A 12 anni dalla prima edizione italiana, una nuova edizione del libro “Il corpo consapevole” di Ruella Frank è inserito della collana “Psicoterapia della Gestalt” della FrancoAngeli, diretta da Margherita Spagnuolo Lobb.
Ruella Frank, psicoterapeuta della Gestalt, dirige il Center for Somatic Studies di New York ed è Full Member del New York Institute for Gestalt Therapy, ha sviluppato il proprio originale modello clinico a partire da una straordinaria capacità di lettura del linguaggio corporeo. Negli ultimi anni la vicinanza, l’amicizia ed il dialogo teorico-scientifico con il nostro Istituto si sono sviluppati in un confronto epistemologico e clinico sui concetti di movimento e sviluppo, nella loro essenza relazionale e costitutiva del senso di sé.
Ulteriore testimonianza di questa collaborazione sarà la pubblicazione, nel prossimo numero dei Quaderni di Gestalt – dedicato alla psicoterapia della Gestalt con i bambini – di un’intervista in cui Ruella Frank racconta la sua esperienza professionale ed inserisce il suo pensiero teorico nel contesto dell’attaccamento traumatico.
Dall’introduzione, di Margherita Spagnuolo Lobb:
«“Vedo te che vedi me. Facendo esperienza dell’altro, facciamo esperienza di noi stessi”.
Questo libro fornisce una prospettiva di assoluta freschezza fenomenologica e relazionale sia sullo sviluppo del bambino che sul trattamento psicoterapico. Parla della “danza” che il bambino fa con il mondo in cui si trova, per realizzare il bisogno primario di contatto con esso, e del come da questa egli formi il proprio carattere e i propri schemi corporei di relazione. Finalmente lo sviluppo del bambino è visto non più come qualcosa “del” bambino, ma come una co-creazione tra lui e il mondo che lo circonda. La spontaneità della crescita è la “gestalt” risultante, la forma che è sempre originariamente armonica, anche nel caso in cui crea in seguito il disagio, e porta la persona in terapia. Lo psicoterapeuta è chiamato a sostenere le intenzionalità di contatto implicite negli schemi corporei del paziente, attraverso la creazione di una nuova storia relazionale. L’autrice espone quindi il legame esperienziale che esiste tra la relazione terapeutica e gli schemi corporei evolutivi del paziente. Se la terapia ha successo, la persona è libera di vivere una vita spontanea e creativa».
Per maggiori informazioni scrivere una mail a info@gestalt.it