Cronache dall’Expert Meeting sulla ricerca in Psicoterapia e riflessioni – Roma 8-9 Aprile 2013

L’Istituto di Gestalt HCC Italy ha partecipato all’Expert Meeting sulla ricerca in Psicoterapiaorganizzato –dalla Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (FIAP).
Impegnato per tradizione nella promozione del dialogo tra metodologie, l’Istituto sostiene e promuove varie attività di ricerca in ambito clinico.
Nello specifico l’aspetto della validazione dell’efficacia dell’intervento psicoterapico è considerato non solo importante ma necessario dal punto di vista sia etico che professionale. Sia gli allievi della Scuola di Specializzazione che i pazienti che si rivolgono a questo approccio potranno sentirsi garantiti da uno staff di didatti e psicoterapeuti che si misura con la realtà della clinica e con le sue evoluzioni.

Il Meeting è stato molto interessante e denso di informazioni. Abbiamo avuto la possibilitàdi conoscere, confrontarci e discutere sui modelli presentati. Sono stati presentati quattro strumenti di ricerca in psicoterapia, alcuni legati agli esiti (outcomes) (CORE-OM – Clinical Outcomes in Routine Evaluation Outcome Measure, CHAP – CHange After Psychotherapy), uno più focalizzato sul processo terapeutico (valutazione dell’alleanza terapeutica e dei punti di rottura di questa) (CIS – Collaborative Interactions Scale) e una proposta di lavoro rappresentativa di un approccio alla ricerca in chiave più fenomenologica.
Le due giornate si sono concluse con un confronto di gruppo trasversale tra i vari modelli, che ha fatto emergere una maggiore consapevolezza dell’importanza della ricerca in un ambito così complesso e delicato come quello della psicoterapia ma anche una serie di questioni che ancora rimangono aperte.
La sensazione a conclusione dei lavori è stata quella dell’avvio di un processo: la possibilità di iniziare a fare dialogare due mondi diversi ma necessari l’uno all’altro.
Innegabile l’importanza di una ricerca trasversale tra i diversi Istituti, non immediata la scelta di uno strumento rispettoso dei diversi linguaggi; anche all’interno dello stesso approccio la complessità di un incontro terapeutico spesso è sentita come difficilmente misurabile da uno strumento come una Scala.

La valutazione appare importante da più punti di vista: a oggi ha permesso di sancire chela psicoterapia costituisce un intervento valido di cura, in prospettiva potrà sostenere il riconoscimento degli aspetti di efficacia che connotano i diversi modelli e orientare chi si occupa di progettare e finanziare interventi di cura psicologica.
Come gestaltisti siamo stati sollecitati da questo percorso, soprattutto rispetto ad una ricerca fenomenologica con attenzione al processo.
Roberta La Rosa
Alessia Repossi
Silvia Tosi

News dal Forum delle Scuole di Psicoterapia di Milano – OPL

Si sta svolgendo a Milano il secondo forum lombardo per la qualità della formazione in psicoterapia. L’iniziativa, promossa dall’Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia, ha come obiettivo sostenere i giovani psicologi nell’orientamento verso la scelta della formazione post-lauream.
L’Istituto di Gestalt HCC Italy è presente con uno stand informativo. Ha inoltre proposto un workshop dal titolo “Io, l’altro e il gruppo nel now-for-next: un approccio fenomenologico-relazionale nella formazione e nella relazione terapeutica”.
Grazie a Alessia R., Alessia T., Roberta, Silvia!
Forum lombardo psicoterapia ordine psicologi lombardia

Il Training Autogeno in psicoterapia della Gestalt

Il Training (allenamento) Autogeno (che si genera da sé) è considerato una tra le più diffuse tecniche di rilassamento. La distensione psichica e l’autoregolazione di funzioni normalmente involontarie regolate dal sistema nervoso autonomo sono sicuramente tra gli obiettivi più conosciuti del T.A.
J.H.Schultz, il neurologo berlinese ideatore della tecnica, ne evidenzia un aspetto forse poco conosciuto ma di grande rilevanza in un’ottica di un intervento olistico in psicoterapia: la somatizzazione, definita come “un’intensa immedesimazione sensoriale nella propria corporeità”.
La concentrazione passiva che connota il T.A. conduce infatti ad una sempre più chiara e vivida percezione sensoria ed emotiva del proprio corpo, in un lasciare che accada del processo figura-sfondo.  F. Perls in L’Io la fame e l’aggressività suggerisce la pratica del rilassamento e della concentrazione corporea al fine di favorire il processo di consapevolezza.
In psicoterapia della Gestalt  la consapevolezza sensoria e “incarnata” della relazione
costituisce la bussola che orienta e direziona ciò che accade al confine di contatto. Più impariamo ad essere consapevoli e percepire con chiarezza i segnali del corpo, e a stare con i sensi svegli al confine di contatto, più saremo in grado di cogliere la freschezza della novità del qui ed ora, e quindi ad essere pienamente in contatto con noi stessi e con gli altri.
I sei esercizi di base del T.A. possono essere paragonati ai gradini di una scalinata che conducono ad una consapevolezza progressiva del proprio sfondo sensoriale e corporeo e delle figure che via via emergono nel qui ed ora del confine di contatto.
La sequenza degli esercizi è strutturata in un percorso di conoscenza corporea che, partendo dalla percezione delle sensazioni e dei vissuti  corporei più di superfice e facilmente percepibili  (muscolatura volontaria striata), conduce alla profondità degli apparati e delle sensazioni.
1)   Pesantezza –   Muscolatura striata
2)   Calore – Apparato vascolare
3)   Cuore –Battito cardiaco
4)   Respiro – Apparato respiratorio
5)   Il plesso solare – Apparato viscerale
6)   La fronte fresca – Recupero dell’unità corporea
L’apprendimento e lo sviluppo della concentrazione passiva attraverso la tecnica del T.A. consente di riappropriarsi di un corpo sempre più abitato nella sua interezza e vissuto come organo di contatto e di intenzionalità relazionale.

                                                                                                          Teresa Borino

 
L’Istituto di Gestalt HCC Italy ha organizzato nel 2013 a Palermo e Siracusa il corso di Training Autogeno in psicoterapia della Gestalt. Nel 2014 lo stesso corso è previsto nelle città di Milano e Siracusa.
Per ulteriori informazioni sui corsi di Training Autogeno visita il sito dell’Istituto.
Il corso contestualizza l’apprendimento della tecnica del T.A. entro la cornice teorico-epistemologica del modello della psicoterapia della Gestalt avvalendosi dall’esperienza trentennale maturata dall’Istituto in ambito formativo e clinico.


 
 
 
Mariangela Corriero, una partecipante al corso della sede di Palermo, scrive:
Training autogeno e psicoterapia della Gestalt, davvero stupefacente…il livello di questo corso ha superato le mie aspettative. Una nuova avventura stimolante, arricchente, nutriente, sia dal punto di vista personale che professionale.
Il lasciare che accada, ascoltare il corpo e stare con i sensi svegli al confine di contatto nella relazione con l’altro è stato possibile grazie a Teresa – alla sua profonda competenza e passione e alla sua capacità di rendere tutto ciò che dice esperienza “vissuta” – ma anche grazie a “noi-gruppo”, che mi ha permesso di essere spontanea nell’incontro e nel rispetto dell’altro diverso da me.
Tutto ciò è per me “nuovo bagaglio e bussola per il mio cammino”.

Maria Angela Corriero

Dal seminario "Lavorare coi traumi in psicoterapia della Gestalt" condotto da Margherita Spagnuolo Lobb a Palermo

Sabato scorso si è svolto a palermo il seminario di supervisione sui traumi condotto da Margherita Spagnuolo Lobb.
Seguendo la metodologia esperienziale tipica della psicoterapia della Gestalt, il gruppo ha lavorato sui propri traumi, trovando poi il ponte di empatia con i traumi dei pazienti.

Ecco cosa ha scritto Francesco Sciarrabone, un partecipante medico psicoterapeuta, dopo il seminario.
Il Dolore Ritrovato

La spada furtiva che trafisse il mio cuore, lo curò con il potere della pietra.  In cambio donai le mie lacrime e sotto una lapide seppellii il mio dolore. Oggi rimuovo la pietra e faccio entrare la luce nel mio sepolcro vuoto, chiamo il mio dolore ad alta voce e lo faccio salire in alto, dove io possa sentirlo e dove io possa vederlo,dove le lacrime incontrano gli occhi e dove il dolore incontra il pianto, donato al mondo a cui era stato sottratto.
Francesco Sciarrabone

Corpo e anima

L’uomo è un organismo vivente: alcuni dei suoi aspetti sono chiamati corpo, mente e anima (…) ma perfino aggiungendo “un’integrazione strutturale” a ciascuno di questi tre termini, ci rendiamo conto di quanto artificiose e lontane dalle realtà siano queste divisioni (…).
Il corpo e l’anima sono identici “in re” anche se non “in verbo”; le parole corpo e anima denotano due aspetti della stessa cosa.
Perls F. (1995). L’Io, la fame e l’aggressività (pp.37, 39)

Dal seminario "Gli adolescenti nella società post moderna. La creatività nella ribellione" – svolto a Palermo il 4 aprile 2013

“…percorreremo insieme le vie che portano al l’essenza…”                                                                                             F. Battiato

Giovedì 4 aprile si è svolto a Palermo il primo seminario “In contatto …con la Gestalt”,

dal tema “Gli adolescenti nella società post moderna. La creatività nella ribellione”, condotto da Susanna Marotta e Angela Basile. In un clima carico di energia, caldo ed emozionante, ciascuno dei partecipanti ha potuto sperimentare le polarità del coraggio e della paura e la ricerca di una circolarità tra di esse. È questa, infatti, la sfida che gli adolescenti di oggi lanciano agli adulti significativi.Sta a genitori, educatori, terapeuti sapere cogliere creatività e bellezza nella loro ribellione.

"Lavorare con i traumi in psicoterapia della Gestalt" – seminario di supervisione con Margherita Spagnuolo Lobb, sabato 6 aprile a Palermo

Palermo, sabato 6 aprile dalle ore 9.00 alle ore 14.00

Margherita Spagnuolo Lobb conduce il seminario di supervisione

Lavorare con i traumi in psicoterapia della Gestalt

Tratto dai Quaderni di Gestalt 2011/1

…si tratta di un’esperienza sopraffacente che fa fallire le normali difese e le ordinarie strategie con cui si affrontano gli eventi esterni. Molto cambia se tale esperienza è acuta e puntuale che, pur destabilizzando il soggetto non inquina il terreno in cui affonda le radici, oppure cronica e pervasiva delle relazioni che dovrebbero essere la sua base sicura. Per usare una metafora fisica, mentre nel trauma acuto il soggetto reagisce all’esperienza traumatica, che immaginiamo come un corpo estraneo entrato attraverso una ferita, lavorando per l’espulsione attraverso l’equivalente di una florida reazione infiammatoria, nel trauma o negli stress cronici si produce l’equivalente di un ascesso, dai sintomi più insidiosi, difficile da raggiungere dalle cure e fonte di continua minaccia per la salute. Si parla in questi casi di “trauma interno all’identità”, che apre la strada a un effetto permanente e pervasivo a carico dei processi di regolazione psicologici e biologici.

                                                                                                                   Marinella Malacrea

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Conclusione del corso di supervisione condotto da Margherita Spagnuolo Lobb – sede di Siracusa


Si è concluso ieri presso la sede di siracusa il corso ecm di supervisione “Il confine in evoluzione della Psicoterapia. Riflessioni cliniche per psicoterapeuti 2013” condotto la Margherita Spagnuolo Lobb.

 L’esperienza, piena di forti emozioni e novità teoriche, è stata un importante sostegno per i partecipanti, che possono così riferirsi ad una rete di professionisti con cui hanno sperimentato vicinanza umana e stima professionale.