Il pensiero di Daniel Stern e la psicoterapia della Gestalt

Ricordiamo oggi il pensiero di D. Stern attraverso le parole di Margherita Spagnuolo Lobb,  direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, tratte da Il contributo di Daniel Stern alla psicoterapia della Gestalt di Margherita Spagnuolo Lobb, in Quaderni di Gestalt, Volume XXVI,  2013/2

La teoria del sé di Stern rimane per noi una bellissima descrizione dei processi relazionali con cui il bambino impara ad essere in contatto con il proprio ambiente: prima cogliendo la musica di tutto ciò che si muove intorno a lui (compreso se stesso) (Sé emergente), poi
creando prototipi di questi movimenti e delle persone (compreso se stesso) (Sé nucleare), giungendo poi a gestire posture, intenzionalità, prototipi di relazioni (Sé soggettivo), in seguito imparando il linguaggio (Sé verbale), ed infine integrando linguaggio, posture e intenzionalità all’interno di una danza condivisa che prende la forma di una narrazione (Sé narrativo).
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Experiencing the beauty of human suffering in Syracuse.

30 psychotherapists from all over Europe are gathered in Syracuse this week.

The gathering of European psychotherapists in Syracuse concludes a two years training to explore human psychopathology and contemporary disturbances.
 
Margareta Spagnuolo Lobb, Doctor of Psychology and Psychotherapy is a native of Syracuse. She established the Instituto di Gestalt HCC Italy in 1979 here in Syracuse, together with Gianni Francesetti, a psychiatrist from Turin.
 
“-Our aim is to bring international Psychotherapists to the beautiful city and culture of Syracuse. To enjoy the beauty of the city and at the same time develop as gestalt psychotherapists.  Syracuse is very much in line with the aesthetics of gestalt therapy: to see the beauty of Syracuse, its people and its history is consistent to acknowledging the beauty of human relationships in all its complexity – the joys and sufferings of life”, Dr. Spagnuolo Lobb describes.
The possibility to exchange ideas and share experiences has been an important reminder, as one of the participants express: “-Being in Syracuse is a sharp contrast to the dark and cold climate of Norway”, says Helene Fellman, a gestalt therapist from Norway. “It is a reminder of how psychopathology exists across borders, cultures and climates.  It is tempting to think that if i lived in the sun and warmth of Sicily i would not feel sad, lonely or afraid. A simple picture of how suffering or being content is far more complex than our immediate environment”.
The participants are eager to express their gratitude and thanks to the community of Syracuse for their kind hospitality, and a warm thanks to Margareta and Gianni creating this platform for learning and for their generosity in sharing their experience with their European colleagues.
 
Rolf Aspestrand, participant and Gestalt psychotherapist, MNGF (Norway)
 

Siracusa: la bellezza e l’esperienza della sofferenza umana.

30 psicoterapeuti da tutta Europa e Russia in un simposio a Siracusa.

L’incontro degli psicoterapeuti europei a Siracusa conclude una formazione biennale per esplorare la psicopatologia delle relazioni umane e i disturbi contemporanei.
Margherita Spagnuolo Lobb, Psicologa e Psicoterapeuta, è cittadina siracusana. Ha fondato l’Istituto di Gestalt HCC, già nel 1979, qui a Siracusa, e dirige tra l’altro questa formazione internazionale, assieme a Gianni Francesetti, uno psichiatra di Torino.
“Il nostro scopo è portare psicoterapeuti internazionali nel cuore della bellezza e della cultura siracusana. Godere della bellezza di questa città e nello stesso tempo crescere nelle competenze professionali. Siracusa offre un ambiente in linea con l’estetica a cui si ispira la psicoterapia della Gestalt: fare esperienza della bellezza di Siracusa, delle persone e della sua storia si coniuga bene con la capacità di vedere la bellezza delle relazioni umane nella loro complessità – con le gioie e i dolori della vita”, afferma la dott.ssa Spagnuolo Lobb.
La possibilità di condividere idee ed esperienze fa emergere una verità, come afferma una partecipante: “Essere a Siracusa è in netto contrasto con il clima norvegese, freddo e buio”, dice Helene Fellman, una psicoterapeuta di Oslo. “Questo ci dimostra come la psicopatologia esiste al di là dei confini della propria nazione, delle culture e dei climi. E’ facile pensare che nel sole e nel calore della Sicilia non ci si può sentire tristi, soli o angosciati. Ma è chiaro che sentimenti come la sofferenza o la gioia sono qualcosa di molto più complesso del semplice influsso ambientale”.
I partecipanti al simposio vogliono esprimere la loro gratitudine ai cittadini di Siracusa, per la loro gentilezza e ospitalità, e un caloroso ringraziamento a Margherita Spagnuolo Lobb e a Gianni Francesetti per avere creato questa occasione di crescita e avere generosamente condiviso la loro esperienza con i loro colleghi europei.
Rolf Aspestrand, participant and Gestalt psychotherapist, MNGF (Norway)
 
 

Narrativeself: Le parole degli allievi

Il racconto di uno dei parteciparti dopo il 3° incontro di Supervisione con Margherita Spagnuolo Lobb “ Il confine in evoluzione” – 13 Marzo Palermo-
Mi sono iscritta ai seminari di supervisione con una grande curiosità di conoscere sia il metodo di lavoro di un gruppo di supervisione in psicoterapia della gestalt, che l’articolazione di un seminario di supervisione con un contenuto tematico.  La partecipazione per me è stata densa di stimoli; mi sono trovata in un contesto di gruppo accogliente e rispettoso. La molteplicità ed attualità delle iniziative proposte, l’atteggiamento di grande di apertura e il bel clima relazionale ed emozionale che si respira. Mi sento molto soddisfatta dell’esperienza vissuta. Grazie!

Gianna Scimeca

(Psicoterapeuta ad orientamento gruppoanalitico)

 

Le pubblicazioni dell'Istituto: Psicoterapia della Gestalt e neuroscienze



Indice
 

Prefazione, di Vittorio Gallese
Introduzione, di Pietro Andrea Cavaleri
Capitolo 1. Dalle parti degli infedeli. Per un dialogo fra saperi diversi,
di Pietro Andrea Cavaleri
1. I paradossi della fedeltà
2. Goldstein e la totalità che organizza le parti
3. Un nuovo modello epistemologico
4. Dialogo fra saperi diversi. Changeux e Ricoeur a confronto
Bibliografia
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A Siracusa si riuniscono giovani rotaractiani da tutta la Sicilia per imparare ad essere leader del futuro

Si è appena conclusa a Siracusa l’edizione 2014 del programma di formazione RYLA (Rotarian Young Leadership Award) promosso dal Rotary Distretto 2110 Sicilia Malta in collaborazione con l’Istituto di Gestalt HCC Italy, che ne ha curato la parte scientifica. L’obiettivo dell’incontro è formare giovani studenti e neolaureati a diventare i leader del futuro, in una società in continuo cambiamento.
Il Direttore, dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb, e alcuni Didatti dell’Istituto di Gestalt HCC Italy (Gianni Francesetti, Barbara Buonomo, Angela Basile, Salvo Libranti, Graziana Busso) e Allievi Didatti (Pinella Salamone e Lisa Molfese) hanno proposto un modello di leadership gestaltico, inscindibile dal contesto sociale attuale e di sostegno alla bellezza che le varie forme di aggregazione sociale contengono.
 
Grazie ai partecipanti, per la loro apertura alla vita e fiducia nel domani che si accingono a costruire. La loro vitalità prima di tutto ha consentito la bellezza di questa esperienza che rimarrà come un dono di umanità nella loro vita. Grazie all’avvocato Pucci Piccione, organizzatore delRYLA 2014 a Siracusa.


Quaderni di Gestalt XXVI, 2013/2- Ho sperato di trovare un dio o una dea…


Ho sperato di trovare un dio o una dea…

 …Continuiamo a ricordare e narrare Daniel Stern proponendovi una traccia della sua lectio magistralis, tenuta presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Palermo, ove il 13 maggio 2006 gli è stata conferita la laurea ad honoris causa.
Tratto da: Daniel N. Stern: una biografia intersoggettiva di Aluette Merenda e Alessandra Salerno.

 In Quaderni di Gestalt, Volume XXVI,  2013/2:
Il pensiero di Daniel Stern e la psicoterapia della Gestalt

 
Ho sperato di trovare un dio o una dea dell’antichità che possedesse il dono della lettura della mente (non della divinazione) e che potesse offrirla ad un essere umano. Questo dono renderebbe le menti degli altri trasparenti. Devo ancora trovare una tale divinità. I miei colleghi, affidabili in questo campo, mi hanno assicurato che la mia ricerca è vana. Almeno nell’antichità occidentale la mente non era confinata né imprigionata nella testa o nel cuore di un individuo. La mente circolava più liberamente, ricevendo costantemente input dalla natura e dagli dei. Essa non apparteneva a qualcuno come proprietà privata e segreta. Non vi era una grande necessità del dono di rendere le menti altrui trasparenti.

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Le pubblicazioni dell'istituto: Il dolore e la bellezza

Siamo lieti di annunciavi la prossima pubblicazione di

Il dolore e la bellezza. Atti del terzo convegno della società Italiana di Psicoterapia della Gestalt

a cura di: G. Francesetti, M. Ammirata, S. Riccamboni, N. Sgadari e M. Spagnuolo Lobb.

 
Questo testo raccoglie i contributi del III Convegno della Società Italiana di Psicoterapia della Gestalt sul dolore e la bellezza. Siamo esposti, sovraesposti alla bellezza oggettuale e al dolore visivamente rappresentato, ma proprio questa continua esposizione ci desensibilizza alla bellezza relazionale, al dolore vivo che trasforma, alla speranza che in questa trasformazione dimora. Gli autori che hanno contribuito a quest’opera leggono questa tendenza al torpore, all’anestesia, alla narcosi come tratto caratteristico dello sviluppo sociale attuale.
Il convegno ha sottolineato una precisa visione della psicopatologia e della psicoterapia: La psicoterapia è assenza al confine di contatto, quindi anche anestesia e protezione dal dolore. La psicoterapia riapre i sentieri del sentire, dà dignità e dimora al dolore, ne rivela la bellezza e lo trasforma nell’arte del contatto tra terapeuta e paziente, tra l’organismo e il suo ambiente.
I contributi raccolti in questo libro spaziano dalla psicopatologia e la clinica al dialogo politico, dalla riflessione teorica alla prospettiva sociale, dal contributo con l’arte alla prospettiva interculturale.
 
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Narrative self- le parole degli allievi


 

“ Il confine in evoluzione “ 2° incontro di Supervisione con Margherita Spagnuolo Lobb – 6 Marzo Siracusa-

“Inserire la supervisione nella quotidianità della propria professione di terapeuti vuol dire costruire una dimensione interiore edificante e, nello stesso tempo, vuol dire acquisire quegli strumenti che permettono ad essa di diventare patrimonio spendibile. Si crea così un circuito esistenziale che va ben oltre il semplice correggersi o essere corretti, che va ben oltre le sensazioni di giudizio o critica, che supera l’idea di giusto o sbagliato. La supervisione sostiene lo stile terapeutico e favorisce il senso da dare ad ogni incontro, estende il significato profondamente umano del setting rendendolo quasi universale”.

Giovanna Triberio