizzativa dei nostri schemi posturali. Questi schemi accompagnano e sono alla base della nostra “narrazione incarnata” all’interno del campo relazionale.

Per prenotare il libro scrivi a info@gestalt.it
Per conoscere tutte le pubblicazioni curate dall’Istituto di Gestalt HCC Italy clicca qui

Continua a leggere…

Narrative self: L’esperienza dell’ International Training on Psychopathology and Contemporary Disturbances, raccontata da Gianni Francesetti e Margherita Spagnuolo Lobb.

L’esperienza dell’ International Training on Psychopathology and Contemporary Disturbances

La settimana scorsa abbiamo concluso la seconda edizione del Training Internazionale su Psychopathology and Contemporary Disturbances. Un’esperienza ampia e profonda di esplorazione della sofferenza umana, emergente a confine di contatto dove persone provenienti da culture differenti si incontrano.
Un’esperienza dove la teoria emerge dalla pratica e la pratica dalla teoria. Un modo per guardare alla clinica e all’esistenza da una prospettiva estetica: ciò richiede il ritornare al nostro corpo vissuto, il risensibilizzare i nostri sensi a confine di contatto, e l’essere capaci di percepire la trasformazione del dolore in bellezza nell’incontro terapeutico. I risultati di questo training sono ben lontani da quelli attesi: abbiamo iniziato nell’ottica di supportare la crescita della comprensione della psicopatologia da una prospettiva della Psicoterapia della Gestalt, ma adesso stiamo assistendo non solo ad uno sviluppo della nostra teoria e pratica, ma anche ad un passo significativo nella costruzione di una rete ed una comunità internazionale. Qualcuno chiama lo sviluppo di questa comprensione dell’umana sofferenza -da un punto di vista fenomenologico e gestaltico- “movimento”: io penso che questo sia movimento nella misura in cui offre sia nuove conoscenze nelle dimensioni cliniche sia nella misura in cui supporta un’esperienza di radicamento e appartenenza ad un mondo “liquido e frammentato”.
Una meravigliosa esperienza per offrire una casa alla sofferenza ed al bisogno di appartenenza!

 Gianni Francesetti
(Didatta dell’Istituto di Gestalt Hcc Italy)

 
La seconda edizione del training internazionale in psicopatologia gestaltica si conclude con un vissuto di conferma di scoperte importanti che mi hanno accompagnato nei miei lunghi anni di attività.
La scoperta di un’umanità straniera entusiasmante che conduce ad aprire i confini della mente e del cuore a realtà più ampie, e ci rende più capaci di comprendere tutte le forme che la sofferenza e la gioia umana possono assumere.
La scoperta che il modello di psicopatologia sviluppato nell’Istituto di Gestalt HCC Italy è originale e utile, e che è apprezzato anche all’estero: questo è per noi motivo di orgoglio e di responsabilità per sostenere il movimento clinico e di pensiero che in questi anni la nostra comunità di insegnamento-apprendimento sta creando.
La scoperta che la psicoterapia della Gestalt può essere ancora – con le dovute evoluzioni nella società attuale – una forza di aggregazione e sostegno alla creatività dei singoli nella comunità sociale.

 

Margherita Spagnuolo Lobb
(Direttore dell’Istituto di Gestalt Hcc Italy)

NARRATIVE SELF: L’esperienza dell’ International Training on Psychopathology and Contemporary Disturbances, raccontata da Gianni Francesetti

L’esperienza dell’ International Training on Psychopathology and Contemporary Disturbances 

Last week we have concluded the second edition of the International Training on Psychopathology and Contemporany Disturbances.
A wide and deep experience of exploration of human suffering, emerging at the contact boundary where people from different cultures meet.
An experience where theory emerges from practice and practice from theory.
A way to look at the clinical and existential suffering from an aesthetic perspective: this requires to come back to our living bodies, to resensitize our senses at the contact boundary, and to be able to perceive the transformation of pain in beauty in the therapeutical encounter.
The fruits of this training is far more than what expected: we started it in order to support the growth of understanding psychopathology from a Gestalt therapy perspective, now we are seeing not only a development in our theory and practice, but also a meaningful step in building international networks and communities. Somebody is calling the development of this understanding of human suffering – from a phenomenological and gestaltic point of view – a ‘movement’: I think it is a movement since it provides both new understandings in clinical dimensions and support an experience of rootness and belonging in our ‘liquid and fragmented’ world.
A wonderful experience of providing home to the suffering and to the need of belonging!

Gianni Francesetti

(Trainer of Istituto di Gestalt Hcc Italy)

Il pensiero degli autori

Dalla Prefazione di Leslie Greenberg al testo Gestalt Therapy in Clinical Practice. From Psychopathology to Aesthetic of Contact

Edited By Gianni Francesetti, Michela Gecele and Jean Roubal

 
There has until recently been a lack of development of theory and research in Gestalt therapy that has greatly hampered the recognition of what Gestalt therapy has to offer. Being an experiential therapy, training was based strongly on promoting personal experience as a way of learning. This led to the denigration of intellectual and scientific pursuits, to the elevation of learning by doing, and to only valuing “knowledge of acquaintance”. You had to experience it to know it. This was in line with Gestalt phenomenological theory of practice, but this approach had its problems in promoting theory and research. This approach exposed Gestalt to the danger of becoming an esoteric practice and of losing any recognition as a serious academic, professional and scientifically va­lid approach. The theoretical and clinical writing that appears in this book is an antidote to this trend.
With the advent of the worldwide call for evidence based practice Gestalt has begun to shift its focus and has begun to develop and encourage more theoretical and research efforts. A sophisticated treatment of psychopathology as o­ffered in these chapters fits into, and points the way, along this new path. In my view it can be thought of as helping to set a new frame for a third generation of Gestalt therapists, one that is more holistic, integrating theory research and practice in a phenomenological, relational and empirical framework.

                                                                                            Leslie Greenberg

Toronto, December 2012

To order the book send an email to  info@gestalt.it  

Continua a leggere…

Le pubblicazioni dell'Istituto: Gestalt Therapy in Clinical Practice


Contents

Preface, by Leslie GreenbergIntroduction, by Gianni Francesetti, Michela Gecele and Jan Roubal
Acknowledgements
Part I
Basic Principles of Gestalt Therapy in Clinical Practice
1. Fundamentals and Development of Gestalt Therapy in the Contemporary Context,
by Margherita Spagnuolo Lobb
Comment, by Gordon Wheeler
2. Gestalt Therapy Approach to Psychopathology,
by Gianni Francesetti, Michela Gecele and Jan Roubal
Comment, by Peter Philippson
3. Gestalt Therapy Approach to Diagnosis,
by Jan Roubal, Michela Gecele and Gianni Francesetti
To order the book send an email to info@gestalt.it 

Continua a leggere…