La perizia psicologica e il campo fenomenologico dell'abuso: la proposta della psicoterapia della Gestalt. 7 Dicembre 2013

Capire che il nostro amore per l’altro si colloca dentro limiti ben precisi,
spazio-temporali e situazioni reali con cui fare i conti mi sembra
il miglior dialogo tra psicologia e giustizia.

Margherita Spagnuolo Lobb

Si è svolto ieri presso l’Università di Catania il convegno gratuito, organizzato dall’Istituto HCC Italy, dal titolo:

La perizia psicologica e il campo fenomenologico dell’abuso:

 la proposta della psicoterapia della Gestalt.


La Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconosce ad ogni bambino e adolescente il diritto alla protezione da ogni tipo di abuso, sfruttamento e violenza (cfr.articoli 19, 32 e 34).

Una volta perpetrato l’abuso, riteniamo che una protezione importante da garantire al bambino abusato è che i professionisti che si occupano del provvedimento giudiziario (giudici, psicologi, consulenti, medici, avvocati) costituiscano un ground sicuro e operino insieme in un clima di fiducia e dialogo delle reciproche competenze.

Il malessere del campo relazionale dell’abuso a volte è presenza silenziosa altre volte un grido di dolore. Segreti e verità indicibili, scritte a perenne memoria in corpi desensibilizzati, appaiono intrise di vissuti di tradimento, sfiducia in se stessi e negli altri, senso di colpa, vuoto, impotenza e rabbia.
Il malessere è ricerca di “parole per dirlo” e di “a chi dirlo”. Ricerca inesausta e al contempo interrotta di se stessi e della possibilità di fidarsi e affidarsi di nuovo e ancora all’altro.

Nel silenzio assordante dei corpi e delle relazioni che spesso connotano il campo dell’abuso riteniamo, pertanto, importante e necessario fare dialogare le prospettive epistemologiche della valutazione,  della cura e del giudizio.
La giornata del convegno, che ha avuto l’apprezzamento generale degli oltre 300 partecipanti, ha proposto un confronto denso di emozioni e pregnante di contenuti teorico-clinici e giuridici tra professionisti autorevoli in ambito psicologico e giuridico.

Riportiamo di seguito il programma della giornata.
Programma
Ore 9.30
Santo Di Nuovo, Professore Ordinario, Presidente Corso di Laurea di Psicologia Università di Catania
La perizia psicologica in casi di abuso. Abuso degli strumenti diagnostici?
Margherita Spagnuolo Lobb, Direttore Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, Istituto di Gestalt HCC Italy, Siracusa, Palermo, Milano
Il campo fenomenologico dell’abuso: lo sfondo relazionale che rende ciechi davanti al bisogno del bambino
Giuseppe Sampognaro, Psicologo Dirigente NPI dell’ASP Siracusa, Psicoterapeuta, Didatta Istituto di Gestalt HCC Italy
La Gestalt del ricordo: verità e segreti dei bambini
Giudice Giuseppe Grasso, Consigliere Corte di Cassazione, già giudice nel Tribunale dei Minorenni di Catania
Dall’audizione protetta del minore all’accompagnamento giudiziario
Chair: Jlenia Baldacchino

L’evento, aperto a psicologi, medici, studenti di psicologia e medicina fa a parte del programma didattico del Master Professionalizzante in “Psicologia Forense ad Orientamento fenomenologico-relazionale. Tecniche e strumenti per la consulenza in ambito civile e penale.”

Open day della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt a Siracusa – 4 Dicembre 2013

Un clima familiare, ricco di stimoli scientifici ha caratterizzato la giornata dell’Open day della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt.

La giornata ha previsto il seminario: “La psicopatologia gestaltica: istruzioni per l’uso” condotto dalla direttrice della Scuola Margherita Spagnuolo Lobb e dallo staff didattico.
L’intero evento è stato accompagnato da una degustazione di thè e biscotti, in un clima familiare e con la spontaneità che connota la psicoterapia della Gestalt e gli eventi proposti dal nostro Istituto.

Grazie ai partecipanti per aver condiviso con noi questa esperienza! Nell’attesa di nuove e prossime possibilità di incontro e di dialogo vi auguriamo serene festività.
 

29-30 Novembre 2013 Psichiatria: Nuove classificazioni del DSM 5 e prospettiva gestaltica Con il Prof Piero Petrini

L’evento ha previsto un Open-day della Scuola di Specializzazione e due tavole rotonde in cui numerosi esperti del mondo della psichiatria e della psicoterapia hanno valutato il nuovo manuale psichiatrico DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), giunto alla quinta edizione.
La giornata di studio era stata preparata dal seminario (sulla stessa tematica) del giorno precedente, riservato agli allievi ed ex allievi della Scuola di Specializzazione, agli psicoterapeuti della Gestalt.
La dottoressa Margherita Spagnuolo Lobb, direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, ha introdotto i lavori della giornata ricordando l’importanza della diagnosi nel lavoro psicoterapico, così come nel lavoro nei servizi pubblici. “È necessario fare dialogare due prospettive epistemologiche diverse, quella della valutazione e quella della cura. Siamo qui per interrogarci e trovare strade percorribili che non dimentichino l’umano”, ha detto aprendo i lavori.
“È uno strumento molto utilizzato dagli psichiatri e dagli psicologi, che ha suscitato da subito punti interrogativi negli stessi autori”, afferma la dott.ssa Valeria Rubino, chair della tavola rotonda.
Il professore Piero Petrini, esperto in disturbi di personalità, ha presentato uno schema chiaro delle nuove classificazioni e ha precisato che il tentativo di questo nuovo manuale è di avvicinarsi ad una comprensione delle patologie che tenga conto della globalità della persona, e della sua relazione con l’ambiente. Proprio per questo, la diagnosi diventa più complessa e affida al professionista una maggiore responsabilità.
Il dott. Giuseppe Cannella, psichiatra psicoterapeuta della Gestalt, ha sottolineato le diverse epistemologie a cui il fare diagnosi e il fare psicoterapia appartengono.
Il prof. Daniele La Barbera ha descritto le nuove categorizzazioni delle dipendenze patologiche e le ha poeticamente collegate con il bisogno di legame, traendo spunto dal racconto del “Piccolo Principe”.
Il professore Santo Di Nuovo ha presentato i test psicologici che offrono interessanti collegamenti utili anche per la diagnosi del DSM 5, e ha offerto uno stimolante confronto con gli approcci fenomenologici.
Il dott. Salvatore Libranti ha presentato un caso di dipendenza da alcool felicemente trattato con la psicoterapia della Gestalt.

Nel pomeriggio, gli psichiatri, dott. CannavòSgarlataCannella e Garofalo hanno esposto le attuali problematiche nell’espletamento del servizio pubblico di salute mentale.
La dott.ssa Spagnuolo Lobb ha concluso i lavori notando come il dolore del disturbo mentale, che è il dolore più profondo dell’anima, non è mai solo del singolo, ma è sempre di tutti. “La psicoterapia della Gestalt, che focalizza ciò che accade al confine di contatto tra organismo e ambiente, si identifica in questa posizione mediana, tra realtà individuale e realtà sociale, per questo è relazionale e politica. Ogni società che aspiri ad un futuro deve sapere prendersi cura dei bambini dei poeti e dei folli”, ha detto, parafrasando Heidegger.
Con questo augurio per la nostra società e per la gestione politica del dolore umano si è concluso il convegno.
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